Oggi si celebra la Giornata Nazionale del Braille e quest’anno, in occasione della sedicesima edizione, Pro Carton desidera sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questo sistema di scrittura inclusivo che tutela i diritti delle persone non vedenti e ipovedenti.
Secondo le stime dell’International Agency for the Prevention of Blindness (IAPB), in Europa ci sono circa 43,5 milioni di persone ipovedenti, di cui 1,5 milioni in Italia e più di 350 mila ciechi totali. L’alfabeto Braille ha quindi un ruolo essenziale per l’istruzione, la libertà di espressione e di opinione, l’accesso all’informazione e l’inclusione sociale.
Ma per coloro che sono non vedenti o ipovedenti, anche un’attività ordinaria come fare la spesa al supermercato può diventare difficile. Se si vuole acquistare prodotti alimentari e beni di consumo in maniera consapevole e sicura, essere in grado di poter comprendere autonomamente le informazioni rilevanti sulle confezioni, come la data di scadenza, questo diventa praticamente impossibile per chi soffre di patologie che causano problemi alla vista.
In Europa non esiste ancora una normativa che disciplina l’etichettatura con il sistema di scrittura Braille, ad eccezione del comparto farmaceutico che ha l’obbligo di apporre le indicazioni sul packaging.
“L’inclusione sociale di persone con disabilità visiva passa anche dal progettare packaging che consentano la lettura delle informazioni utili, per riconoscere e identificare i prodotti e per un consumo sicuro per la salute, come la data di scadenza, gli ingredienti o gli allergeni. Ampliare le possibilità per una reale inclusione sociale è una responsabilità non solo di istituzioni e amministrazioni pubbliche, ma anche delle aziende produttrici dei beni di largo consumo e degli imballaggi. Bisogna tenere conto che non è possibile tradurre in Braille tutte le informazioni presenti in un’etichetta e bisogna considerare che non tutte le persone non vedenti conoscono l’alfabeto Braille, specialmente coloro che hanno perso la vista in tarda età” dichiara Winfried Muehling, direttore marketing e comunicazione di Pro Carton, l’Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartoncino.
“È nostro dovere promuovere una cultura diffusa dell’inclusione sociale, che possa passare da una diversa progettazione degli imballaggi in cartone e cartoncino. Dobbiamo adottare tutte le azioni necessarie per consentire alle persone ipovedenti di vivere una vita indipendente. Per esempio, al packaging con iscrizioni in Braille, si può affiancare – grazie alle opportunità offerte dalla tecnologia – un’etichetta parlante, con un QR code per la tracciabilità del prodotto. Servono tipologie di imballaggio che consentano di ospitare soluzioni inclusive, come quella proposta dal noto marchio di cereali Kellogg’s con le sue confezioni in cartone accessibili a persone cieche e ipovedenti”.