New Aerodinamica, da 40 anni sulla cresta dell’ondulato e non solo…

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New Aerodinamica ha celebrato i 40 anni di attività, un bel traguardo per una piccola azienda a conduzione familiare, composta da una squadra molto affiatata e unita, capace di esportare il 35% delle proprie tecnologie nel mondo e sempre più punto di riferimento per il mercato del packaging. Dove c’è un rifilo da asportare, New Aerodinamica è presente e lo fa con soluzioni tecnologiche avanzate e completamente personalizzate su misura per il cliente. Ne parliamo in questo articolo con il CEO Paolo Radaelli e nel contributo video con tutta la squadra aziendale

 

Era il 3 gennaio del 1984 quando Angelo Radaelli, bergamasco di origine ma già da alcuni anni residente in Svizzera per motivi di studio e lavoro, decide di tornare in Italia e fonda New Aerodinamica. L’esperienza maturata come responsabile commerciale di un’azienda francese del settore che operava nella stampa e nel converting, unitamente a un boom economico che in quegli anni iniziava a farsi largo anche in Italia, convincono Angelo e un socio a dare avvio a una realtà, che già nel nome, lasciava intendere come l’innovazione e una certa propensione a esplorare nuovi orizzonti, avrebbero caratterizzato l’attività aziendale.

new aerodinamicaLe macchine di produzione a quei tempi, seppur neanche lontanamente paragonabili a quelle odierne, iniziavano a richiedere l’esigenza di adottare sistemi in grado di asportare polveri e rifili da scarti di produzione, soprattutto nel settore delle cartiere, scatolifici, produzione di cartone ondulato, che sono ancora oggi i comparti dove New Aerodinamica vanta una leadership a livello mondiale, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Sebbene quello cartario sia da considerarsi il core-business, soprattutto con l’avvento in azienda nel 1997 di Paolo Radaelli, figlio di Angelo, è cresciuta la presenza dell’azienda anche nel settore dell’imballaggio flessibile, dai film plastici all’alluminio, dai più semplici agli accoppiati, e oggi New Aerodinamica si propone come partner globale per tutti i settori del printing e converting di imballaggi.

Nel 1997 la prima svolta e la crescita internazionale

“Ringrazio mio papà Angelo, che mi ha permesso di entrare in azienda nel 1997, con lui ho potuto approfondire ogni ambito delle attività aziendali, sia da un punto di vista tecnico che commerciale e amministrativo”, ci racconta Paolo che oggi gestisce in qualità di Amministratore Delegato un team di 7 persone che rappresentano anima e cuore di questa piccola ma dinamica realtà industriale italiana capace di ottenere successi in tutto il mondo e di servire dalla piccola azienda familiare alla realtà multinazionale.

“Con il mio ingresso in New Aerodinamica abbiamo iniziato la nostra crescita sui mercati internazionali con le prime installazioni in Europa e successivamente grazie al passaparola abbiamo ampliato il nostro raggio d’azione tanto che oggi, pur non avendo una rete commerciale estera, abbiamo installato impianti in ogni parte del Mondo”, racconta Paolo, che di fatto non ha un’organizzazione commerciale globale, ma lavora sul passaparola e sulle richieste che continuano ad arrivare dal mercato.

Il contatto avviene prevalentemente con le aziende di stampa e converting anche se New Aerodinamica ogni tanto viene coinvolta direttamente dai vari costruttori delle tecnologie produttive, che hanno magari potuto verificare come le loro macchine riescano a raggiungere performance produttive importanti, grazie a questi sistemi di gestione dello sfrido industriale, e molto spesso lo suggeriscono al loro cliente finale.

Il cuore dell’azienda è tutto italiano, la progettazione alla quale lavorano 4 persone, una delle quali è Paolo, viene sviluppata tutta internamente, mentre la costruzione degli impianti veri e propri, dalla meccanica all’elettronica, avviene in 3 officine partner di New Aerodinamica. Questo modello di business è risultato vincente e consente all’azienda di proporre sempre il meglio in ogni ambito, tenendo sempre sotto controllo anche i costi.

L’altra metà dell’azienda è invece tutta al femminile, con un team di 4 colleghe che si occupano di tutta la gestione burocratica, amministrativa e legata all’organizzazione dei cantieri presso i clienti.

Dal Covid in poi crescita esponenziale per il settore del cartone e nuove procedure basate su assistenza da remoto e gestione dati

Fino al 2020 New Aerodinamica operava più o meno in egual misura fra i settori della plastica, alluminio, carta e cartone. Ma con il Covid, complice l’esplosione del mercato del packaging in cartone ondulato e tissue, con il food delivery e il boom dell’e-commerce il settore del cartone è letteralmente esploso, e New Aerodinamica si è trovata sempre più coinvolta con richieste da ogni parte del Mondo.

