La posizione dei trasformatori di imballaggi in cartone ondulato sulla proposta di Regolamento Europeo sugli imballaggi è stata al centro di una ‘memoria’ preparata nei giorni scorsi dall’Associazione Italiana Scatolifici su invito delle Commissioni VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) e X (Attività Produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati.
Il documento inviato alle Commissioni riunite ha sottolineato come ‘il comparto dei produttori di imballaggi in cartone ondulato da molti anni si stia muovendo attivamente per affrontare al meglio le sfide legate alla transizione ecologica ponendo al centro delle proprie attività l’attenzione all’ambiente e la sostenibilità dei propri prodotti’.
A livello generale, l’Associazione ha espresso apprezzamento e sostegno verso le importanti motivazioni che stanno alla base della proposta di Regolamento, evidenziando però come sia necessario ‘tenere in adeguata considerazione le differenze tra i diversi materiali di imballaggio. Per raggiungere il miglior risultato ambientale possibile si dovrebbero valorizzare le filiere – come quella del cartone ondulato – che hanno fatto della riciclabilità il loro punto di forza e il cui riutilizzo è tecnicamente impossibile. L’introduzione di questo Regolamento per come è scritto ora rischierebbe di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi dall’Italia, da anni leader in Europa nel riciclo di carta e cartone’.
Secondo l’Associazione, inoltre ‘Riciclo e riuso non devono essere necessariamente in contrapposizione, ma la spinta verso il riuso sarebbe fortemente penalizzante per alcune classi di imballaggio. Nel nostro comparto, ad esempio, il potenziamento del riuso potrebbe portare ad una sostituzione degli imballaggi in cartone ondulato con altre tipologie di materiale più impattanti a livello ambientale e con un “bilancio negativo” anche in termini di protezione del prodotto’.