Tre acquirenti italiani su 10 (30%) hanno dichiarato di ricevere prodotti fragili che vengono danneggiati, e la tendenza rischia di aumentare ulteriormente dal momento che il 50% degli italiani sta pensando di limitare le uscite fuori casa per contrastare il carovita.
DS Smith ha pubblicato i risultati di una ricerca, commissionata a OnePoll Research, da cui emerge che il 50% degli italiani dichiara di voler passare più tempo in casa come conseguenza del carovita, indicando una nuova tendenza degli acquisti on-line, il cosiddetto “comfort buying”.
Il 24% degli italiani afferma infatti che, invece di uscire, spenderà di più in oggetti fisici durante le festività.
Solo nell’ultimo anno, il 30% degli acquirenti italiani ha ricevuto in media 2,5 consegne fragili che sono arrivate danneggiate – il 50% in più rispetto alle altre consegne e-commerce.
L’impatto economico delle consegne danneggiate è significativo. La spesa totale per i prodotti fragili danneggiati potrebbe ammontare fino a 263,9 milioni di euro, causando fastidio nel 38% degli acquirenti online che hanno ricevuto pacchi danneggiati, oltre a irritazione e delusione (entrambi al 29%).
L’impatto della ricezione di articoli danneggiati è notevole anche per i retailer: tre consumatori su dieci (30%) dichiarano che esiterebbero a fare nuovamente acquisti presso un rivenditore se un prodotto arrivasse danneggiato, mentre il 21% dichiara che non lo farebbe mai più.
“Nessuno vuole ricevere merce danneggiata e la tendenza del Black Friday al comfort buying dimostra quanto sia importante che l’imballaggio resista alle esigenze dello shopping moderno, in modo che le persone che acquistano prodotti fragili non rimangano deluse alla consegna e le aziende non debbano pagare il conto per le sostituzioni”, ha commentato Gavin Mounce, E-commerce Design Manager di DS Smith. “È per questo che mettiamo alla prova gli imballaggi: li facciamo cadere, li sottoponiamo a urti, li schiacciamo, li scuotiamo e li distruggiamo per monitorarne le performance, e scopriamo che la risposta non sta in più materiale da imballaggio, ma in packaging più intelligenti. Questo è il tipo di innovazione su cui si concentrano i nostri designer, oltre a trovare il modo di rendere ogni articolo il più circolare possibile, mantenendo i materiali in uso più a lungo possibile e minimizzando l’impatto ambientale e l’utilizzo di acqua”.
La tecnologia DISCS™ di DS Smith, che prende il nome dai tipi di test che esegue (Drop, Impact, Shock, Crush, Shake), riproduce il viaggio di un prodotto per garantire che l’imballaggio sia adatto allo scopo, in modo che il prodotto sia sicuro durante il trasporto ed eviti l’eccesso di imballaggio. Per garantire che la sostenibilità sia integrata nella progettazione degli imballaggi DS Smith ha formato oltre 700 dei suoi progettisti all’utilizzo dei principi di progettazione circolare, che consentono ai progettisti di considerare le diverse fasi del ciclo di vita di un prodotto, tra cui la creazione, la manutenzione e il recupero.