Una partnership recentissima quella fra La Prensa Etichette e DuPont, che in pochi mesi ha già però dato ottimi risultati, tanto che nei progetti di crescita del leader italiano nel settore delle etichette per acque minerali c’è spazio per l’inserimento di nuove tecnologie, a partire dalla prestampa, ma non solo. Ne parliamo in questo articolo coi protagonisti di questa collaborazione, Emanuele Delfino Ceo di La Prensa Etichette Mario Castelli e Riccardo Labianca di DuPont
Divide le aziende fra quelle che investono in innovazione e tecnologia e quelle che invece fanno della leva del prezzo l’unica arma competitiva per sopravvivere sul mercato, è da sempre nel settore della stampa e finitura di etichette, principalmente nel settore delle acque minerali, soft-drink e beni di largo consumo, ma soprattutto negli ultimi anni, spinto da quell’inguaribile ottimismo, che nonostante tutto, non deve mai venire meno negli imprenditori con la “I” maiuscola, ha lanciato la sua azienda a vele spiegate in un percorso di crescita e sviluppo che pare oggi inarrestabile. Stiamo parlando di Emanuele Delfino, Ceo di La Prensa Etichette, 180 collaboratori e protagonista indiscusso negli ultimi anni di importanti acquisizioni di aziende nel settore stampa e converting di imballaggi ed etichette. Una storia iniziata come molte realtà nello scantinato di un palazzo, portata avanti grazie al duro lavori di un’intera famiglia, e da sempre per scelta nella stampa delle etichette carta-colla. “Mio padre e mio zio che fondarono l’azienda nel 1966 si sono sempre dedicati alla stampa delle etichette in carta, e anche quando sul mercato arrivò l’autoadesivo, loro scelsero di non seguire quella strada. Non so se fu una scelta lungimirante quella, ma comunque ci ha permesso di diventare un punto di riferimento per le etichette delle acque minerali e beverage in generale”, ci racconta Emanuele Delfino nella sede della sua azienda a San Giuliano Milanese.
2012 anno di svolta con l’ingresso nell’imballaggio flessibile, e ora in quello delle etichette In-Mould
Nel momento in cui Delfino prende in mano le redini dell’azienda, è già tempo di prendere decisioni importanti, e così per anticipare tutti quei clienti che stavano abbandonando le etichette carta e colla per quelle plastiche, in particolare in propilene, decide di inserire in sala stampa una prima macchina da stampa flexo in banda larga dell’allora Fischer&Krecke oggi BOBST, seguita a ruota da una Windmoller&Holscher e da un’altra BOBST.
L’ingresso nel settore dell’imballaggio flessibile in banda larga è stata sicuramente una scelta vincente poiché ha permesso a La Prensa di poter continuare a fornire i suoi storici clienti nel settore del beverage, diventando un punto di riferimento anche per tutte le fascette in polipropilene che oggi costituiscono il packaging e le etichette di moltissime bevande che troviamo nella grande distribuzione.
Comunque, nel 2016, memore della scelta azzardata degli anni 70 di non seguire il mondo “adesivo” La Prensa acquisì una azienda di etichette adesive e sleeve, la Summit Press srl di Gallarate, per iniziare, anche qui un percorso di crescita e che vede ogg installate 3 macchine da stampa a 2-8-10 colori.
Investimenti in tecnologie da un lato, e acquisizioni strategiche di aziende da inserire all’interno del gruppo dall’altro, anche grazie al recente ingresso a inizio 2024 in La Prensa di Unigrains Italia e BNP Paribas BNL Equity Investments un fondo di investimento francese, specializzato nella crescita e nello sviluppo delle PMI. “Il percorso intrapreso nell’ultimo periodo mi ha ridato quella carica energica che in un imprenditore non deve mai venire meno, per poter guardare al futuro sempre con la voglia di innovare e proporre qualcosa di nuovo al mercato”, prosegue Delfino, sottolineando però come nonostante le diverse acquisizioni portate a compimento con successo, il rapporto umano con clienti e fornitori resterà sempre alla base di tutto. Proprio per questa ragione, ogni azienda acquisita non viene stravolta a livello di management, bensì al contrario ogni titolare viene coinvolto nella gestione della propria realtà produttiva, sebbene inserita all’interno del gruppo La Prensa. È recentissimo l’annuncio dell’acquisizione di Grafiche Lama di Piacenza, realtà specializzata nelle etichette In Mould con una trentina di collaboratori e un mercato in forte espansione.
