Il Flexo Day Sud di quest’anno ha avuto particolare interesse mediatico, non solo per via degli argomenti tecnici affrontati e per l’importante momento di networking della comunità flexo del Sud Italia, ma anche perché ha visto l’annuncio del nuovo presidente dell’associazione Andrea Dallavalle (Koenig&Bauer Flexotecnica) eletto nel pomeriggio del 25 giugno nel corso dell’Assemblea Privata dei Soci, che ha preceduto la serata di Gala della splendida cornice della Tenuta Nannina.
La parte tecnica del Flexo Day Sud si è svolta nella mattinata del 26 giugno quando Marco Gambardella ormai Past President Atif ha aperto i lavori, con un cenno alle principali attività organizzate dall’Associazione attraverso l’impegno dei vari comitati (Tecnico, Commission Education, Marketing), ripercorrendo le tappe principali della sua presidenza e i successi ottenuti in questi anni con eventi nazionali e internazionali, per poi lasciare spazio ai saluti del neo eletto Presidente.
Nel settore dal 1991, Andrea Dallavalle dopo la laurea in Ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, inizia la sua carriera nel settore del packaging flessibile, anche se in ambito rotocalco. Nel 2000 l’opportunità di passare al magico mondo della flexo, come lo ha definito lui stesso, felice di quella scelta, e adesso orgoglioso di poter dare il proprio contributo nell’Associazione Tecnica riferimento per il mondo flexo in Italia, che ormai da anche da scuola e traino a livello europeo. Dallavalle è in ATIF dal 2012 come membro del Comitato Tecnico, uno dei 2 pilastri dell’associazione insieme alla commissione education.
È presto per tracciare gli obiettivi della sua Presidenza, che sicuramente ricalcherà le orme dei suoi predecessori, tutti ancora presenti nel board di ATIF, cercando di continuare a farla crescere sempre di più, sia come associati, che nei momenti di convegno, come testimoniato del resto del successo anche di questo Flexo Day Sud con 180 presenti.
Le sfide per il mondo del packaging sono tante, dalla riciclabilità, agli smart packaging, passando per le ormai sempre più frequenti richieste di tracciabilità della Co2 negli imballaggi stampati, situazioni in cui tutti gli stakeholder della filiera saranno necessariamente coinvolti, e ATIF sarà disponibile e presente per supportare il mercato della flexo.
In questa nuova avventura Dallavalle sarà affiancato da due vicepresidenti, Ira Nicoletti a capo anche della Commissione Educational e Silvano Tamai responsabile del Comitato Tecnico di ATIF e di un nuovo consiglio direttivo con alcune new entry, ma anche tante conferme.
Alessandro Rigo, Responsabile Centro Studi Assografici, ha presentato uno spaccato dell’economia italiana nel biennio 2023/2025 con un focus sull’impatto di questi dati sul settore cartotecnico trasformatore. Il 2023 chiude con il fatturato al -5,5%, dopo però il +25,5% del 2022 condizionato dall’effetto inflattivo su prezzi carte per imballaggio e cartotecnica, energia, materie prime e trasporti. Dati produzione: -5,8% sul 2022. Cartone ondulato -4,8%, astucci pieghecoli -5,3%, imballaggi flessibili -4%, peggio i sacchi -17,4%, etichette autoadesive -7,8% e tubi in cartone -15%.
Le stime delle imprese del settore cartotecnico-trasformatore sul 1 trimestre 2024 evidenziano un trend di risultati meno negativo rispetto alla chiusura ancora difficile del 2023 sul fatturato, in moderato calo (-3%); la produzione aveva già dato qualche segnale di ripartenza e sarebbe stabile.
Il comparto subisce ancora la crescita economica molto lenta, con consumi in crescita lenta, ma migliora la domanda dei principali settori di sbocco, in particolare alimentari e bevande. L’inflazione si conferma in forte calo e la situazione dal lato dei prezzi energetici e delle materie prime si è normalizzata.
Il 1 semestre 2024 offre uno sguardo migliore, in cui sono attesi un lieve calo del fatturato (-1%) e una ripresa della produzione (+2%).
A livello di segmento, risultati migliori attesi, in termini di fatturato, nella prima parte del 2024, per etichette autoadesive, imballaggio flessibile e astucci pieghevoli mentre si confermano le difficoltà per cartone ondulato e sacchi.
Per conto del comitato tecnico di ATIF, Mauro Lussignoli ha presentato i principali strumenti e relativi controlli da eseguire per mantere la qualità dello stampato costante, con risultati ripetibili nei vari passaggi della produzione che coinvolge nell’ordine il reparto grafico, la prestampa e infine la sala stampa.
Sempre per conto del comitato tecnico, ma in questo di FTA Europe, Stefano d’Andrea ha fornito consigli utili per mettere in pratica il gamut esteso, il famoso ECG ovvero l’Extended Color Gamut che prevede l’impiego di macchine da stampa con paletta colori fissi CMYK+Orange, Green Violet che garantiscono una gamma tonale più estesa. Per poter avere successo il primo basilare consiglio è quello di pensare e progettare fin dall’impostazione grafica iniziale un lavoro in ECG. Oggi flexo e digitale sono da considerarsi preziosi alleati, in quanto uniche tecniche di stampa in grado di stampare su tutti i supporti, sfruttando le possibilità offerte dall’ECG.
I vantaggi sono di tipo economico con un risparmio nell’uso di materie prime, meno energia impiegata, oltre che un vantaggio qualitativo.
Il colore spot non è bandito, se c’è un’esigenza la si affronta, valutando se effettivamente serva o meno, e qui diventa fondamentale il confronto con il brand owner e l’agenzia e i grafici. La stampa a gamut esteso non rappresenta la soluzione a tutti i problemi, ma può essere un valido strumento, a patto che l’azienda che affronta questo percorso, sia effettivamente capace di stampare bene in quadricromia, condizione insindacabile per affrontare eventualmente il nuovo percorso in gamut esteso.
Molto interessante anche la case history del Gruppo Sada, con Valentina Sada Responsabile Marketing e Comunicazione di Antonio Sada e Figli che ha parlato della loro esperienza verso una supply chain sostenibile. È in fase di ultimazione il bilancio di sostenibilità del Gruppo, e fra le tante certificazioni ottenute, l’ultima è quella relativa alla parità di genere in azienda, con l’equiparazione degli stipendi fra uomini e donne e con le quote rosa in posizioni apicali nei board delle aziende del gruppo. Il bilancio di sostenibilità rappresenta uno strumento efficace per comunicare le prestazioni e gli impatti di sostenibilità del Gruppo a tutti gli stakeholder.
Entro il 2030 l’obiettivo di Sada è dimezzare l’impatto di Co2 per tonnellata di prodotto finito.
Infine hanno chiuso, proprio come a Milano lo scorso novembre in occasione del Flexo Day, con un intervento a tre mani, per conto del Comitato Tecnico ATIF, Fabio Cavazzi, Tito Lopriore e Giuseppe Tripaldi, dedicato agli inchiostri all’acqua, le macchine da stampa e anilox configurati per questa tipologia di stampa che sempre più è di interesse per stampatori e converter di imballaggi flessibili.
Appuntamento per il 13-14 novembre a Milano per l’edizione 2024 del Flexo Day e BestInFlexo