Sei Laser inaugura il nuovo Converting Competence Park – Special guest Fabrizio Decio di Wink che ha tenuto un seminario sul confronto fra laser e fustellatura tradizionale

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Inaugurato il nuovo Converting Competence Park di Sei Laser con tutte le tecnologie del leader nelle soluzioni di fustellatura per etichette e converting di packaging, ovviamente mediante il laser con un interessante focus che ha messo in comparazione due tecnologie apparentemente concorrenziali, come i lamierini flessibili tradizionali e i laser grazie all’approfondimento di Fabrizio Decio di Wink

Sei Laser Labelmaster Converting competence park

Lo scorso 29 e 30 giugno Sei Laser ha organizzato un’open house, invitando clienti e operatori da tutto il mondo per l’inaugurazione del nuovo Converting Competence Park di Curno (Bg), uno spazio dove sono presenti tutte le tecnologie di fustellatura digitale di Sei Laser, dalla LabelMaster 350mm per il settore etichette alla PaperOne 5000 e 7000 per la fustellatura di cartoncino teso, a breve anche le linee PackMaster e PackMaker per l’imballaggio flessibile e in futuro anche le innovazioni che sono attese per il mercato del cartone ondulato.

Ettore Colico Sei laser Converting competence park“Questo vuole essere un luogo di ispirazione per i nostri clienti che possono venire qui a testare tutte le nostre soluzioni per il mondo label e flexible packaging coi propri lavori, ma anche per condividere e sviluppare progetti con clienti e partners interessati”, racconta Ettore Colico, Converting Director di Sei Laser.

Tecnologia al centro dell’attenzione, con numerose demo su entrambe le soluzioni, ma anche case history, come quella raccontata da Youpackaging/Rotografica Padova sulla PaperOne 7000 e un seminario tecnico molto interessante e sicuramente disruptive come quello esposto da Fabrizio Decio, CEO di Wink South Europe & Master Coach, dal titolo “Laser vs flexible dies, quasi amici”.

Lamierini flessibili tradizionali vs Laser: quale la scelta migliore?

Sei Laser etichetteInnanzitutto sgombriamo il campo da ogni ragionevole dubbio, nonostante le tecnologie apparentemente contrastanti, Ettore Colico, il presidente di Sei Laser Ettore Fustinoni e Fabrizio Decio amici lo sono per davvero, inoltre come confermato da quest’ultimo, per i propri processi di produzione Wink impiega i sistemi laser della Sei Laser. Quindi in realtà le due aziende, anche grazie all’amicizia delle persone che le dirigono, e alla luce di numerosi clienti comuni che adottano entrambe le soluzioni hanno deciso di analizzare la questione più a fondo provando a fornire alcuni spunti di riflessione molto interessanti. “Da clienti di Sei Laser, e approcciando lo stesso mercato è venuto del tutto naturale provare a valutare i pro e i contro delle due tecnologie. I lamierini flessibili per la fustellatura rotativa sono nati nel 2000, e fino ad allora l’unico modo per fustellare era in piano con le fustelle di legno”, esordisce Fabrizio Decio“in tutti questi anni siamo cresciuti molto tanto da diventare leader di mercato, con un market share in Italia del 50%. Siamo estremamente veloci a fornire i nostri prodotti ai clienti, ma nonostante ciò a volte non è abbastanza e il time-to-market dei nostri clienti richiede necessariamente una soluzione laser”.

Ecco dunque, che anche provando ad analizzare il break-even-point delle due tecnologie, sono tante e tali le variabili che anche se consideriamo i 2000 metri lineari un valore di riferimento, non esiste in realtà un quantitativo di riferimento sopra il quale è meglio il tradizionale rispetto al laser, anche se certamente per velocità, semplicità operativa, estrema precisione, e tirature più corte il laser è la risposta, soprattutto in abbinamento alla stampa digitale che trova nella fustellatura laser un prezioso alleato, mentre per tirature più importanti, dove non sono richiesti numerosi cambi lavoro, è la fustellatura rotativa tradizionale coi lamierini a fornire la soluzione migliore al mercato, che dalla sua ha anche un vantaggio di tipo economico.

Sei Laser Fabrizio Decio Wink“Per come si sta evolvendo il mercato dei consumatori, credo che il futuro, con la crescita delle richieste di etichette, ci sarà ancora più spazio per i lamierini flessibili, ma nessuna delle due tecnologie prenderà il sopravvento. Del resto il mercato della stampa di etichette è quello nel quale tutte le tecnologie di stampa e nobilitazione in linea hanno saputo fornire la giusta risposta alle esigenze del mercato. Sarà così anche per la fustellatura laser e quella tradizionale, dove ognuno con le proprie caratteristiche sarà in grado di aiutare stampatori e converter nelle loro produzioni quotidiane. Il laser rappresenta sicuramente un elemento di novità nel settore del converting di etichette e imballaggi, e assistiamo ormai frequentemente a player di mercato che inserendo un laser nelle loro soluzioni, credono di aver aggiornato la loro tecnologia. Sei Laser, che invece questi sistemi li sviluppa da sempre, offre garanzie e un vantaggio competitivo e di know-how senza eguali, ecco perché credo molto in questa partnership e sono sicuro che le nostre due tecnologie saranno sempre più complementari in futuro”, conclude Fabrizio Decio, sottolineando che anche per quanto riguarda la fustellatura, le soluzioni ibride saranno quelle vincenti!