Imbal Carton S.r.l. continua a crescere sostenuta dall’approccio manageriale, dal nuovo software gestionale Packway e  dalla consulenza tecnica di B+B International S.r.l.

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La cultura manageriale come elemento essenziale per sostenere la crescita di un’azienda di packaging e l’importanza di utilizzare un software gestionale completo, specifico e integrato come Packway per poter ottenere un controllo di gestione strategico e delle analisi direzionali in chiave proattiva

Lo stabilimento di Imbal Carton a Drizzona (CR)

Imbal Carton S.r.l. nasce nel 1967 come scatolificio a Prevalle, cresce moderatamente fino alla fine degli anni 80, ma è negli anni 90 che inizia il suo sviluppo in modo rilevante, sia per linee interne che esterne.
Sull’onda dell’entusiasmo, alimentato dalla piena fiducia dei clienti e dal desiderio di innovazione, è stato attuato un piano di espansione che nell’arco di pochi anni si è concretizzato in una serie di acquisizioni, portando in dote volumi, know-how, competenze ed esperienze.
Oggi Imbal Carton è una grande realtà imprenditoriale, opera nel settore degli imballaggi in cartone ondulato con 3 società che contano oltre 150 persone tra dipendenti e collaboratori. Ogni anno l’azienda soddisfa più di 1.000 clienti, con un totale di circa 22.000 commesse e una prospettiva di fatturato 2022 di 70 milioni di €uro.
Le sedi del Gruppo si trovano a Prevalle (Brescia), Drizzona (Cremona) e Spini di Gardolo (Trento), impegnando un’area complessiva di oltre 90.000 mq.
Tutti gli stabilimenti si avvalgono delle tecnologie più moderne, con sistemi automatici di controllo e supervisione. Particolare attenzione, lungo l’intera filiera produttiva, è rivolta al controllo qualità, alla tutela della salute nel luogo di lavoro e alla salvaguardia dell’ambiente.
La missione aziendale è di impegnarsi a incrementare costantemente la soddisfazione dei propri clienti, azionisti, dipendenti, collaboratori e concretizza tale impegno diversificando i prodotti e innovando i processi, garantendo il miglior servizio al cliente e un ambiente di lavoro sicuro e motivante.

Michele Lancellotti, Ceo di Imbal Carton

A tu per tu con il Dott. Michele Lancellotti, Presidente e Amministratore Delegato di Imbal Carton S.r.l.

Quali sono i prodotti offerti al mercato?
“Imbal Carton è considerata una realtà industriale di eccellenza, caratterizzata da processi produttivi fortemente orientati all’innovazione grazie a un’intensa attività di ricerca e sviluppo. Il Gruppo ha da sempre considerato la qualità come uno dei suoi punti di forza, realizza prodotti e servizi che anticipano e soddisfano le necessità dei propri clienti.
L’azienda dispone di una squadra dedicata che, attraverso un efficiente sistema di controllo, garantisce che ogni singolo prodotto realizzato rispetti le specifiche tecniche richieste dal cliente.  Anche i fornitori vengono selezionati e valutati in base alla loro capacità di fornire dei prodotti/servizi rispondenti agli standard qualitativi definiti dal Gruppo.
I settori serviti sono alimentare, ortofrutta, arredamento, illuminazione, idrotermosanitario, tessile, cosmesi, farmaceutico, meccanica e automotive mentre i prodotti offerti sono scatole americane, scatole fustellate stese e incollate, plateaux montati, vassoi fustellati, twin box, scatole per bottiglie di vino, astucci e scatole stampate in offset, espositori da banco ed espositori da terra stampati in flexo, offset e digitale.
La qualità è assicurata in tutte le fasi del ciclo produttivo con interventi volti al miglioramento continuo.
Le certificazioni raggiunte sono ISO 9001:2015 Sistema di gestione per la qualità, ISO 14001:2015 Sistema di gestione ambientale, ISO 45001:2018 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, Certificazione FSC Forest Stewartship Council richiesta dalla maggior parte dei clienti”.