Con il nuovo Fast 2000 TD, produzione sostenibile di lastre flexo
La Prensa è operativa sia nella stampa offset che in flessografia, e da sempre ha fatto del ciclo produttivo completo interno uno dei suoi punti di forza, realizzando internamente le lastre stampa per entrambi i processi, gestiti da un unico reparto con grafici specializzati. L’obiettivo è quello di gestire il flusso con un controllo di tempi e costi, così da poter ottenere il massimo dell’efficienza, dando per scontata la qualità che ormai non è più un punto in discussione nel rapporto col cliente. Per questa ragione La Prensa ha deciso di anticipare i tempi del rinnovamento delle tecnologie per la produzione di lastre flexo, e dopo la visita allo stand DuPont la scorsa drupa a visionare l’ultima novità, ecco che lo scorso mese di settembre, in due giorni lavorativi, il reparto di lastre flexo ha visto l’avvio del nuovo Fast TD 2000, la tecnologia per lo sviluppo termico delle lastre.
“Abbiamo scelto il meglio della tecnologia e dei materiali disponibili sul mercato. Un investimento che ha riguardato anche l’espositore Xps Esko oltre al nuovo Fast 2000 TD con nuova unità di finissaggio e in pochi mesi possiamo già ritenerci estremamente soddisfatti della scelta fatta”, aggiunge Emanuele Delfino.
Quest’ultimo investimento contribuirà a ridurre i consumi energetici e di conseguenza l’impatto di Co2 nel processo produttivo aziendale.
Il nuovo FAST DuPont, e di conseguenza le lastre che La Prensa utilizza quotidianamente, sono molto apprezzate sia dagli operatori di prestampa che ora lavorano in un ambiente estremamente pulito, privo di odori con una capacità produttiva più che raddoppiata rispetto alla precedente tecnologia all’acqua, sia dagli operatori di stampa che riescono a ottenere una qualità migliore, ripetibile nel tempo, con avviamenti estremamente ridotti. “I miei ragazzi mi hanno riferito che hanno notato un netto miglioramento nella definizione dei retini, nel trasporto del colore sul film, riuscendo ad avviare la macchina con pochissimi metri di scarto, andando fin da subito in tiratura. Inoltre rispetto alla precedente tecnologia di sviluppo all’acqua, che per essere mantenuta efficiente richiedeva sostituzioni frequenti nelle spazzole di lavaggio lastre, con risultati finali non del tutto soddisfacenti, abbiamo praticamente eliminato i tempi di fermo per le manutenzioni, ma soprattutto non abbiamo più da smaltire tutto lo scarto di produzione, come rifiuto speciale, che accumulavamo i bidoni nel reparto e che ci creavano tutta una serie di problemi di pulizia, cattivi odori e costi. Con il FAST gli operatori lavorano in un ambiente molto più salubre rispetto a prima, e questo è per noi un aspetto di primaria importanza”, dice ancora Delfino.
DuPont: sistema completo per tutte le esigenze della flexo
DuPont ha investito molto in R&D sulla tecnologia a sviluppo termico FAST, e di pari passo vi è stato uno sviluppo notevole anche per proporre al mercato la giusta lastra per la specifica applicazione. “Oggi DuPont ha un ampio portfolio di lastre flessografiche per la tecnologia a sviluppo termico e per tutte le applicazioni, dando la massima libertà di scelta al cliente”, aggiunge Riccardo Labianca.
“Siamo orgogliosi di essere riusciti a instaurare in breve tempo una partnership di questo tipo con La Prensa Etichette, che conosciamo ovviamente da anni e con la quale abbiamo sempre discusso di progetti, partendo esclusivamente da un punto di vista tecnico”, ci racconta Mario Castelli di DuPont – “oggi abbiamo una proposta che dalle tecnologie ai materiali di consumo può coprire tutte le esigenze di stampa flexo, con risultati qualitativi eccellenti, come ci riferiscono i nostri clienti. Con La Prensa abbiamo eseguito dei test con le nostre lastre che sono andati ben oltre le loro richieste e le nostre aspettative. Ricordo che uno dei test fu quello di fermare la macchina da stampa per circa 2 ore, con le lastre montate. Lo scopo del test era quello di capire come si sarebbero comportate alla ripartenza. Il risultato è stato straordinario, senza alcuno scarto”, conclude Mario Castelli, confermando che la partnership con La Prensa è solamente all’inizio, vista la volontà del gruppo di crescere ulteriormente per acquisizioni, e replicando poi in ogni plant i modelli di business e tecnologici già sperimentati con successo.