Giflex: le tante sfide che attendono l’imballaggio flessibile esigono capacità di comunicare il suo valore e tempestività nelle risposte al mercato

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Alberto Palaveri Presidnete Giflex, durante la conferenza stampa di presentazione del prossimo convegno di Bologna del 19 ottobre

In occasione dell’appuntamento organizzato ieri 12 ottobre a Milano da Giflex con la stampa di settore per presentare il prossimo convegno dal titolo “Avvolgiamo il futuro” che si svolgerà a Bologna il 19 ottobre, Alberto Palaveri, presidente di Giflex, ha ricordato che “il nostro settore non ha mai affrontato una situazione simile caratterizzata da un forte aumento del costo delle materie prime, in media del 25-30%, e dell’energia, oggi il costo energetico è ormai superiore al costo del personale: per fronteggiare tutto ciò il nostro focus è in primo luogo riuscire a condividere con la filiera i costi perché senza condivisone non c’è futuro e in secondo luogo trovare delle metriche un po’ diverse nel gestire i nostri processi interni; non è facile fare impresa oggi, a Bologna abbiamo invitato relatori che disegneranno per noi scenari nel mercato e potranno aiutarci a trovare la strada”.

Seppur tra emergenze e nuove priorità, la circolarità dell’imballaggio flessibile è incontestabile, quindi è necessario concentrarsi sul ruolo del metodo LCA per definire la sostenibilità, misurarla, sistematizzarla e raccontarla “ai nostri interlocutori, soprattutto alla politica attesa al convegno di Bologna e con la quale continuiamo la nostra attività di lobbying; proprio il 19 ottobre presenteremo il nuovo gruppo interdisciplinare ‘LCA ed economia circolare’, che avvicina gli esistenti Comitati Tecnico e Sostenibilità di Giflex”, ha continuato Palaveri. Il gruppo, coordinato da Andrea Cassinari dell’azienda Cellografica Gerosa, affiancato da Rosy Barrale di Goglio e Laura Passerini di Sealed Air, lavorerà al fine di supportare le aziende associate impegnate nei progetti di sostenibilità mettendo a disposizione l’analisi di modelli di LCA esistenti, fino all’elaborazione di protocolli di valutazione che siano riconosciuti a livello internazionale.

Un altro momento importante del convegno sarà dedicato agli aggiornamenti sulla nuova edizione della Packaging and Packaging Waste Directive (PPWD) la cui proposta verrà presentata, secondo le ultime indicazioni, il prossimo 30 novembre e alla presentazione del nostro Position Paper proprio sulla direttiva.

“In questo momento particolare, siamo convinti che la complessità del mercato vada gestita con la fiducia che si fonda su una chiara percezione del proprio valore: dobbiamo possedere una stabile fiducia in noi stessi, cioè nei nostri imballaggi e nelle persone che lavorano nelle nostre aziende. E la percezione del proprio valore corrisponde al riconoscersi nella propria identità e nel contributo che, come settore, vogliamo portare alla filiera”, ha dichiarato Palaveri.

Ma purtroppo molti ancora oggi non sanno definire esattamente che cosa sia l’imballaggio flessibile. Con l’obiettivo di definire il profilo identitario e valoriale del packaging flessibile e creare la Value Story di questa tipologia di imballaggio, l’Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bologna sta realizzando per Giflex una ricerca quali-quantitativa, analizzando oltre 300 casi studio, 70 siti web specializzati e 145 documenti tecnico-scientifici. Presente all’incontro Clara Giardina coordinatrice dell’Osservatorio sull’Innovazione del Packaging, che ha ricordato che “i primi esiti della ricerca fanno emergere un profilo dell’imballaggio flessibile connotato in parte da qualità ed elementi di innovazione visibili ed evidenti, riconducibili principalmente a semplicità ed essenzialità estrinseca, e in parte da qualità ed elementi di innovazione nascoste sotto la superficie e silenti, che rivelano invece tutta la sua complessità e intelligenza intrinseca”. È stata fatta un’indagine che ha coinvolto tutte le aziende associate a Giflex per capire i punti di forza e debolezza, le modalità e gli aspetti da comunicare e anche la visione del futuro, successivamente è stato organizzato un workshop per creare delle storie di valore dell’imballaggio flessibile.

Ricordiamoci da dove partiamo
Gli imballaggi flessibili ricoprono un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni e dal 1985 Giflex è la principale voce del settore, “tutto questo sarà ricordato proprio a Bologna raccontando l’eredità che ci ha lasciato il nostro fondatore, il Cavaliere del Lavoro, Ing. Luigi Goglio. Rappresentiamo un’industria del valore, sana e solida e nella comunicazione che faremo nei prossimi mesi, grazie anche al lavoro di ricerca con l’Università di Bologna, continueremo a raccontare, con parole semplici, ma chiare ed evocative che cosa è l’imballaggio flessibile e quali sono i suoi vantaggi per la vita quotidiana dei consumatori, per i settori in cui è impiegato e in generale per l’ambiente”, ha concluso Palaveri.