Anna Paola Cavanna, nell’edizione odierna del quotidiano “Libertà” di Piacenza a pagina 7, ha fatto il punto della situazione sulle misure adottate all’interno delle aziende per il contenimento dei contagi. Riproponiamo qui sotto il pezzo a firma di Filippo Lezoli.
“C’è un lavoro silenzioso che prosegue anche in questo periodo di emergenza sanitaria e che è necessario affinché i prodotti, compresi quelli oggi più richiesti perché legati all’igiene, arrivino nelle farmacie e nei supermercati e, in ultima istanza, nelle nostre case. L’amuchina, ad esempio, ha bisogno di una confezione di plastica. “Ecco perché facciamo di tutto per dare continuità alla nostra filiera”, chiarisce Anna Paola Cavanna, Presidente dell’istituto Italiano Imballaggio.
L’istituto raggruppa circa 350 aziende italiane della filiera dell’imballaggio (produttori e utilizzatori, oltre a consorzi, associazioni e laboratori di ricerca), che in questo momento di emergenza legata al contagio di Covid-19 sono chiamate a garantire il proseguimento della produzione industriale.
“Molte delle nostre aziende producono imballaggi per il settore alimentare, farmaceutico e dell’igiene. Per questa ragione non possiamo fermare le produzioni, almeno fino a quando non ci sarà un provvedimento governativo”, aggiunge la Cavanna.
Così come da Dcpm dell’11 marzo 2020, la filiera packaging, impegnata nella fornitura di food, farma, detergenze e cosmesi, può infatti continuare l’attività con le accortezze opportune per le strutture e gli operatori impegnati nelle sedi di fabbricazione, stoccaggio e distribuzione.
“In questo momento non si lavora per fare business, ma solo per garantire un servizio e non interrompere la catena degli approvvigionamenti per la grande distribuzione e per le strutture sanitarie”, chiarisce la presidente. Affrontando giorno per giorno i problemi del momento. “Quello che preoccupa in questa fase è la’pprovvigionamento delle materie prime idonee, aspetto che riguarda le nostre aziende produttrici. Penso ad esempio alle difficoltà nei trasporti”.
Nel frattempo la produzione prosegue e lo fa secondo i crismi che i tempi richiedono. “Tutte le aziende in maniera responsabile stanno adottando le misure per il contenimento del virus e dei contagi, informando i dipendenti e fornendo i Dispositivi di protezione individuale (Dpi). I nostri lavoratori, ad esempio, hanno gli ingressi scaglionati, utilizzano i dispositivi di sicurezza ed evitano gli assembramenti”.
“Mai come oggi la nostra attività ha anche una funzione sociale. Ecco perché è doveroso ringraziare le persone che prestano la loro attività lavorativa osservando le regole con diligenza e senso di responsabilità”, conclude Anna Paola Cavanna.