L’importanza della partnership strategica con Progroup
“Dal 2018, Imbal Carton e Progroup Board hanno iniziato una fruttuosa collaborazione, che garantisce imballi sempre più green, sempre più performanti e prodotti per l’80% con carta riciclata e solo per il 20% con carta prodotta da fibre vergini. Per la prima volta in Italia, uno scatolificio puro come Imbal Carton ha unito le forze con un produttore puro di carta e cartone ondulato, leader in Europa per produttività e ricerca & sviluppo.
Il 05 marzo 2018 Progroup Board ha avviato un ondulatore BHS 2.8 presso il nostro sito produttivo di Drizzona, dando vita a una partnership industriale innovativa.
Questo modello, denominato da Progroup “Packaging Park Model II”, consente di massimizzare le sinergie e di creare prodotti che rispondano in maniera sempre più innovativa alle esigenze del mercato.
I vantaggi derivanti dalla partnership con Progroup sono l’incremento delle performance delle scatole in termini di BCT, l’incremento degli standard qualitativi in termini di ECT a parità di grammature, l’azzeramento dei costi logistici tra produttore di foglio e azienda produttrice di imballaggi, la riduzione delle emissioni di CO2 del 20%, il miglioramento della stampabilità del cartone ondulato, l’incremento della produttività, l’ottimizzazione dei volumi di trasporto e riduzione dei tempi di consegna, nonché la riduzione della base imponibile per la tassa Comieco.
Grazie a questa partnership Imbal Carton produce packaging utilizzando carta con nuovi profili di onde e grammatura più leggera. Tale approccio produttivo consente la produzione di imballaggi più performanti a parità di utilizzo di carta, maggiore tempestività e velocità nelle consegne, efficienza produttiva e la riduzione del volume occupato a parità del numero di scatole”.

Da destra: Michele Lancellotti, Davide Dal Col, Andrea Farina, Matteo Saponi

Come si è sviluppata negli anni la relazione tra Imbal Carton e B+B International?
“La relazione tra Imbal Carton e B+B è nata circa 20 anni fa, abbiamo conosciuto B+B presso una fiera di settore e alcune referenze ci dicevano che era un’azienda che si stava affermando nel mercato. Noi di Imbal Carton abbiamo l’ambizione di essere al passo coi tempi e non potevamo non conoscere di più B+B per capire quale fosse la loro offerta. I primi incontri sono stati conoscitivi e hanno consentito di instaurare un rapporto di stima e fiducia reciproca. Dopodiché nel 2015 abbiamo ritenuto opportuno avviare un nuovo reparto, un ufficio tecnico di progettazione e campionatura interno a sostegno del team commerciale per poter servire al meglio i clienti.
Avevamo deciso di inserire un plotter da taglio per campionature e mini-produzioni di ultima generazione, dopo un’indagine di mercato abbiamo acquistato da B+B un Kongsberg XP44 insieme al software di progettazione ArtiosCAD perché abbiamo ritenuto che fosse l’azienda più qualificata sia in termini di prodotto che di competenza tecnica. Abbiamo ricevuto da B+B il supporto necessario per far partire il reparto che si è rivelato davvero strategico, molto produttivo ed efficace.
Ricordo un nostro evento commerciale fatto con la presenza dei nostri migliori clienti per presentare i nuovi uffici di Prevalle e comunicare loro la novità del reparto di prototipazione, in cui Davide Dal Col ci aiutò e supportò nel far comprendere l’importanza del nostro progetto e della nostra strategia aziendale: questo ci ha aiutato molto e ha aumentato la nostra credibilità.
Successivamente è stato installato il Software Artios CAD, ì-Cut Suite e un plotter Kongsberg C64 nella sede di Trento, mentre a breve effettueremo una nuova installazione anche presso la sede di Drizzona.
A inizio 2020 abbiamo visitato B+B nella sede di Montebelluna, trovando un’azienda strutturata, in crescita, determinata, che crede in valori che sono anche i nostri, con molta ambizione ma anche una certa umiltà nell’approccio.
A giugno 2020 il rapporto si è ulteriormente consolidato, abbiamo deciso di effettuare delle importanti innovazioni anche in ambito gestionale avviando il processo di installazione del nuovo software Packway, ovvero un nuovo sistema di coordinamento e controllo di tutte le funzioni aziendali, CRM e gestione ufficio tecnico, schede tecniche, preventivi e ordini, acquisti, pianificazione della produzione, rilevazione dati da bordo macchina, logistica e magazzino, spedizioni e contabilità generale. A oggi possiamo affermare che B+B è uno dei nostri partner strategici più importanti”.

