Grifal e Offmar: innovazione e design al servizio del packaging

1740

Spedire documenti e piccoli oggetti sarà sempre più sostenibile grazie a Wave Bag, la nuova soluzione proposta da Offmar, azienda che opera nella progettazione, produzione e distribuzione di packaging protettivo ecologico.

In prospettiva le oltre 30 milioni di buste prodotte ogni anno dall’azienda proteggeranno il loro contenuto con il nuovo cartone ondulato cArtù® di Grifal, impresa leader nel settore del packaging da oltre 50 anni. cArtù® è una tecnologia brevettata da Grifal che realizza un nuovo prodotto ondulato totalmente in carta  in grado di sostituire efficacemente le plastiche espanse negli imballaggi di protezione: è infatti flessibile, ammortizzante e altamente sostenibile.
Grazie a questo accordo le Wave Bag saranno più sicure, resistenti e altamente personalizzabili rispetto al contenuto da spedire.
Già da tempo entrambe le aziende hanno lavorato per vincere la sfida della sostenibilità ed eliminare la plastica: Offmar ha eliminato da tempo le bolle d’aria di polietilene che dopo diversi usi diminuivano la loro capacità di protezione dovuto al depauperamento della bolla stessa. Grifal con cArtù® ha ridotto le emissioni di CO2 e le problematiche legate allo smaltimento: la sua performance ambientale (35 kgCO2eq/m3) è sensibilmente migliore dei prodotti alternativi. Le emissioni della lastra in polistirolo (EPS) sono 2,4 volte maggiori, mentre sono maggiori di 2,8 volte per profilo ad “L” in LLDPE e 3,5 volte per la lastra in LDPE.

Grazie a questa partnership con Offmar continuiamo il nostro percorso sfidante verso l’ecosostenibilità, questa volta proponendoci nel mondo delle spedizioni di corrispondenza e piccoli oggetti, aumentate notevolmente in seguito al periodo pandemico” – afferma Fabio Gritti, Presidente Grifal.

“La complessità del problema ambientale richiede strumenti innovativi per essere affrontata seriamente. – afferma Guido Matta, Amministratore Delegato Offmar – “Sono convinto che la partnership con Grifal, fondata sull’interazione dinamica e sinergica di competenze, sia la risposta ecologica concreta che il settore del packaging aspettava.”