Esko ha presentato un’anteprima mondiale assoluta nella produzione interconnessa di imballaggi. Le funzionalità VDP (stampa di dati variabili) sono state potenziate e velocizzate grazie alla collaborazione con Scantrust e ePac Flexible Packaging®, un’azienda statunitense all’avanguardia nella produzione di imballaggi. Automation Engine di Esko è il fulcro delle operazioni: l’innovativa tecnologia VDP permette di stampare, su vasta scala, codici QR serializzati e protetti su imballaggi flessibili. ePacConnect™, il nuovo servizio che collega gli imballaggi ai beni di consumo, può adesso disporre di tutte le potenzialità della stampa di dati variabili.
“La stampa di dati variabili porta la qualità degli imballaggi a un nuovo livello”, sottolinea Paul Land, Product Manager di Esko. “I progressi nel campo dell’automazione permettono di sfruttare maggiormente la tecnologia per trasformare l’ambiente di prestampa. Tutto ciò offre grandi opportunità per la localizzazione, la serializzazione, la personalizzazione e la tracciabilità. La distribuzione cloud per un accesso continuo ai dati in ogni parte del mondo e le nuove opzioni di scalabilità di Automation Engine consentono a ePac di sfruttare tutti i vantaggi VDP senza ripercussioni negative sui processi aziendali.
“Collegando il modulo VDP di Automation Engine con Scantrust, abbiamo creato un framework per i codici che semplifica il lavoro”, spiega Land. “Questa implementazione offre anche una serie di funzionalità che in passato implicavano soluzioni complesse”.
Tutti gli imballaggi flessibili targati ePacConnect™ contengono un codice QR Scantrust, pertanto ogni confezione diventa una sorta di portale online. Il codice univoco presente sulla confezione, più piccolo di un francobollo, attiva la suite Scantrust per i beni al consumo e gli strumenti di imballaggi interconnessi. Tra le funzionalità accessibili vi sono strumenti di coinvolgimento del consumatore, protezione attiva del marchio e opzioni anti contraffazione che si basano sulla scansione di un codice QR sicuro sull’imballaggio.
“Scantrust assegna ad ogni prodotto fisico un’identità digitale univoca, e ciò aumenta la complessità del lavoro di prestampa e produzione”, spiega Peter Kostur, Sales & Partnership Director di Scantrust. “La nostra piattaforma protegge dalla contraffazione e migliora la tracciabilità all’interno della filiera produttiva, poiché ogni etichetta, confezione o bottiglia può essere monitorata, anche quando si trova tra le mani dei consumatori”, aggiunge Kostur. “I brand utilizzano questa tecnologia di interfaccia digitale per essere connessi con i consumatori, integrarsi con piattaforme di fidelizzazione, utilizzare strumenti di gestione delle relazioni con i clienti oppure svolgere operazioni all’interno della filiera produttiva. Se i consumatori vengono incentivati a interagire con i prodotti, è possibile migliorare il rapporto e la fiducia nei confronti del marchio. Il crowdsourcing dei dati della filiera produttiva apre inoltre la strada a un ulteriore miglioramento strategico.
“Per creare imballaggi interconnessi occorrono tre elementi”, afferma Kostur. “Sono il codice QR variabile, un ambiente mobile che favorisca le interazioni tra utenti, e una piattaforma che consenta al cliente di estrarre i dati e gestire i codici e il contenuto del prodotto. Tuttavia, ciascun progetto inizia con un quesito da parte del marchio: come possiamo trasferire i dati variabili sul nostro prodotto”?
Con Automation Engine, l’integrazione dei requisiti VDP è facile e a portata di clic. “Ora è facile integrare i requisiti VDP nei processi di produzione”, osserva Paul Land. “Si può fare tutto in cloud, con maggiore flessibilità se si vuole stampare un lavoro nella sede più idonea.
“In genere, dopo l’inserimento, le informazioni di un ordine vengono inoltrate ad Automation Engine, che funge quindi da piattaforma comune a tutti i sistemi”, spiega Land. “Il software accorpa ed estrae i dati variabili, stabilendo le quantità e i parametri del lavoro. Ad esempio, partendo da 100.000 record, Automation Engine espande i file e gli elementi variabili per la stampa, quindi espande automaticamente il file modello nelle quantità necessarie, ciascuna con il proprio codice QR univoco, e le prepara per la produzione. L’automazione permette di completare un’operazione in pochi minuti, anziché in ore o addirittura giorni”.
Ryan Kiley, Market Development Director presso ePac Flexible Packaging®, spiega che la possibilità di produrre VDP su vasta scala, a prescindere dal volume di tiratura, è risultata decisiva. “Questo è il fattore determinante, e può essere raggiunto solo attraverso il lavoro di squadra. Ora, con un solo clic, un cliente può trasformare i propri imballaggi in una piattaforma interattiva che coinvolge i consumatori e offre prova di origine e protezione del marchio. L’automazione riduce i punti di contatto nella prestampa e nella produzione.
“Automatizzando la stampa di dati variabili possiamo accelerare il nostro tasso di crescita, aggiungendo impianti, personale, sistemi, lingue, valute, supporti di stampa, strutture e altre tecnologie”, sottolinea Kiley. “La natura cloud di Automation Engine offre inoltre il controllo totale della produzione. I nostri team hanno accesso ai file da qualsiasi postazione e in ogni momento, e possono così operare senza soluzione di continuità, incrementare o ridurre la produzione a seconda della domanda, oppure dirottare i lavori su qualsiasi stabilimento nel mondo.
“Di conseguenza, il nostro servizio ePacConnect™ ha permesso di fornire imballaggi flessibili personalizzati con funzionalità interconnesse. I costi iniziali sono esigui o nulli, la configurazione tecnica contenuta, e gli ordinativi minimi possono essere impostati su quantità inferiori”, conclude Kiley.