drupa 2024 ha certamente confermato le aspettative, del resto 8 anni di assenza iniziavano a essere tanti, e tutti noi a un certo punto abbiamo vissuto con trepidazione l’attesa per l’apertura di questa edizione, visitata da oltre 170 mila operatori da tutto il mondo
Partiamo dai numeri: 1.643 espositori da 52 nazioni, una partecipazione internazionale dell’80%, con visitatori provenienti da 174 paesi. Dopo l’Europa, l’Asia è stata la regione più rappresentata con il 22%, seguita dall’America con il 12%.
170.000 mila i visitatori negli 11 giorni di manifestazione, c’è chi sostiene siano ancora troppi, chi invece considera questo un lasso di tempo adeguato all’ingente investimento e impegno a livello di allestimento, una cosa è però certa, ed è apparsa evidente fin dal primo giorno di fiera, la qualità delle visite si è dimostrata all’altezza fin dalle prime giornate, con numerose aziende anche dall’Italia che hanno scelto di visitare drupa. È vero, non sono più i numeri di una fiera che è stata capace di superare da sempre le 200 mila visite, ma va oltremodo sottolineato che il mondo è cambiato, e qualsiasi fossero le aspettative annunciate, 170 mila visitatori, per lo più qualificati, rappresentano un buon successo. Non esiste al mondo altra fiera nel settore del printing e converting capace di raggiungere questi traguardi. Val la pena probabilmente fare una riflessione su durata e costi davvero eccessivi, dal viaggio, all’hotel, dallo stand alla semplice cena in Altstadt, tutto davvero troppo caro.
Gli sviluppi che porterà al mercato una fiera di tale portata li vedremo anche nei prossimi mesi, comunque parlando con gli espositori italiani, non abbiamo raccolto nessuna lamentela, tutt’altro, il grado di soddisfazione era più che buono.
Andreas Pleßke, presidente del comitato drupa, ha sottolineato il posizionamento eccezionale e l’attualità di drupa: “drupa è sinonimo di nuovi contatti e nuove tecnologie come nessun’altra fiera e si conferma la più grande e importante piattaforma globale per il nostro settore, offrendo possibilità di aggiornamento tecnologico, networking e chiusura di importanti operazioni commerciali che anche quest’anno non sono mancate”.
Circa il 96% di tutti i visitatori ha confermato di aver pienamente raggiunto gli obiettivi della propria visita. Oltre il 50% proveniva dal settore della stampa, seguito dal settore degli imballaggi, la cui quota è aumentata in modo significativo e su cui molti espositori si sono concentrati come motore di crescita. Tra l’altro in una fiera che ormai parla di packaging in ogni angolo e padiglione, mai come quest’anno ci sono stati importanti delegazioni di brand owner internazionali che hanno voluto visitare l’evento, confermando il trend che vede ormai tutti gli attori di filiera dialogare e collaborare fra loro in una visione circolare del business e non più verticalizzata. Dalle tecnologie di stampa tradizionali offset, flexo e roto, alle digitali, passando per quelle di converting e appunto analizzando anche la parte workflow, tutto a drupa 2024 parlava di imballaggi flessibili, etichette, cartone teso e ondulato, e siamo sicuri che in futuro questo trend sarà ancor più evidente.
Automazione e flussi di lavoro al centro
L’automazione è stata al centro di drupa di quest’anno, con una forte attenzione all’intelligenza artificiale e ai flussi di lavoro intelligenti, comprese le soluzioni software e drupa ha ampiamente dimostrato che il settore ha un grande potenziale per il futuro, anche in un contesto con molte sfide, e che le prospettive sono promettenti. Nell’ultimo anno finanziario, l’industria della stampa mondiale ha realizzato un fatturato di circa 840 miliardi di euro (fonte: Smithers) e continua a svilupparsi a ritmi variabili in tutto il mondo. La centralità del dato, la sua analisi e la necessità da parte delle aziende di stampa e converting di poter gestire la produzione quotidiana, ma anche di poter scegliere quali strategie adottare per il futuro, ha messo in grande evidenza le aziende che sviluppano e propongono software gestionali che anche grazie al dialogo con le tecnologie produttive, in un’ottica di Industria 5.0 sono diventati fondamentali per una corretta gestione aziendale.
“A drupa 2024, abbiamo sperimentato in prima persona quanto sia rilevante e resiliente questo settore”, riassume Sabine Geldermann, direttore drupa, Portfolio Print Technologies. “La comunità è determinata a tracciare insieme la rotta per il futuro. Lo scambio di idee con persone provenienti da tutti i continenti e da tutti i settori è stato estremamente arricchente e stimolante. Abbiamo accolto circa 50 grandi delegazioni provenienti da varie nazioni, e numerose associazioni e organizzazioni attive a livello globale hanno scelto drupa come cornice ideale per le loro conferenze e riunioni. Insieme siamo più forti. Molte nuove alleanze strategiche concluse in fiera riflettono le opportunità che sono possibili in forma così concentrata solo a drupa”.
Un altro aspetto, emerso in maniera preponderante visitando i padiglioni di Messe Dusseldorf, è quello della collaborazione sempre più trasversale fra diversi player, abbandonando finalmente i vecchi schemi del passato che portavano le aziende a chiudersi, abbracciando invece l’idea che anche grazie alla collaborazione si possa crescere, ampliando competenze, presenza e quote di mercato. Allearsi fra player di una stessa filiera, sfruttando sinergie per un reciproco beneficio e offrendo ai clienti quindi un unico interlocutore per tutto il suo processo, ma anche alleanze, accordi e collaborazioni su singole iniziative o tecnologie produttive.
Progetti sinergici, che ci hanno visti protagonisti in prima persona per questa edizione di drupa 2024, affrontata con uno stand comune insieme agli amici e colleghi di Innovative Press (Rassegna Grafica, Rassegna dell’Imballaggio), coi quali abbiamo condiviso lo spazio e i costi. Un successo che è stato ben compreso da tutti i nostri clienti, e che sicuramente ripeteremo in futuro, così da poter garantire una presenza a più eventi possibili.
Se c’è infine un aspetto, che questa edizione di drupa ha ulteriormente messo in luce, è la sua capacità di offrire, oltre a uno sguardo alle ultime novità già in commercio o introdotte subito dopo la fiera, anche una visione su quelli che saranno i principali trend del settore, guidati sempre più da un’automazione spinta dei processi di produzione.
Non sono ancora state ufficializzate le date della prossima edizione, che però è confermata nella cadenza quadriennale al 2028.