“Future of Flexo”: focus imballaggio flessibile

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Future of Flexo sala da davantiLa stampa flexo: il futuro è già qui

Lo scorso 21, 22, 23 Febbraio si è tenuto un importante evento dal titolo “Future of Flexo” presso il Museo Ferrari di Maranello, organizzato dalle aziende Z Due, Tamburini, I&C Gama e Reproflex3. La prima giornata è stata dedicata alla stampa degli imballaggi flessibili, fornendo aggiornamenti tecnologici, storie di successo e innovazioni.

L’evento era molto atteso dal settore perché era stato programmato nel 2020, ma poi rimandato a causa della pandemia, ed è stato solo “riposto ma non dimenticato”: le aspettative sono state assolutamente soddisfatte e soprattutto queste giornate, come ha ricordato Marco Mingozzi, general manager di Zdue, che hanno coinvolto un selezionato gruppo di operatori, sono state un messaggio di speranza e positività, parlando non solo di tecnologia ma anche di sostenibilità e finanza.

Future of Flexo Marco Mingozzi apertura PLAY
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Presentata la recente partnership fra Z Due e Tamburini che collaboreranno sempre più, garantendo un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per tutti i mercati flexo, anche alla luce del focus nel settore del tissue di Tamburini. Tamburini ha lanciato un nuovo marchio di sleeve applicabili nel settore imballaggi flessibili e cartone ondulato.

 

ProjectBlue e Blue Edge per far fronte alle sfide

Future of Flexo Reproflex3-AndrewAndrew Hewitson e Trevor Lowes, entrambi CEO di Reproflex3 – azienda che fornisce prodotti e servizi di prestampa per imballaggi con sede a Newcastle sul Tyne (UK) e con sedi a Dubai, Mumbai, Christchurch e Auckland – hanno presentato Project Blue, vero e proprio sistema che coinvolge tutta la filiera della stampa, una tecnologia che produce enormi vantaggi per la flexo. Densità ottica molto elevata con un bassissimo trasporto di inchiostro e conseguente riduzione di costi e a favore della sostenibilità, morbidezza nelle alte luci senza stacchi netti, un controllo del colore paragonabile alla qualità offset e rotocalco, ma soprattutto la possibilità di estendere il gamut colore e riprodurre l’80% dei colori Pantone con la quadricromia. Tutto questo è possibile grazie ad uno studio della retinatura che elimina gli angoli di retino (la famosa rosetta) e che determina un efficace e più avanzato controllo del trasporto di inchiostro.

Non contenti nel 2019 viene concepito BlueEdge, uno dei primi prodotti tecnologici nati dalla collaborazione di Reproflex3 con Z Due. BlueEdge fa tutto quello che fa ProjectBlue, ma è stato adattato dai due partner per offrire una qualità di stampa eccezionale anche sui film flessibili. BlueEdge è nato per rendere la tecnologia ProjectBlue aperta a diverse tecnologie di anilox e quindi ampliare la platea di stampatori che potevano usarlo, perché i clienti vogliono una migliore coerenza prova colore/stampa, il tutto si raggiunge con avviamenti più rapidi e anche la programmazione per lavori con referenze multiple è più semplice; tutto ciò concorre a una riduzione degli scarti e quindi la produttività aumenta. Inoltre l’equilibrio perfetto tra algoritmo/lastra/anilox/film permette di equilibrare la tensione superficiale del materiale da stampare, quindi anche materiali difficili (monomaterici, riciclati e anche gli accoppiati) possono essere stampati con risultati ottimali.

Future of Flexo Andrea SandroliniAndrea Sandrolini, product manager di Zdue nel suo intervento ha parlato di questi due algoritmi sottolineando che essi “rispondono con un basso livello d’investimento alle richieste di aumento di redditività, qualità e produttività, provocando un fantastico effetto domino, cioè una reazione a catena che si verifica quando un piccolo cambiamento è in grado di produrne a propria volta uno analogo dando origine a una sequenza lineare di cambiamenti positivi: insomma bisogna essere pronti al cambiamento e all’innovazione, continuare a dire che non posso cambiare perché sono troppo occupato e non ho tempo è una scusa e può diventare un errore fatale per un’azienda”.

Finanza agevolata

Future of Flexo Andrea Novi Golden GroupAndrea Novi, area manager per l’Emilia Romagna di Golden Group, che rappresenta oggi uno dei principali player in Italia nel settore della finanza agevolata, ha affermato che Golden Group ha strutturato un metodo articolato per poter accedere alle agevolazioni che vede coinvolte, nei contratti speciali quattro figure, cioè il consigliere d’impresa, l’ufficio studi e ricerche, il consulente tecnico e l’ufficio tecnico. Seguendo fasi ben precise Golden Group ha permesso ad alcuni clienti di ottenere un recupero economico come credito di imposta in 3 anni per ogni impianto acquistato con tecnologia BlueEdge e Vortex, l’altro algoritmo innovativo creato da Reproflex 3 e Zdue per la realizzazione dei cliché per una stampa flexo di alta qualità su cartone ondulato.

