Nuove prospettive per la rotocalco: dall’Italia parte la sfida di un settore che da artigianale deve trasformarsi in industriale

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Lo scorso 5 novembre a Milano il Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga ha organizzato una giornata di approfondimento, con importanti spunti di riflessione che hanno messo in luce una community vivace e chiamata ad affrontare sfide per riconquistare quote di mercato. Il convegno si è concluso con la visita in Poplast, azienda leader nella produzione di imballaggi flessibili, che ha scelto di configurare le sue due rotocalco BOBST in Extended Color Gamut

Rotocalco Daniele Barbui ed Enrico Barboglio

“Pensa, crea, stampa roto: innovazioni, applicazioni e sostenibilità”, con questo titolo il Gruppo Italiano Rotocalco ha lanciato la quarta edizione di Roto4All 2024, una giornata dedicata al settore rotocalco, con dati di mercato, aggiornamenti tecnologici, una interessante ricerca sul mondo del packaging e la formazione con l’intervento di alcuni ex studenti dell’ITS Angelo Rizzoli.

La parte introduttiva a cura di  Enrico Barboglio e Daniele Barbui, rispettivamente Direttore e Presidente di Acimga ha messo in luce, grazie a un’analisi dei flussi di commercio bilaterale (import-export) relativo alle macchine e attrezzature ausiliarie per la stampa rotocalco, un ampio spazio di crescita del mercato italiano. A livello di export l’Italia è al secondo posto, dietro la Cina ma davanti alla Germania, mentre fra i principali importatori troviamo l’Uzbekistan (in realtà è un flusso di transito indiretto verso la Russia), India, Vietnam, Iran, Indonesia.
I dati previsionali relativi al commercio mondiale di vendita delle macchine rotocalco sono positivi e segnano un +4,7% nel 2024 e il trend di crescita sarà costante per i prossimi 4 anni fino a un +5,6% nel 2028.

Il mercato rotocalco nell’analisi di ERA: da sistema artigianale a stampa industriale

Davide Garavaglia Presidente ERADavide Garavaglia, in qualità di Presidente ERA, European Rotogravure Association che si trasformerà a breve in GRA – Global Rotogravure Association, ha tracciato una panoramica del settore imballaggio flessibile a livello globale, suddiviso sulle diverse aree geografiche e prendendo in considerazione anche la domanda interna dei vari Paesi sia delle macchine da stampa flexo che roto. A livello di applicazioni, i mercati principali di sbocco analizzati sono quelli dell’imballaggio flessibile, ma anche decorativo e cartoncino anche se in misura minore rispetto al packaging.

Un intervento volutamente provocatorio quello di Garavaglia per stimolare tutta la filiera rotocalco ad allargare i propri orizzonti nei confronti di una tecnologia radicata, che però non ha saputo innovarsi al livello per esempio della flexo, che ha anche dalla sua il vantaggio di una maggiore flessibilità nelle applicazioni.

Sebbene il mercato della flexo è in linea generale più grande rispetto a quello rotocalco, quest’ultima è ben posizionata a livello di quote mercato in India e Cina, Paesi questi dove ci sono aziende locali che costruiscono macchine da stampa, mentre soffre a livello europeo rispetto a flexo e digitale ma anche in nord America dove la flexo è la tecnologia di stampa di riferimento. Da questa analisi Garavaglia ha lanciato un appello all’unità e al fare sistema nella filiera rotocalco per elevare il know-how da un livello artigianale a industriale. Il potenziale di crescita per l’industria rotocalco c’è, a patto che si diano risposte soprattutto per le esigenze di corte tirature e di conseguenza anche per un sostanziale calo dei costi.

ERA ha analizzato inoltre il mercato prestampa rotocalco, con un focus sull’incisione dei cilindri negli ultimi 4 anni dal 2021 al 2024 con un trend in netto calo, e questo nonostante l’aumento dei volumi di stampa di imballaggio flessibile. “Questo dato è emblematico del fatto che altre tecnologie come flexo e digitale siano state in grado di innovare il proprio processo, costruendo un sistema molto più industrializzato rispetto alla rotocalco”, dice Garavaglia. Sicuramente la stampa rotocalco, con risultati qualitativi eccellenti e costanti nella ripetibilità abbinati a una sostanziale semplicità d’uso per l’operatore, si è seduta sugli allori, perdendo quella spinta motivazionale verso il miglioramento del proprio processo. “È arrivato il momento di creare innovazione non come singoli player del settore ma come filiera per aiutare il mercato a sviluppare maggiormente un processo industriale mentre la roto è ancora troppo legata all’artigianalità e questo non va più bene. Oggi per fortuna abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per creare un sistema rotocalco, che dai materiali alle tecnologie di prestampa e stampa, sia in grado di soddisfare le richieste del mercato a costi competitivi”, aggiunge Garavaglia che poi sottolinea come l’Italia sia uno dei Paesi dove la qualità di stampa rotocalco è eccellente, con un know-how elevato ma ancora troppo legata all’artigianalità del singolo operatore.

Ricerca Pack AroundPack Around 2024, la ricerca sul mondo del packaging

PackAround 2024, è la ricerca sugli investimenti presenti e futuri nel packaging, svolta in collaborazione con Largo Consumo, e presentata da Michela Pìbiri, Editor in Chief di PRINTlovers. Si tratta di un lavoro che ha analizzato il mondo del packaging nel suo complesso, partendo dalle fasi di progettazione, passando per lo sviluppo, l’analisi dei materiali e la scelta delle diverse tecniche di stampa e nobilitazione, per arrivare ad approfondire la catena di fornitura e sostenibilità del prodotto. Nella ricerca si parla inoltre di ecodesign nella progettazione del packaging così come del valore che la sostenibilità ha come veicolo di vendita per il prodotto. Il risultato è una variegata e sfaccettata panoramica, che mette però in luce un dato incontrovertibile: i costi complessivi per una piena adozione di packaging sostenibili rappresentano il principale ostacolo per i brand owner.