Come è stata gestita la crescita aziendale e quali sono state le motivazioni che via hanno portato a inserire il software gestionale Packway?
“Crescendo di circa il 15 – 20% l’anno, la sfida per il management è ardua e per questo l’azienda fa leva sulle figure chiave, gli esponenti della famiglia che possiede il capitale, nuovi inserimenti di persone molto qualificate e anche risorse arrivate grazie alle acquisizioni, che portano in seno non solo fatturato ma soprattutto competenze. Siamo consapevoli che dobbiamo continuare a rafforzare il nostro middle management, pensiamo infatti di dover crescere di dieci risorse su base annua. Per affiancare il management però è necessario avere gli strumenti appropriati e una metodologia precisa.
A eccezione di alcune nicchie, dobbiamo ricordare che il nostro prodotto è una commodity, facilmente copiabile, per questo per vincere si deve puntare sulla efficienza e l’efficienza passa dal controllo dei costi, dal controllo di gestione e da un software che supporta l’intera azienda in chiave strategica. Tutto ciò deve permeare la mentalità aziendale, la cultura e l’anima dell’impresa.
Fra le tre alternative analizzate abbiamo scelto B+B per la completezza e specificità del software Packway, per le competenze dei loro consulenti in ambito di packaging e per le metodologie applicate durante il piano di avviamento.
È apparso subito molto evidente che i nostri obiettivi di gestione e controllo potevano essere raggiunti primariamente grazie alla Scheda Tecnica di Packway, ovvero la rappresentazione grafica dell’intero flusso di produzione di ogni articolo, la capacità quindi di gestire tutte le materie prime e tutti i centri di lavoro necessari per la produzione di uno o più prodotti, con tutte le variabili del caso come la produzione di articoli realizzati con più materiali e differenti cicli produttivi, mix di soggetti differenti, gestione del lavoro conto terzi, unità di misura differenti e altro.
Gestire la produzione di scatole americane o fustellate è piuttosto semplice, la difficoltà era proprio nel gestire con dovizia di dettaglio tutti gli articoli prodotti dalla nostra azienda, al fine di ottenere un preciso controllo di gestione, al netto di tolleranze determinate da una incompleta o imprecisa distinta base. Tutte queste informazioni sono necessarie per una corretta gestione commerciale, preventivi e ordini, ma anche per l’analisi dei fabbisogni, gli acquisiti, l’entrata merce e la gestione del magazzino materia prima.
L’insieme di tutte le informazioni contenute in questi applicativi, nel momento in cui vengono trasmesse al Pianificatore di Produzione permettono il coordinamento e il controllo totale dell’area produzione. Attraverso la rilevazione dei dati da bordo macchina è possibile conoscere in tempo reale quanto sta avvenendo in fabbrica, consentendo al pianificatore di agire sempre in tempo reale.
Il sistema integrato con la logistica di magazzino permette una tracciabilità per bancale, nonché una puntuale verifica dei magazzini del semi-lavorato e del prodotto finito.
Utilizzando l’applicativo delle spedizioni è possibile ottimizzare i piani di carico e consegna, i quali si integrano direttamente con il sistema contabile eSolver di Sistemi S.p.A., fornito e assistito direttamente da B+B.
Grazie alla minuziosa gestione di tutti i reparti, è stato possibile raggiungere un livello di eccellenza nelle Analisi Direzionali, in poche parole la misurazione e il governo totale dell’azienda, quindi il raggiungimento dell’obiettivo principale. Si può migliorare ciò che si può misurare, è quindi necessario che il sistema sia preciso e in grado di gestire qualsiasi prodotto o processo poiché diversamente il controllo di gestione e le analisi di direzione sarebbero sicuramente falsate da dati non del tutto precisi”.

