Pro Carton: l’imballaggio a base di fibra è la soluzione sostenibile che risponde alle 3R

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Riduzione: con lo sviluppo di cartoncini più leggeri, si riduce la quantità di materia prima necessario per l’imballaggio in cartone ma si mantiene una resistenza comparabile

Riciclo: ha il più alto tasso di riciclo pari all’82% e punta al 90% entro il 2030

Riuso: le fibre di carta utilizzate negli imballaggi in cartoncino e cartone possono essere riciclate 25 volte o più.

Ridurre, riusare e riciclare sono le priorità della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che si è appena conclusa. Ma sono tre principi chiave che valgono sempre e sui quali l’industria del packaging a base di fibra si sta già focalizzando.

La gestione dei rifiuti non può essere affrontata senza trattare il tema degli imballaggi, che rappresentano il 36% dei rifiuti urbani a livello europeo (dati Eurostat, 2019). Tra i materiali usati per gli imballaggi, infatti, quello a base di fibra ha il più alto tasso di riciclo pari all’82%. Che questa tipologia di packaging possa essere considerata quasi un pioniere della circular economy, lo conferma anche il fatto che nel 2020 il 75,1% della materia prima in legno utilizzata negli imballaggi europei a base di fibra proveniva dal riciclo della carta. È quanto emerge dalla ricerca condotta da Fibre Packaging Europe (FPE), la coalizione di cui Pro Carton (l’associazione europea dei produttori di cartone e cartoncino) è uno dei membri fondatori.

“L’imballaggio sostenibile inizia con la progettazione e la scelta delle materie prime e si estende attraverso le fasi di trasporto e utilizzo da parte del consumatore fino al riciclaggio. 4evergreen – un’alleanza trasversale di aziende di diversi settori che ha l’obiettivo di migliorare la sostenibilità del packaging – ha elaborato una design guideline per il packaging a base di fibra. Questo documento supporta i converter e i brand owner nella scelta dei giusti materiali per assicurare la piena riciclabilità. L’obiettivo che accomuna i membri di Pro Carton è quello di creare una bioeconomia circolare a basse emissioni di carbonio nell’industria dell’imballaggio europea”, ha dichiarato Winfried Muehling, Direttore Marketing e Comunicazione di Pro Carton.

“La nostra industria è davvero europea” continua Muehling “e risponde alle tre 3R:

Riduzione: con lo sviluppo di cartoncini più leggeri, raggiungiamo gli stessi livelli di protezione e funzionalità con materiale dalla minore grammatura. Fino al 30% più leggero dei prodotti standard con una forza comparabile, il cartoncino leggero aiuta a ridurre le emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita del prodotto.

Riciclo: l’obiettivo dell’industria del packaging a base di fibra è di raggiungere un tasso di riciclo del 90% entro il 2030; servirà uno sforzo combinato di tutti gli stakeholder e cominciare con una raccolta dei materiali degli imballaggi a base di fibra separata dagli altri materiali riciclati.

Riuso: le fibre di carta utilizzate negli imballaggi in cartoncino e cartone possono essere riciclate 25 volte o più, mantenendo l’integrità meccanica. Questo crea la base per molti cicli di riciclo del materiale per il packaging a base di fibra”.

Ciò significa che l’imballaggio può essere utilizzato, riciclato e ritornare di nuovo a essere un imballaggio. Il riciclaggio inizia sempre con un efficiente processo di raccolta. Per aumentare i tassi di riciclo, è necessario efficientare la raccolta della carta in tutta Europa. Le informazioni fornite ai consumatori devono essere più chiare possibili, per fare in modo che i materiali da riciclo siano correttamente smistati, così che carta e cartoncino non vengano contaminati dai rifiuti e non finiscano nel cestino sbagliato per la raccolta differenziata. Una volta che il materiale finisce nell’indifferenziata le fibre sono probabilmente perse per sempre. La raccolta differenziata è la chiave per aumentare la qualità del riciclo per il materiale per nuovi imballaggi. Per far funzionare un sistema circolare, l’elemento più importante è la fiducia dei consumatori, che richiedono e credono in un sistema di raccolta e riciclo efficiente.

A dimostrazione dell’adeguatezza dell’industria del packaging a base di fibra a tale sfida, si può notare l’impegno che essa profonde lungo tutta la filiera: il 61% dell’energia usata negli stabilimenti proviene da fonti rinnovabili, le emissioni di carbonio sono state ridotte del 36% dal 2005. Riutilizzo è la parola che meglio rappresenta la gestione che viene fatta di un’altra risorsa fondamentale impiegata nel processo produttivo: l’acqua. Il 95% di quella utilizzata nell’industria, dopo essere stata depurata viene riutilizzata più volte all’interno dell’impianto e il 90% di tutta l’acqua viene purificata dentro la cartiera prima di essere reimmessa nell’ambiente.

“Puntiamo a una produzione a zero rifiuti nelle cartiere. Miriamo a riutilizzare tutto ciò che deriva dal processo di produzione. Qualsiasi sottoprodotto può ancora aggiungere valore in un’altra fase di produzione. Particolare attenzione viene data anche alla gestione forestale sostenibile. Vediamo le foreste non solo come fonte di materia prima, ma anche come pilastro fondamentale per mitigare l’impatto del cambiamento climatico. Oggi le aree forestali in Europa sono più grandi del 30% rispetto agli anni ’50, coprendo circa il 40% del territorio europeo. In soli 15 anni, dal 2005 al 2020, sono cresciuti di 58.390 km2, una crescita equivalente a 1.500 campi da calcio al giorno”, conclude Muehling.