Legatoria Ellecibi: la precisione nel taglio è tutto

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Legatoria Ellecibi ha da poco installato un nuovissimo tagliacarte Polar N Pro completo di sistema automatico di ingresso e uscita delle mazze, per una produttività migliorata e una precisione nel taglio che in legatoria è il punto di partenza fondamentale per la buona riuscita del prodotto finale.

Titolari Legatoria Ellecibi e Lorenzo Ariberti

Se ogni numero di Converter&Cartotecnica vi arriva fra le mani, è anche merito loro. Stiamo parlando della Legatoria Ellecibi di Gorgonzola (Mi), 15 collaboratori, che oltre a essere una delle aziende storiche della provincia di Milano e punto di riferimento per numerose tipografie, è il nostro fornitore di riferimento ormai da oltre 20 anni.

L’azienda con questa denominazione sociale nasce nel 1985, sulle orme della Legatoria Colombo, e inizia l’attività con il servizio di volantinaggio, per poi inserire il punto metallico e applicazioni speciali dedicate al mailing.

“Il mio sogno fin dall’inizio era quello di arrivare un giorno ad avere in azienda le linee di brossura e cartonato, un sogno diventato realtà attorno alla metà degli anni 2000, specializzandoci in settori a maggior valore aggiunto, grazie a investimenti tecnologici importanti, ma soprattutto capace di dare quella soddisfazione a noi che siamo l’ultimo anello della catena di produzione di un libro o di una rivista, e di vedere ultimata fra le nostre mani un’opera editoriale”, racconta Fabio Bassani titolare dell’azienda gestita insieme alla moglie Tiziana Mauri che gestisce il reparto amministrativo.

Obiettivo qualità, a partire dal taglio

Ellecibi Polar frontaleDa sempre Ellecibi ha prediletto l’alta qualità e questa politica ancora oggi sta premiando; difatti tutti gli investimenti portati avanti dalla direzione sono stati finalizzati per migliorare l’aspetto qualitativo del lavoro e del prodotto finito. “Le lavorazioni di finishing per brossura e cartonato richiedono una certa accuratezza e le giuste tecnologie, ma come sappiamo tutti, un lavoro per finire bene deve partire altrettanto bene ed essere gestito al meglio fin dall’ingresso in azienda”, racconta ancora Fabio“e per noi l’ingresso del lavoro in produzione passa necessariamente dalla fase di taglio. Avevamo un tagliacarte perfettamente funzionante da circa 23 anni, e sappiamo che queste sono macchine che possono lavorare, se ben mantenute, per diversi decenni, ma anche grazie al confronto con il nostro fornitore partner Heidelberg abbiamo analizzato tutto il nostro ciclo di taglio, mettendo le basi per questo nuovo progetto che ci ha cambiato e in meglio la vita lavorativa”.

Ellecibi tagliatorePartiamo dal presupposto, errato, che il taglio viene dato per scontato, tanto che il più delle volte nei preventivi di legatoria non viene nemmeno preventivato. Se ci fermiamo a riflettere, come hanno fatto in Ellecibi, anche grazie al supporto di Lorenzo Ariberti, Business Driver postpress di Heidelberg Italia, emerge in maniera lampante che invece è una delle fasi cruciali del processo di produzione di uno stampato, e se eseguito male, può anche arrivare a comprometterne il buon risultato. Da uno studio condotto da Polar è emerso che a parte il taglio vero e proprio che richiede pochi secondi, è tutta la gestione delle segnature in ingresso e in uscita a richiedere un tempo maggiore per cui è opportuno valutare l’adozione di sistemi periferici, proprio come ha fatto Ellecibi.

“Un taglio preciso si riflette su una piega precisa e su una brossura altrettanto precisa. Sballare di 2mm il taglio è un attimo e questo comporta poi una serie di azioni correttive che alla fine possono compromettere la qualità dello stampato o comunque far perdere molto tempo alla produzione”, dice ancora Bassani, sottolineando il fatto che adesso la linea di brossura alimentata dalla nuova taglierina non necessità di aggiustamenti al cambio di segnatura, poiché i tagli dal primo all’ultimo sono identici, e non si verificano più quei piccoli sbalzi millimetrici, che richiedevano regolazioni sulla linea di brossura.

Ellecibi caricatore polarGrazie alla nuova taglierina Polar N Pro dotata di carico e scarico automatico delle mazze, ora tutte quelle operazioni gravose per l’operatore vengono eseguite dalla macchina e gestite dalla linea di movimentazione senza alcuna difficoltà anche nel formato massimo 120×160 tipico dell’editoria libraria. Prima di questo investimento, la fase di taglio in Ellecibi rappresentava un collo di bottiglia importante e obbligava l’operatore a cercare di essere più veloce delle macchine piegatrici, le quali dovevano essere sempre alimentate. Adesso la situazione si è letteralmente capovolta e le 9 macchine piegatrici vengono rifornite senza alcun affanno, tanto che nei tempi morti che ogni tanto capitano, i due operatori addetti al taglio aiutano i colleghi in altre fasi della produzione.

“Molti sottovalutano le periferiche della taglierina sia in ingresso che in scarico, grazie alle quali invece si riesce ad alleggerire di molto la fatica quotidiana per l’operatore, che così è in grado di produrre di più e meglio. Inoltre grazie alla funzione che permette di memorizzare le impostazioni dei lavori per ogni cliente, consente di richiamare il lavoro in pochi secondi rispetto alla macchina precedente, così come tutta una serie di piccole migliorie che però alla fine della giornata, soprattutto quando si cambiano frequentemente le commesse, fa la differenza”, aggiunge Ariberti.

Coi nuovi investimenti largo ai giovani

Ellecibi Polar CaricatoreEllecibi è attiva anche nella formazione dei giovani e partecipa a dei programmi formativi proposti da alcuni Istituti Grafici di Milano, ospitando ragazzi per tironici in alternanza scuola/lavoro, e proprio grazie a questa esperienza è riuscita a individuare un paio di giovani che alla fine del loro percorso sono stati assunti. “Crediamo molto nella formazione dei giovani e siamo contenti di essere riusciti a inserirli in azienda, creando il giusto mix coi nostri operatori di esperienza. Ci vuole pazienza coi giovani, ma un buon punto di partenza è sicuramente avere delle tecnologie moderne che possono contribuire a far sì che i ragazzi si appassionino a lavori come il nostro, che resta sempre e comunque un lavoro artigianale e anche abbastanza faticoso, ma di grande passione”, conclude Fabio Bassani.