Quando nel 2017 Enrico Riesel, amministratore delegato di Südpack Bioggio SA (Svizzera), decise che era tempo di investire in una nuova rotocalco, sapeva che la scelta sarebbe stata impegnativa. Dal punto di vista strategico, si trattava di optare per una macchina dedicata alle corte tirature di lavori di imballaggio flessibile perlopiù non ripetitivi con applicazioni di nobilitazione in linea, o per una macchina più convenzionale in grado stampare con efficienza produzioni caratterizzate da ordini di lunghezze differenti.
Sono bastati pochi mesi di produzione perché la rotocalco BOBST MW 80 dimostrasse a Südpack Bioggio che optare per una macchina dedicata a tipologie di lavoro specifiche era stata la scelta migliore. Azienda facente capo a Südpack Verpackungen GmbH & Co KG, produttore di film per imballaggi per i settori alimentare, non alimentare e medico, leader a livello internazionale e con sede principale in Germania, Südpack Bioggio è lo stabilimento del Gruppo dedicato alla produzione di imballaggi stampati in rotocalco.
“I nostri clienti ci chiedono sempre più spesso ordini non ripetitivi, sovente con applicazioni di effetti visivi e tattili che aumentino l’attrattiva dei prodotti nei punti vendita”, spiega Enrico Riesel. “Trovare un modo per soddisfare queste richieste senza però aumentare i costi di produzione può essere difficile, specialmente nel caso di macchine rotocalco che finora sono state particolarmente efficienti soprattutto per la stampa di medie e lunghe tirature”.
La produzione rotocalco dell’azienda fino ad oggi è stata ottimamente realizzata grazie a tre macchine BOBST in fascia larga le cui caratteristiche tecniche hanno permesso la stampa di una varietà di lunghezze di lavoro, inclusi gli ordini brevi. La crescente specializzazione in lavori di packaging speciali ad alto valore aggiunto e la necessità di aumentare la capacità di stampa rotocalco hanno però orientato l’azienda verso la MW 80, una macchina con una larghezza nastro di 850 mm, la cui configurazione e le cui funzioni sono interamente dedicate alla produzione di tirature brevi. Si tratta di una macchina da stampa senza carrelli interamente gestita da terra. Il sistema di inchiostrazione e le maniche da stampa possono essere sostituiti in maniera semplice e rapida dal lato operatore senza l’ausilio di strumenti e senza perdita di tensione del nastro.
Sul versante prestazioni, con l’adozione della nuova logica produttiva della MW 80, Südpack Bioggio ha riscontrato una differenza sostanziale a livello di consumo d’inchiostro.
“Il sistema di inchiostrazione della MW 80 combinato alla larghezza del nastro e alla velocità di stampa fanno sì che sia in circolazione una quantità minima di inchiostro rispetto alle macchine convenzionali in fascia larga”, sottolinea Enrico Riesel. “Senza contare poi che acquistare quantità più ridotte di inchiostri non comuni per i lavori speciali che trattiamo noi ha anche migliorato la nostra competitività”.
Neppure il timore legato al fatto di non riuscire a mantenere lo stock di cilindri esistenti per i lavori passati sulla MW 80 e la necessità di investire in nuovi cilindri hanno rappresentato un ostacolo finanziario per il progetto.
“Se le aziende produttrici di imballaggi intendono rivendicare un loro ruolo nel mercato, devono dimostrare la necessaria flessibilità in termini di qualità, applicazioni speciali e velocità di consegna. Dall’altro lato naturalmente hanno anche la pressione di dover essere competitive e devono quindi trovare modi per ridurre i costi di produzione internamente. Il segreto di massima efficienza per noi è stato identificare la giusta macchina dedicata per tipologie di lavoro specializzate”, conclude Enrico Riesel.
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