Nuova Erreplast: nuove acquisizioni e investimenti in tecnologia per conquistare la leadership nei mercati del packaging

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Domenico Raccioppoli, titolare di Nuova Erreplast (NEP)

Reduce dalla partecipazione a Ipack-Ima, dove quello di Nuova Erreplast (NEP) è stato uno degli stand più frequentati, raccogliendo numerosi consensi grazie a un’offerta di packaging che va dal film in plastica flessibile, fino agli imballaggi in cartoncino teso e ondulato: il Gruppo può essere considerato un fornitore completo di soluzioni per il confezionamento e l’imballaggio, intercettiamo Domenico Raccioppoli, titolare dell’azienda, durante l’ultimo convegno Giflex di Roma. E così, in un contesto magico, nel giardino di Villa Miani, con una vista spettacolare sulla capitale e sul cupolone inizia il racconto di una straordinaria avventura.

“Nuova Erreplast è la ragione sociale attuale, ma in principio ci fu la Erreplast fondata da mio padre Crescenzo e mio zio nel 1980, a seguito di un fallimento di un’azienda dalla quale furono rilevati i macchinari necessari per iniziare l’attività, specializzandosi sin da subito nella produzione di sacchi industriali e shopper per la moda”, esordisce Domenico, in rappresentanza della seconda generazione entrata in azienda nel 1998. Il percorso di Domenico lo ha visto dapprima farsi le ossa, insieme a suo fratello e ai cugini, nella forza commerciale dell’azienda, che mai fino ad allora aveva avuto questo tipo di struttura, per poi capire meglio le necessità del mercato e iniziare a diversificare le attività dell’azienda, processo che porta Nuova Erreplast a specializzarsi nel settore degli imballaggi flessibili accoppiati per il settore ortofrutticolo.

Le acquisizioni di Nuova Erreplast: soluzioni di packaging a 360°
“Nel 2009 dopo la prematura scomparsa di mio padre, decidiamo di investire in maniera ancora più importante nel settore del food packaging, e acquistiamo la prima macchina da stampa flexo 8 colori, realizzando le confezioni per frutta secca, prodotti da forno e partecipando per la prima volta a Ipack-Ima nel 2012”.

La crescita del Gruppo di cui fa parte Nuova Erreplast è stata vertiginosa e si è concretizzata nel giro di un decennio, con la costruzione della nuova sede di Marcianise, in provincia di Caserta, registrando un tasso di crescita anno dopo anno del 20%, grazie a un percorso di innovazione e investimenti che le hanno consentito oggi di essere un Gruppo di circa 190 persone con un fatturato che nel 2022 sarà di circa 73 milioni di € (20% realizzato all’estero), questo grazie anche all’ultima acquisizione, la Print and Packaging di Marano Ticino (No), specializzata nella nobilitazione dell’alluminio sottile destinato sia al settore del packaging che a quello tecnico.

Appartengono al Gruppo la Packingraf, un’azienda cartotecnica specializzata nella produzione di astucci in cartoncino teso, la RDM Pack di Novate Milanese (Mi), operante invece nel settore delle vaschette, dei grandi imballaggi in cartone e di altri materiali per il confezionamento di prodotti alimentari. Aver introdotto nel Gruppo un’azienda cartotecnica ha consentito alla Nuova Erreplast di introdurre macchinari volti alla produzione di packaging flessibile in carta, un settore in grande crescita, dotandosi di un laboratorio interno di R&D per rispondere alle tendenze del mercato e sviluppare nuove soluzioni di packaging sostenibili.
La Print and Packaging vanta più di vent’anni di esperienza nella trasformazione del foglio di alluminio sottile ed è in grado di offrire lavorazioni di laccatura, stampa rotocalco, accoppiatura, goffratura e taglio di materiali con spessori da 7 a 70 micron.
Una scelta strategica fondamentale nella vision aziendale che delinea il futuro delle attività industriali, declinandolo nelle principali referenze del packaging: plastica e carta. Si allarga così lo spettro delle soluzioni di imballo da offrire a una platea sempre più attenta alla capacità di innovazione e alla sostenibilità ambientale.

Una crescita dimensionale e tecnologica ma sempre con l’uomo al centro
“Rappresento un management giovane, che sta studiando molto e crede nella formazione per tutte le figure aziendali, che include i vertici e tutti i collaboratori.
L’azienda è fatta prima di tutto di persone, noi cerchiamo di coinvolgerle e di far crescere tutti, solo così possiamo garantirci un futuro roseo. Formazione che passa ovviamente anche dalla partecipazione di convegni tecnici come l’ultimo Giflex di Roma, dove cerchiamo sempre di essere presenti”, racconta orgoglioso Domenico, confessandoci che dopo quest’ultima acquisizione, che porterà anche all’investimento in una nuova macchina da stampa, il Gruppo affronterà un paio d’anni di consolidamento, per poi riprendere un percorso di crescita già tracciato nelle strategie aziendali.

Tecnologie all’avanguardia, R&D per imballaggi sempre più sostenibili
Da tre anni è partito un progetto all’interno di NEP che punta molto sullo sviluppo di imballaggi sostenibili e in linea coi dettami dell’economia circolare, portando avanti grazie al PNR un progetto che, se fosse approvato, permetterebbe al Gruppo di essere il primo ad avere un impianto per riciclare i propri scarti, ma anche quelli di aziende concorrenti, in particolare di materiali come polipropilene, polietilene e PET. Nuova Erreplast inoltre vanta un reparto di estrusione con 5 estrusori e 2 impianti di coestrusione che le consentono di poter fare R&D sui polimeri bio-based.

Proprio durante la pandemia, nell’area estrusione di Nuova Erreplast, è stata progettata e realizzata una mascherina, brevettata, con tessuti particolari in grado di proteggere da dermatiti e allergie. Il reparto di produzione per l’area food è invece dotato di 4 macchine da stampa flexo, 3 delle quali a tamburo centrale 10 colori, l’ultima appena installata, 5 accoppiatrici con tecnologia solvent e solventless, 16 taglierine per shopper, 4 taglierine-ribobinatrici, un magazzino automatizzato completamente integrato con il sistema gestionale, e ambienti di produzione con temperatura controllata, sia in inverno che in estate grazie a un impianto che recupera l’energia proveniente dal combustore per l’abbattimento dei fumi.

“Siamo da sempre aperti alle novità, senza perdere mai di vista la bussola che ci indica la direzione da perseguire. Per puntare sempre di più a soluzioni di imballaggio monomateriali, stiamo portando avanti un progetto di investimento che partirà nel 2024, e che ci porterà a inserire nei nostri reparti anche l’extrusion-coating, un metallizzatore per realizzare barriera Alox, e riuscendo così a soddisfare internamente anche questa crescente esigenza”, conclude Domenico Raccioppoli, con il quale ci diamo appuntamento al taglio del nastro dell’ultima realtà entrata a far parte del Gruppo. La storia continua…

 

Nel 2016 Nuova Erreplast vinse il primo premio nella categoria “Uso creativo della stampa flessografica” e con lo stesso lavoro fu proclamato anche vincitore del Best In Show di quell’anno premiato da Sante Conselvan, allora Presidente di Atif e attuale Presidente di FTA Europe.