New Aerodinamica“Non avevamo mai pensato al servizio di assistenza dei nostri impianti da remoto, anche perché c’era la convinzione che non fosse un’esigenza primaria e al bisogno, eravamo abbastanza flessibili e tempestivi nell’intervenire in ogni parte del Mondo. In quel periodo però ci siamo trovati costretti a installare e avviare impianti dai nostri uffici di Casazza, e a quel punto abbiamo deciso di cambiare modo di operare, implementando di serie ogni impianto con i software indispensabili per il controllo da remoto”, aggiunge Paolo Radaelli.

Oggi, con la straordinaria importanza che hanno assunto i dati, la loro raccolta e analisi, New Aerodinamica, oltre a gestire qualsiasi tipo di necessità dalla propria sede, ha avviato anche un percorso di miglioramento e sviluppo delle proprie macchine, partendo proprio dall’analisi delle performance in produzione, recependo infine anche i feedback dei clienti a ogni nuova installazione, così da far tesoro dei loro consigli per un miglioramento continuo dei prodotti.

I vecchi impianti inoltre venivano accesi e spenti indipendentemente dalla macchina di produzione su cui erano installati, con il rischio di venire accesi al lunedì per essere spenti al venerdì. Ora invece l’impianto è collegato in sincrono alla macchina di produzione, e dopo qualche minuto di fermo macchina, va autonomamente in stand-by, consentendo quindi anche un notevole risparmio energetico.

Gli impianti di aspirazione polveri vengono dotati di filtri speciali per il recupero dell’aria calda filtrata che viene reimmessa negli ambienti produttivi, scaldandoli e quindi consentendo un risparmio per i costi energetici: questa  caratteristica è molto apprezzata soprattutto nei Paesi del Nord-Europa.

“Sappiamo che adesso dovremo metterci a studiare l’Intelligenza Artificiale, non so ancora dire a che cosa potrà servire nel nostro lavoro, ma anche grazie ai nostri partner, sono certo che prima o poi qualcosa accadrà anche in quel campo”, aggiunge Paolo, sempre alla ricerca di innovazioni per migliorare le tecnologie dell’azienda.

New Aerodinamica, da sempre controcorrente con scelte progettuali inedite

Una delle caratteristiche distintive di New Aerodinamica è sempre stata quella di non seguire le mode del momento, bensì di cercare sempre soluzioni all’avanguardia, non standardizzate, con le quali poter servire al meglio i clienti in ogni loro esigenza. “Oggi abbiamo raggiunto uno standard qualitativo molto elevato, tutti i nostri impianti vengono appositamente sovradimensionati nelle loro componenti rispetto alle reali necessità, e questo è fondamentale per garantire sempre un corretto funzionamento, diminuire i guasti e i fermi macchina, e ridurre i consumi. Le nostre macchine girano più lentamente, fanno meno rumore, si usurano di meno e durano di più. I clienti lungimiranti che accettano questa nostra filosofia, ci scelgono e ci apprezzano al di là del costo dell’investimento che può essere, almeno inizialmente più elevato, ma che alla lunga invece paga anche dal punto di vista del ritorno dell’investimento, e rispondono inoltre anche alle esigenze di sostenibilità”, ci racconta orgoglioso Paolo.

Inoltre, grazie a questa caratteristica, ogni impianto New Aerodinamica è già predisposto naturalmente per poter essere in futuro ampliato, senza necessariamente richiedere la sostituzione di tutto l’impianto.

“Ricordo con piacere l’installazione di un impianto aspirazione rifili su un ondulatore che produce a circa 400 metri al minuto presso un cliente austriaco, con una distanza ondulatore-macchina dove avremmo dovuto convogliare lo scarto, di circa 250/280 metri. Nel contratto il cliente aveva inserito una serie di clausole e penali che avrebbero scoraggiato chiunque di buon senso, ma siccome amo le sfide, l’ho accettata volentieri, consapevole che avremmo ottenuto un ottimo risultato, e così è stato”, dice Paolo.

Grazie allo sviluppo tecnologico, quella che una volta era considerata poco più che un tubo e ventilatore, oggi è in realtà un impianto evoluto e sempre più strategico, che attraverso la digitalizzazione si integra nel processo produttivo delle macchine da stampa e converting, ma anche all’interno di un intero workflow di gestione aziendale. New Aerodinamica è pronta dunque, come è nel suo dna, a raccogliere le nuove sfide del settore packaging, per continuare nel suo percorso di crescita di quote di mercato, ma restando sempre una realtà familiare, affiatata e snella.