Due tavole rotonde, fra tecnologia e formazione

Rotocalco Tavola rotonda costruttoriIn una tavola rotonda a cui hanno preso parte Davide Rossello di BOBST, Fabrizio IMARISIO di DEC • Dynamic Environmental Corporation, Andrea Caselli, Uteco e Fabio Gonzatto, Windmoeller & Hoelscher Group, si è parlato dei principali cambiamenti che hanno coinvolto il mercato dell’imballaggio flessibile e di come le innovazioni tecnologiche nella rotocalco hanno fornito risposte a nuove esigenze. Il settore packaging è cambiato notevolmente negli ultimi anni, oggi la ricerca di personalizzazione e di gusti dei consumatori si è notevolmente amplificata, e nel mercato stampa questo si traduce in una riduzione delle tirature e più soggetti diversi da stampare. Imballaggi monomateriale e le soluzioni base carta sono sicuramente il trend del momento e le tecnologie di produzione devono soddisfare queste richieste, poiché attraverso l’innovazione tecnologica si possono compensare gli aumenti di costi. Del resto con l’Industria 5.0 il focus è sulla sostenibilità e attenzione ai costi dei consumi energetici, le nuove tecnologie ne devono tenere conto per abbassare emissioni, consumi e dare risposte agli stampatori che iniziano a tenere sempre più in considerazione il TCO (total cost of ownership) nella gestione del loro lavoro.

Il secondo momento di confronto ha riguardato la formazione, con la collaborazione e il contributo di ITS Angelo Rizzoli. Moderati da Raffaele Angelillo, nuovo Editor in Chief di Converting Magazine a cui auguriamo un buon lavoro, sono stati intervistati quattro giovani ex studenti che hanno raccontato la loro esperienza formativa culminata poi con un posto di lavoro all’interno del settore.
ITS Rizzoli ha ideato ormai quattro anni fa il corso di formazione biennale di Packaging Specialist, come risposta a una specifica esigenza del mercato, fortemente carente di figure tecniche formate nell’ambito della produzione di imballaggi; anche in questo contesto ritorna il concetto di collaborazione tra attori diversi, a sottolineare nuovamente l’importanza di mantenere un canale diretto tra mondo della formazione e mondo della produzione.

La visita in Poplast

Porte aperte in POPLAST per la visita organizzata il 6 novembre al fine di poter vedere e toccare con mano la validità e la qualità della stampa rotocalco che nell’azienda piacentina, leader nella produzione di imballaggi flessibili, è stata configurata per la stampa in ECG Extended Color Gamut con grandi risultati anche in termini di risparmio.

Poplast_Titolare
Ad accogliere gli ospiti e condurre la giornata il Sales Manager Andrea Ghu che ha lasciato la parola a Carlo Callegari, Amministratore Delegato di Poplast insieme a Pierangelo Fantoni. Callegari ha ripercorso la timeline aziendale, con tutte le tappe più importanti, a partire dal 2016 anno in cui l’azienda fatturava 34 milioni di €. Il percorso di crescita tecnologica e competenze e un’acquisizione strategica hanno portato l’azienda a fatturare 105 milioni di € nel 2023 con un 2024 che chiuderà in linea con lo scorso anno. Oggi sono due i plant produttivi, uno nel piacentino dove c’è l’headquarter e uno in provincia di Pistoia dove ha sede la FM Plastic che dopo l’acquisizione è ormai entrata a pieno titolo nel Gruppo.

Poplast_Francesco CostanzoPrima della demo di stampa sulla macchina da stampa rotocalco BOBST RS 6003, Francesco Maria Costanzo, fautore della nascita del reparto di prestampa interno e prepress manager di Poplast ha raccontato il percorso che ha potuto sviluppare, grazie alla fiducia del management aziendale che gli ha dato carta bianca per poter realizzare quella che sembrava una sfida impossibile, ovvero replicare in rotocalco le dinamiche della stampa digitale. Oggi quel sogno, grazie anche alla passione e determinazione di Costanzo è diventata realtà, e in Poplast la macchina rotocalco della BOBST è configurata per la stampa in eptacromia.

Rotocalco PoplastNella demo di stampa sono stati riprodotti 3 soggetti differenti sullo stesso cilindro, per la produzione di packaging che Poplast utilizzerà il prossimo anno per celebrare il Cinquantesimo anniversario della sua storia nel settore del packaging flessibile.

“Come per tutte le precedenti edizioni, anche con Roto4All 2024 abbiamo conferma di quanto la community della rotocalco sia unita e collaborativaafferma Enrico Barboglio, Direttore di ACIMGA.Dall’evento emerge senza dubbio un concetto che primeggia sugli altri, ed è quello di partnership. Anche dall’Open House in Poplast portiamo a casa un cambiamento di prospettiva che è la chiave di volta per la creazione di un sistema rotocalco di elevatissimo livello: non  più rapporti fornitori-clienti, ma rapporti tra partner tecnologici, dai quali tutti gli attori coinvolti traggono beneficio. Ancora di più, questa prospettiva va estesa a tutto il comparto della stampa che l’associazione rappresenta, e che trova in Print4All 2025 il luogo dove questa nuova modalità relazionale tra player trova concretezza”.