Nel mese di luglio è stata ufficializzata l’operazione che porta alla fusione di due grandi realtà multinazionali nel settore della carta e degli imballaggi: Smurfit Kappa e Westrock. Ne parliamo Gianluca Castellini, alla guida della realtà italiana
Due grandi multinazionali nel settore della carta e cartone, Smurfit Kappa e WestRock, hanno dato vita a una fusione a livello mondiale che porta alla nascita del più grande produttore globale di carta e di imballaggi sostenibili. Smurfit Kappa è una multinazionale con sede a Dublino in Irlanda, 355 siti produttivi nel mondo e una forte presenza in Europa, vi lavorano 46mila persone in 36 Paesi. WestRock ha invece sede negli Stati Uniti ad Atlanta, ha una presenza soprattutto nel Nord America e vi lavorano oltre 50mila persone in 11 Paesi di 4 continenti.
Dal 5 luglio scorso, dalla combinazione delle due aziende è nato così Smurfit Westrock, il primo Gruppo al mondo del settore, con un fatturato complessivo di oltre 32 miliardi di dollari e operazioni in oltre 500 stabilimenti in 40 Paesi nel mondo. La sede della nuova società sarà a Dublino, sotto la leadership di Tony Smurfit, attuale numero uno di Smurfit Kappa.
A tu per tu con Gianluca Castellini, CEO della nuova realtà italiana
Quali sono le dimensioni complessive in termini di produzione di carta e imballaggi?
“La nuova realtà ha numeri incredibili per il settore: 24 milioni di tonnellate di capacità produttiva di carta, 20 milioni di tonnellate di capacità produttiva di imballaggi, oltre 123mila ettari di foreste da cui trarre la materia prima di fibra vergine, 15 milioni di tonnellate di raccolta di carta in fibra riciclata. L’unione di queste due aziende rappresenta senza dubbio un passo epocale nello scenario dell’industria del packaging perché il nuovo Gruppo avrà una copertura davvero globale, con attività operative in tutti i continenti, mettendo a fattor comune la competenza, il talento e l’esperienza di oltre 100mila persone”.
Quale impatto avrà la nascita di Smurfit Westrock sul nostro paese?
“Il nuovo Gruppo opererà in Italia tramite l’organizzazione già esistente di Smurfit Kappa, che è già presente con 26 siti operativi, coprendo l’intera filiera della carta e del cartone: 2 cartiere, 18 stabilimenti di produzione di cartone e soluzioni di packaging a base carta (fogli, scatole, astucci, tubi), 2 siti dedicati ai display, un impianto di riciclo, un polo dedicato alle soluzioni bag-in-box. La Direzione Generale del Gruppo è ad Alessandria e il Gruppo vanta un rinomato Centro di Innovazione a Pastrengo, nel Veronese. Grazie alla fusione, il Gruppo potrà ulteriormente incrementare anche in Italia la disponibilità di materia prima, proveniente direttamente dalle Americhe, assicurando il pieno controllo della propria catena di fornitura e rendendosi autonomo rispetto alle fluttuazioni delle disponibilità di carta e dei prezzi. Inoltre, potrà allargare ulteriormente la propria offerta commerciale ai clienti, in particolare nel settore del consumer packaging, dove WestRock è da sempre leader sia nella produzione di astucci che nella realizzazione di macchine di confezionamento. Il Gruppo Smurfit Westrock sarà quindi ancora di più il punto di riferimento in Italia per l’ideazione e la realizzazione di soluzioni a base carta, il materiale eco-sostenibile per eccellenza, essendo per natura riciclabile, riutilizzabile e biodegradabile”.
Lato clienti, quali saranno i benefici per loro?
“Da sempre supportiamo i nostri clienti in Italia con soluzioni innovative in grado di valorizzare i loro prodotti e gli importanti brand che rappresentano. Con la nascita del Gruppo Smurfit Westrock, questa nostra capacità diventerà ancora più importante, potendo beneficiare delle esperienze di un ancora più ampio network mondiale di designer e specialisti di innovazione. Il nostro complessivo portafoglio prodotti sarà poi ancora più ampio e completo, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza attuale o futura dei nostri clienti, in un momento in cui il packaging è diventato un vero e proprio strumento di vendita e di differenziazione. Continueremo infine nello sviluppo della nostra iniziativa Better Planet Packaging, che ha l’obiettivo di sostituire imballaggi in plastica e altri materiali ad alto impatto ambientale con le nostre soluzioni a base carta. E potremo così supportare ancora di più i nostri clienti in quella transizione ecologica da cui nessuno può prescindere se vogliamo davvero migliorare il pianeta che lasciamo ai nostri figli. Cominciando da una semplice scatola”.