Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, dal 16 al 24 novembre

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In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) dal 16 al 24 novembre, l’industria europea degli imballaggi in cartone e cartoncino fa la sua parte. Un obiettivo, quello della riduzione degli sprechi, che impegna tutti gli attori del comparto industriale, come sottolinea Pro Carton (l’Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino): sia a livello di recupero degli scarti nei processi produttivi, sia di gestione delle risorse negli stabilimenti, con un impatto positivo per l’utilizzo delle materie prime, delle fonti rinnovabili e dell’acqua. Un impegno in prima linea che si concretizza anche nella progettazione di soluzioni di imballaggi innovativi, realizzati con materiali di scarto e riciclati.

Riduzione dei rifiuti

RDM Group e Parmareggio: innovazione sostenibile e circolarità per un packaging “d’eccellenza”

Un esempio pratico di packaging, con fibra recuperata dallo scarto, è quello sviluppato da RDM Group in collaborazione con GranTerre e AGR per Parmareggio, finalista nell’edizione 2024 del Pro Carton European Carton Excellence Award, nella categoria “Food and drink packaging recycled-fibre”. L’imballaggio è realizzato nello stabilimento di Santa Giustina, utilizzando scarti provenienti dalla stessa catena di valore e dallo stesso prodotto presente sul mercato (certificato FSC e riciclabile in “Classe A”). Il materiale di recupero, che altrimenti sarebbe diventato un rifiuto, viene riciclato per creare il nuovo imballaggio, un cartoncino contenente il 25% di scarti e il 90% di contenuto riciclato, in totale.

Rifuzione dei rifiutiOltre al valore ambientale, questo imballaggio è diventato il fulcro di una campagna educational per le scuole, denominata “Back to School”. Con questa iniziativa, RDM Group e le aziende partner puntano a sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della responsabilità sociale e della circolarità.

È solo l’ultimo dei progetti di RDM Group, leader nella produzione di cartoncino a base di fibra riciclata, che ogni anno trasforma materiali di scarto in “risorse preziose”. Nel 2023, RDM Group ha riciclato 967.000 tonnellate di carta, raggiungendo una percentuale di riciclo pari al 95%, creando prodotti riciclabili e biodegradabili.

Il comparto europeo del packaging in cartone e cartoncino e la sostenibilità negli stabilimenti

Il comparto è il più grande produttore di bioenergia in Europa. È costante l’impegno a favore di una produzione sostenibile e della riduzione degli sprechi, in un continuo processo di ottimizzazione dei processi:

  • il 61% dell’energia utilizzata negli stabilimenti proviene da fonti rinnovabili;
  • il 95%dell’acqua utilizzata viene riutilizzata per le diverse fasi di produzione;
  • il 90%di tutta l’acqua viene purificata dentro le cartiere prima di essere reimmessa nell’ambiente.

Lo studio The Carbon Footprint of Carton Packaging 2023, portato avanti dall’unità di Bioeconomia e Salute di RISE (Research Institutes of Sweden) per Pro Carton, ha monitorato l’impatto del cartoncino cradle-to-grave e cradle-to-gate da gennaio a dicembre 2021, prendendo in considerazione le emissioni (e gli assorbimenti) fossili e di gas serra (GHG) biogeniche, unitamente alle emissioni relative alla modifica diretta della destinazione del suolo (dLUC). È comprovata la riduzione del 24% dell’impronta ecologica dell’industria europea del cartone e cartoncino nel periodo dal 2018 al 2021. I risultati dimostrano che il packaging in cartone non solo soddisfa i requisiti di un’economia circolare e a base biologica, ma ha anche un ruolo chiave da svolgere nella transizione a un’economia a basso tenore di carbonio. La nuova impronta media europea è pari a 249 kg di CO2 in un ciclo di vita cradle-to-grave e a 148 kg di CO2 cradle-to-gate per tonnellata di imballaggi in cartone.

Michele Bianchi, Presidente di Pro Carton, commenta: “Il settore del packaging europeo in cartone e cartoncino è da anni un modello di sostenibilità e di circolarità: i materiali a base di fibre sono progettati per essere riciclabili e, infatti, oggi abbiamo il più alto tasso di riciclo (pari all’83%) rispetto a tutti gli altri materiali da imballaggio, con punte ancora più alte in Italia che tocca l’85%. Abbiamo già investito miliardi di euro in infrastrutture per il corretto riciclo e intendiamo migliorare ulteriormente, con l’obiettivo di raggiungere un tasso di riciclo del 90% entro il 2030. La missione è chiara: continuare a investire in soluzioni di imballaggio che proteggano i prodotti e ne garantiscano la qualità, la sicurezza e la tracciabilità, così da contribuire anche alla riduzione dello spreco alimentare”.

Conclude Winfried Muehling, Direttore Marketing e Comunicazione di Pro Carton“L’imballaggio sostenibile inizia con la progettazione e l’approvvigionamento dei materiali e si estende attraverso le fasi di trasporto e utilizzo da parte del consumatore fino al riciclo. Tutti i membri di Pro Carton sono accomunati dall’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale durante la produzione, rafforzando ulteriormente la raccolta e il riciclo dopo l’utilizzo. È grazie a queste azioni che l’industria della fibra mantiene la posizione di leader della circolarità”.