Heidelberg amplierà le applicazioni per la Boardmaster anche per imballaggi flessibili in carta

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La Boardmaster di Heidelberg, presentata a drupa, e ora disponibile nella sede di Wiesloch, ha riscosso un grande successo grazie alla sua innovativa tecnologia e alle sue potenzialità. Un successo che parla anche italiano, grazie alla partnership con BFT Group

BFT HEIDELBERG Alberto Ferrara_Simone Bonaria BFT Group Boardmaster

Dopo il successo del lancio sul mercato della Boardmaster, Heidelberg intende estendere a medio termine la gamma di applicazioni di questo nuovo sistema in-line di stampa flessografica a bobina anche per gli imballaggi flessibili in carta. “L’aumento globale della domanda di imballaggi prodotti in modo sostenibile, convenienti, riciclabili o compostabili rende la carta flessibile un mercato in crescita interessante per noi”, afferma Christian Steinmassl, responsabile della divisione packaging di Heidelberg. “Il nostro sistema di stampa flessografica a bobina Boardmaster, che utilizza inchiostri, vernici e strati barriera a base acqua e raggiunge una velocità di produzione fino a 600 metri al minuto con una disponibilità fino al 90%, è ideale per questo mercato”, aggiunge.

Una Boardmaster nel centro PMC di Heidelberg a Wiesloch-Walldorf

Dopo drupa una Boardmaster completa sarà disponibile per le dimostrazioni ai clienti nel Print Media Center (PMC) presso la sede di Heidelberg a Wiesloch-Walldorf. La macchina è dotata di una serie di opzioni per le diverse esigenze del cliente per poter mostrare alle parti interessate quante più funzioni di automazione e ispezione possibili. La Boardmaster è disponibile in quattro larghezze di stampa che vanno da 850 a 1.650 mm.

BFT HEIDELBERG Boardmaster

Nello sviluppo del sistema, l’azienda si è concentrata sulle principali sfide ed esigenze dei suoi clienti: significativa pressione sui costi, qualità e affidabilità operativa, sostenibilità ed elevata sicurezza degli investimenti.

“Negli USA gli impianti sono già in funzione, la situazione degli ordini è molto incoraggiante e abbiamo richieste da tutto il mondo”, rivela Steinmassl. Anche gli stampatori che attualmente utilizzano la stampa offset di grande formato per imballaggi di alimenti e bevande guardano a questa nuova tecnologia con grande interesse. Boardmaster è progettata per la massima efficienza complessiva dell’impianto in operazioni non-stop con cambi lavoro al volo. Raggiunge una disponibilità fino al 90% e una velocità di stampa di 600 metri al minuto, dati che corrispondono al doppio della produttività dei sistemi paragonabili precedenti. I costi di manutenzione sono inferiori del 50% rispetto ai sistemi che utilizzano altri processi di stampa. Un elevato grado di automazione e un funzionamento semplice supportano la produzione con basso impiego di manodopera. In questo modo si contrasta anche la carenza di personale. Lo scanner per lastre e maniche Intellimatch, supportato dall’intelligenza artificiale, aiuta a garantire che i risultati di stampa soddisfino elevati standard di qualità.

La partnership Heidelberg – BFT Group

Boardmaster parla anche un pò italiano, grazie alla partnership fra il costruttore tedesco e BFT Group, che ha sviluppato e fornito il sistema automatico di inchiostrazione e lavaggio, così come le camere racle in fibra di carbonio. Il management di BFT Group era presente nello stand Heidelberg, accanto all’unità stampa della Boardmaster esposta.

A tu per tu con Simone Bonaria e Alberto Ferrara, fondatori e titolari di BFT Group

Com’è andata questa esperienza accanto ad Heidelberg?
“Supportare tecnicamente Heidelberg per un progetto ambizioso come quello della Boardmaster ha rappresentato un’esperienza altamente stimolante per BFT. Durante Drupa, abbiamo potuto constatare direttamente l’interesse dei visitatori per questo nuovo concetto di macchine da stampa. La Boardmaster ha suscitato grande attenzione grazie alla sua innovativa tecnologia e alle sue potenzialità.
Uno degli aspetti più apprezzati dai visitatori è stata la velocità e l’automazione del cambio colore in macchina, un processo interamente gestito dai nostri sistemi d’inchiostrazione e lavaggio BFT Flexo. Questa automazione non solo semplifica le operazioni ma migliora anche l’efficienza e la qualità del processo di stampa.
Un elemento chiave della nostra tecnologia d’inchiostrazione è rappresentato dalle camere racla in fibra di carbonio. Queste camere sono dotate di un sistema automatico di gestione delle pressioni, controllato via software dalla macchina stessa. Questo sistema è progettato per compensare automaticamente l’usura delle lame, garantendo una prestazione costante e ottimale nel tempo.
L’esperienza di collaborazione con Heidelberg su un progetto di tale portata ha permesso a BFT di dimostrare la propria capacità di innovazione e l’impegno nel fornire soluzioni tecniche avanzate. La risposta positiva ricevuta dai visitatori di DRUPA conferma che la strada intrapresa è quella giusta, e ci motiva a continuare a sviluppare tecnologie che possano rivoluzionare il settore della stampa flessografica. Questa esperienza sottolinea l’importanza di lavorare insieme a partner strategici per raggiungere obiettivi ambiziosi e per offrire ai clienti soluzioni sempre più performanti ed efficienti”.

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Facciamo un passo indietro, come nasce la vostra collaborazione con il costruttore tedesco?
“La nostra collaborazione con il rinomato costruttore tedesco Heidelberg è iniziata durante l’esecuzione di un retrofit su una loro macchina installata negli Stati Uniti presso un importante gruppo americano. Inizialmente, il cliente ha testato il sistema d’inchiostrazione e lavaggio BFT su una singola unità di stampa. I risultati positivi ottenuti hanno portato il cliente a decidere di eseguire il retrofit non solo sulla macchina in questione, ma anche su altre macchine presenti nei vari stabilimenti. Impressionato dalle prestazioni dei nostri sistemi, il cliente ha successivamente richiesto ad Heidelberg di equipaggiare le nuove macchine con i sistemi BFT. Questo ha segnato l’inizio di una collaborazione che ha portato a sviluppi significativi fino alla nuova Boardmaster e a una partnership sempre più stretta con Heidelberg”. 

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È plausibile immaginare una vostra collaborazione con Heidelberg anche per altre loro tecnologie di stampa o la partnership si focalizza solo sulla Boardmaster?
“Il mercato offset rappresenta sicuramente un’opportunità molto interessante, soprattutto per il gruppo vernice. Tuttavia, il nostro obiettivo prioritario è completare il fine-tuning sugli equipaggiamenti della Boardmaster. L’introduzione del nostro ultimo prodotto, il sistema automatico di pulizia del cliché in linea, avrà un ruolo cruciale nelle lunghe tirature. Questo sistema garantirà una qualità di stampa ottimale anche dopo ore di produzione, contribuendo a mantenere costantemente alte le prestazioni della Boardmaster. Con questi sviluppi, puntiamo a offrire soluzioni all’avanguardia che soddisfino le esigenze dei nostri clienti e consolidino la posizione della Boardmaster come leader nel settore delle macchine da stampa automatiche”.