Com’è stata effettuata tecnicamente l’installazione di Packway?
“L’installazione di Packway ERP risiede in tre server nel Cloud mentre gli applicativi dedicati alla produzione sono fisicamente installati in due Server presso gli stabilimenti produttivi.
Il CRM e la gestione dell’ufficio tecnico di Packway sono delle applicazioni web, permettono il loro utilizzo sia al personale operativo internamente che esternamente all’azienda, mediante pc, mac o dispositivi mobili come smart phone e tablet.
Tutta la produzione è coordinata da un unico Pianificatore di Produzione Packway dipartimentato per i 2 stabilimenti, permettendo un’elevata automazione nell’interscambio di commesse/lavorazioni tra i plant.
La rilevazione dati avviene in tempo reale con i terminali a bordo macchina e interconnessioni 4.0 con tutte le macchine di nuova generazione.
Gestione molto approfondita delle attività effettuate in conto lavorazione e forte sinergia con le aziende terze. Attraverso l’utilizzo di applicativi interni che consentono lo scambio dati in formato elettronico, è stato possibile integrarsi sia con clienti che con fornitori tracciando il singolo bancale.
È opportuno evidenziare l’integrazione sviluppata tra il Pianificatore di produzione Packway con quello di Progroup attraverso il quale è possibile schedulare la trasformazione delle scatole in funzione della data e ora di reale programmazione dell’ondulatore di Progroup.
La logistica e gestione dei magazzini è automatizzata per le materie prime, per i semilavorati e per i prodotti finiti.
I sistemi di reporting, controllo di gestione e analisi direzionali sono centralizzati e basati su Microsoft Power BI, così come la contabilità generale installata con una profilatura multiplant”.

Qual è il valore della trasformazione digitale?
“La conoscenza dei propri dati è importante tanto quanto la qualità del prodotto da consegnare al cliente. Il corretto controllo di gestione, visto in ottica strategica e proattiva, consente di migliorare l’analisi del mercato, dei settori serviti e dei clienti, permettendo di calibrare al meglio la proposta di valore e affrontare decisioni complesse con informazioni qualitative. Gli investimenti effettuati negli ultimi anni hanno accelerato il nostro processo di miglioramento. Tuttavia, è opportuno riconoscere che gli investimenti necessari per realizzare concretamente la trasformazione digitale sono per vari aspetti molto differenti.
L’installazione di un nuovo casemaker richiede molto spazio ed economicamente un investimento assai oneroso, ma a livello di impegno di persone è piuttosto limitato, parliamo infatti di 10, 15 risorse coinvolte.
L’inserimento del nuovo software gestionale ha economicamente un impatto decisamente inferiore a quello di un macchinario mentre invece il coinvolgimento del personale è olistico, nel nostro caso ha coinvolto direttamente e indirettamente tutti i 150 collaboratori dell’azienda.
È opportuno sottolineare che il percorso di cambiamento è stato per vari aspetti piuttosto impattante, in alcuni momenti complesso perché abbiamo dovuto intervenire sull’organizzazione, sul cambio di mansione di alcune risorse, sull’inserimento di nuove persone e sull’abbattimento di procedure consolidate da oltre vent’anni di utilizzo del sistema gestionale precedente.
L’integrazione tra gli uffici e la fabbrica è stata molto forte perché tutti i tasselli devono essere inseriti nella posizione corretta. La quantità di dati a disposizione si è rivelata nettamente maggiore, condicio sine qua non per ottenere quanto desiderato relativamente alle analisi direzionali, ma che a livello operativo richiede uno sforzo a tutti gli operatori. Al fine di agevolare il più possibile il lavoro quotidiano delle persone è stato avviato anche un piano di personalizzazioni che indubbiamente ha portato giovamento sia all’organizzazione Imbal Carton che al software Packway.
Per tali ragioni un progetto di questa natura può essere affrontato solo con il diretto coinvolgimento della direzione aziendale e dei principali utilizzatori. Con Packway attualmente il processo viene gestito a 360° e i risultati raggiunti hanno giustificato gli sforzi e gli investimenti effettuati.
Possiamo infine comunicare che è iniziato l’ampliamento dello stabilimento di Drizzona dove nel corso del prossimo anno verrà installato un nuovo casemaker 4500 introduzione foglio per imballi di grandi dimensioni ed è stato avviato un progetto di Lean Management con una importante società di consulenza specializzata nel settore del cartone ondulato. Indubbiamente, anche per questi nuovi importanti investimenti vi sarà il diretto coinvolgimento della B+B e di Packway”.