L’importanza dei controlli e della gestione dei dati

Dario Cavalcoli I&C PLAY
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Un focus sul controllo dei costi relativi agli inchiostri e fluidi utilizzati sia nelle fasi di stampa che trasformazione è stato fornito da Sante Conselvan e Dario Cavalcoli di I&C Gama, che hanno approfondito il controllo della qualità dei fluidi, soluzioni per il rilevamento del consumo di inchiostro, ma anche i sistemi per la logistica interna, e per archiviare al meglio le maniche. Conselvan ha poi citato i montaclichè di Camis e le taglierine personalizzate di H7 group: l’utilizzo di questi sistemi ha l’obiettivo di raggiungere l’automazione e la standardizzazione, perché oggi gli stampatori sono diventati operatori di processo, ma poi? Che fare di tutti questi dati? Come gestirli e sfruttarli per ottimizzare produzione e organizzazione del lavoro? Grazie alla collaborazione di I&C GamaFuture of Flexo Sistrade con Sistrade, software house portoghese che fornisce sistemi per la gestione di varie attività, rivolta ai mercati verticali è disponibile l’ERP-Sistrade, una soluzione gestionale integrata progettata specificamente per l’industria della stampa, dal mercato delle etichette a quello della trasformazione. Questo sistema, strategicamente progettato per specifiche applicazioni nel settore degli imballaggi, permette un aumento di produttività ed efficienza offrendo supporto decisionale in diverse aree aziendali. Perché sono i Big Data cioè quell’enorme volume di dati, strutturati e non strutturati, che inondano l’azienda ogni giorno, che devono essere utilizzati, essi sono uno strumento per crescere e sviluppare opportunità. I dati vanno raccolti con l’obiettivo di governare lo scambio tra le principali funzioni (gestione produzione, magazzino, acquisti, fornitori commerciali e preventivi e amministrativa).

Normative e tecnologie

Future of Flexo alberto palaveriAlberto Palaveri, direttore commerciale di Sacchital e presidente di Giflex, ha sollevato delle perplessità in merito alla proposta di regolamento europeo per la revisione della legislazione UE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, fondamentalmente perché il legislatore non può stabilire a priori quali siano le soluzioni di imballaggi da bandire, senza alcuna verifica se le soluzioni alternative abbiano davvero un impatto minore. Inoltre favorire e incentivare il riuso a scapito del riciclo rischia davvero di mettere in crisi un sistema che funziona, cioè l’industria del riciclo. E il nostro modello nazionale funziona, perché basato su raccolta differenziata integrata, e perciò la normativa comunitaria dovrebbe supportarlo e non sostituirlo con un altro dall’efficacia incerta. Nello specifico l’Italia nel 2021 ha avviato a riciclo il 73,3% degli imballaggi immessi sul mercato: 10 milioni e 550mila tonnellate, vale a dire 7 imballaggi su 10, superando il target europeo al 2025 del 65%. Non è corretto che il legislatore decida delle politiche ambientali, anche perché dalla proposta risulta che l’imballaggio è considerato un nemico assoluto. La filiera degli imballaggi deve portare innovazione, ma deve soprattutto comunicarla all’esterno, per far capire a tutti, ma soprattutto ai legislatori, che l’imballaggio ha una connotazione assolutamente positiva, soprattutto se viene riciclato correttamente.

E di innovazioni hanno parlato alla fine della prima giornata alcuni costruttori di macchine da stampa: Aldo Peretti di Uteco, Daniele Cerizzi di W&H, Andrea Dalla Valle di Koenig & Bauer Flexotecnica, Andrea Formigoni di Dec Impianti, Emilio Alliegro di Bobst, con contributo finale di Eleonora Emili, Packaging Purchasing Manager del marchio Grissin Bon. Automazione, machine learning e tecnologie di stampa ibride gli argomenti che hanno accomunato tutti i costruttori nell’analizzare lo stato dell’arte e le prospettive di sviluppo delle macchine da stampa flessografiche.

Di Uteco è stato ricordato Active Pack, che riesce a garantire un processo di stampa più sostenibile e conveniente e include tre diverse tecnologie: Active Dry®, che permette di ridurre la quantità di energia necessaria per asciugare l’inchiostro sulla superficie del materiale da stampare; Active Ink permette di ridurre il consumo di inchiostri e Active Start, che consente di ridurre i tempi di avviamento della macchina, migliorando così l’efficienza del processo produttivo. Grazie a queste tecnologie, i clienti Uteco possono ottenere un risparmio dei consumi energetici fino al 50%, riducendo così i costi e migliorando la sostenibilità del processo di stampa.

Di BOBST è stata citata la partner con AV Flexologic, che ha letteralmente infranto la barriera tra prestampa e sincronizzazione della stampa grazie all’integrazione del sistema smartGPS nella gamma di montacliché flexo del costruttore olandese. La combinazione di questa tecnologia leader di automazione della macchina da stampa con i sistemi di montaggio per lastre flessografiche di AV Flexologic farà avanzare l’industria flessografica verso un flusso di lavoro di stampa più snello, senza sprechi e ottimizzato.

Anche la tecnologia Windmoeller & Hoelscher Group mira costantemente a migliorare produttività e qualità, cercando di far comunicare il più possibile le macchine per lanciare commesse complesse. Per quanto riguarda l’AI la piattaforma RUBY go permette letteralmente di scoprire il tesoro nascosto dentro il processo di produzione degli imballaggi, cioè i dati, con varie estensioni per diversi settori e funzioni.

Sostenibilità, intelligenza artificiale applicata alla flexo con i sistemi di analisi dei dati, l’ottimizzazione del processo, il valore aggiunto dell’ibridizzazione della macchina flessografica a tamburo centrale, tutti temi che Koenig & Bauer Flexotecnica sta portando avanti all’interno della strategia aziendale ExceedingPrint che si basa proprio su sostenibilità, su digitalizzazione e modularità.

Infine DEC Impianti che ha fatto sua la missione di rendere sostenibili le attività produttive grazie tra l’altro alle SRU: unità di trattamento emissioni di COV con recupero solventi, per arrivare il più possibile a una DECarbonizzazione del settore.