Innova Group: Bilancio 2023 tra cali, crescita patrimoniale e nuove sfide

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La famiglia Pedrotti, rappresentata da Diego, Luca e Stefano, amministratori di Innova Group insieme alla madre Giulia, ha presentato durante l’annuale incontro con i giornalisti i dati di bilancio per l’anno 2023.

Innova Group

Innova Group guarda al futuro con una strategia mirata a bilanciare con attenzione investimenti, innovazione e sostenibilità, con l’obiettivo di rispondere alle sfide di un mercato del packaging in cartone in costante evoluzione. Lo dimostrano i numeri del 2023, nonostante un calo del 20% nel fatturato, dovuto principalmente alla riduzione dei costi della carta, la marginalità dell’azienda si è mantenuta stabile rispetto all’anno precedente. Gli utili hanno registrato un incremento di 1 milione di euro, mentre il patrimonio netto è aumentato di 12 milioni, consolidando comunque un buon risultato complessivo.

“La marginalità è rimasta in linea con il 2022. L’EBITDA ha registrato un lieve calo, compensato però dagli interessi attivi, che sono finalmente positivi dopo anni di stagnazione. La gestione finanziaria ha contribuito con 1.197.530 euro, portando l’utile in aumento di circa un milione rispetto all’anno scorso”, ha spiegato Gianluca Pedrotti durante la presentazione dei dati finanziari. “Nonostante il calo, la situazione è rimasta invariati sugli altri fronti”, ha aggiunto.

Innova Group sedeInvestimenti strategici

Nel 2023 prosegue la politica di investimenti del Gruppo, impiegando 4,5 milioni di euro in diverse iniziative strategiche. Tra queste la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico nello stabilimento di Borgo San Giacomo, l’ammodernamento di una linea Jumbo presso lo stabilimento di Fontanella, e miglioramenti logistici e tecnologici all’interno di tutti gli stabilimenti. L’azienda ha inoltre acquistato un nuovo terreno industriale adiacente allo stabilimento di Erbè (VR).

Per il biennio 2024/2025, sono previsti ulteriori investimenti di circa 12 milioni di euro, che verranno destinati all’acquisto di tre nuovi macchinari: due Case Maker e un terzo macchinario che potrebbe essere un rotativo o una stampante con fustellatrice, a seconda delle valutazioni future.

Nel 2023, anche lo stabilimento di Borgo San Giacomo ha raggiunto, dopo quello di Fontanella, l’importante obiettivo delle “emissioni zero”, confermando l’impegno del Gruppo sul fronte della sostenibilità energetica.

Il mercato in evoluzione

Il 2024 è iniziato in linea con le aspettative, ma già nel secondo semestre si è percepito un rallentamento del mercato, con previsioni più caute per il 2025, soprattutto considerando la situazione economica generale del Paese. Nonostante ciò, il numero di clienti nel 2023 è leggermente aumentato, attestandosi intorno alle 2000 unità, con il settore alimentare a fare da padrone.

“Questo rallentamento non compromette i nostri obiettivi aziendali. Tuttavia, ci muoviamo in un contesto di generale contrazione, con una forte concorrenza, che richiede cautela”, ha affermato Diego Pedrotti.

L’importanza del capitale umano e le sfide della sua gestione

Uno dei problemi riscontrati dall’azienda negli ultimi due anni è la difficoltà nel reperire personale qualificato, nonostante l’azienda offra condizioni economiche molto competitive e interessanti. Per far fronte a questa sfida, Innova Group ha quadruplicato il numero di agenzie HR con cui collabora, ma la ricerca di lavoratori resta una difficoltà diffusa anche in altri settori.

L’attenzione del Gruppo verso il capitale umano rimane comunque una priorità. Innova Group continua a investire nella formazione della propria forza lavoro, e proprio quest’anno partirà un’accademia per i commerciali, con l’obiettivo di formare professionisti che possano diventare consulenti nel settore del packaging, in grado di supportare i clienti nel trovare soluzioni personalizzate alle loro esigenze.

Transizione 5.0 e il ruolo dei dati

“Nel contesto delle transizioni industriali, la cosa sicuramente più importante è la raccolta dei dati e avere le competenze per sfruttarli al meglio”, ha dichiarato Gianluca Pedrotti. “Senza i dati, è impossibile raggiungere un’efficienza reale”. La transizione 5.0 presenta ancora molte incognite, soprattutto in termini di tempistiche e rischi legati a progetti di lungo termine. “Stiamo valutando le implicazioni e i benefici che la transizione 5.0 potrebbe portare alla nostra realtà, cercando di comprendere meglio i parametri e le modalità di implementazione” hanno concluso i tre amministratori.