In produzione dallo scorso mese di ottobre, i due espositori LED ThermoFlexX Catena-E 80 rappresentano il primo passo di una partnership che vedrà XSYS Italia sempre più al fianco di Nu-Maber, storico service flexo del nord-est, nell’evoluzione digitale dell’azienda impegnata a migliorare la propria efficienza offrendo al contempo prodotti sostenibili
Ha da poco festeggiato i 40 anni di attività nel settore della stampa flexo, ed è da sempre una realtà che ha fatto dell’innovazione e della voglia di sperimentare le novità tecnologiche, anche a costo di rappresentare una voce fuori dal coro, uno dei suoi principali tratti distintivi. Stiamo parlando di Nu-Maber, service di prestampa flexo di Roncade (Tv), con 50 collaboratori in organico, 30 postazioni grafiche, 5 Ctp digitali, 2 linee automatizzate per la produzione di fotopolimeri e 2 laser per l’incisione diretta di maniche e cilindri, in una superficie produttiva di quasi 5 mila metri quadri, dove vengono gestite annualmente circa 16 mila commesse con tutte le prerogative ormai indispensabili a una produzione sostenibile, dalla presenza di due impianti fotovoltaici, a quello per il recupero e distillazione del solvente, alle emissioni di Co2 controllate a ciclo continuo h24.
Numeri importanti, che fanno di Nu-Maber una delle aziende di prestampa flexo di riferimento del mercato italiano per i settori food, nonfood, igienico sanitario, beverage, tissue, etichette, shrink sleeve, carte regalo, sacchi in carta e cartone ondulato, arrivando a coprire tutta la gamma di imballaggi che oggi è possibile stampare in flessografia.
Oggi a gestire l’azienda c’è Livio Simionato, socio di Nu-Maber insieme a Diego Di Muro, figlio del Sig. Giancarlo Di Muro scomparso lo scorso anno, cambiano quindi le persone e con esse le tecnologie, sempre al passo coi tempi, ma non cambia la filosofia di Nu-Maber di voler fare da apripista verso nuove strade, sperimentando nuovi materiali e nuove tecnologie produttive. Nel corso della sua storia, che è andata di pari passo con l’evoluzione della tecnologia flessografica, Nu-Maber ha approfondito, studiato e fatto proprie diverse tecnologie presenti sul mercato, tanto che ancora oggi nel suo reparto di produzione lavorano impianti di diversi fornitori. L’azienda forte di un know-how tecnologico molto solido si è fatta carico dell’aspetto consulenziale, considerato il cuore della questione nel rapporto con il cliente, al fine di potersi distinguere e poter suggerire al cliente possibili alternative a quanto già presente sul mercato, convincendoli il più delle volte a fidarsi e anzi a coinvolgerli nelle sperimentazioni, stimolandone attenzione e curiosità. “Siamo in un settore dove la qualità è ormai data per scontata e oggi grazie alle tecnologie disponibili tutti sono in grado di offrire un certo standard, pertanto ritengo che a fare la differenza sia il rapporto di fiducia che si riesce ad avere con il cliente, che va coinvolto nel processo di ricerca e sviluppo al fine di poter perfezionare processi in grado di rispondere alle loro esigenze. Per esempio la scelta strategica di inserire i due laser per la produzione di sleeve è stata portata avanti quando siamo riusciti a dimostrare ai clienti che avrebbero potuto utilizzarle in combinata con i fotopolimeri nelle loro produzioni più lunghe, riuscendo a trovare un punto di equilibrio sui costi, senza compromettere la qualità del risultato finale”, racconta Livio Simionato.
La scelta di una doppia installazione ThermoFlexX Catena-E 80 LED con il software ProServX
Il rapporto con XSYS, in particolare con Roberto Malagù, responsabile vendite della filiale italiana del fornitore tedesco di tecnologie e lastre per la stampa flessografica è di lunga data, e si è consolidato nel corso degli anni, testando e sperimentando le novità in materia di fotopolimeri introdotti via via sul mercato da parte di BASF, poi Flint Group e ora XSYS, che ha sempre trovato in Livio Simionato e in Nu-Maber un partner estremamente attento e ricettivo alle novità.
“Questo rapporto consolidato e basato fino a poco tempo fa esclusivamente sui prodotti consumabili, è stato certamente determinante nell’evoluzione della partnership nel momento in cui anche in XSYS abbiamo sviluppato tecnologie innovative per la produzione di lastre flexo”, racconta Roberto Malagù di XSYS Italia. Prima di confermare l’investimento, una delegazione di Nu-Maber è stata accolta in visita presso la sede XSYS di Wilstaett in Germania dove, grazie al nuovissimo demo center, è stato possibile approfondire ogni minimo dettaglio e testare la macchina con propri lavori. “In quell’occasione, Nu-Maber ha potuto toccare con mano tutto quello che c’è dietro la ricerca e lo sviluppo delle nostre attrezzature, riuscendo ad avere una visione completa non solamente sui ThermoFlexX Catena-E 80 da loro poi effettivamente acquistati, ma anche sull’intera linea Catena+, il Santo Graal per la produzione di lastre flessografiche. Una linea di produzione completamente automatica che parte dell’imager ThermofleX abbinato all’espositore Catena E a sua volta connesso al lavaggio, forno, finissaggio e stacker Catena WDLS. Sono consapevole di aver avviato un percorso che in futuro potrebbe portare Nu-Maber a decidere di implementare le nostre soluzioni all’interno del loro reparto produttivo”, aggiunge Malagù, sottolineando che anche questa volta il service di Roncade si è reso protagonista della prima doppia installazione nel mercato italiano.
Grazie ai due nuovi ThermoFlexX Catena-E80 inoltre Nu-Maber potrà testare tutta la gamma di lastre proposte da XSYS per tutti i settori applicativi della stampa flexo, dall’imballaggio flessibile alle etichette che rappresentano i principali settori di sbocco del service veneto, senza dimenticare il cartone ondulato che rappresenta circa il 10% del fatturato.
“In particolare sarà interessante per Nu-Maber poter testare le lastre della rivoluzionaria serie nyloflex eco, realizzate con materie prime rinnovabili per migliorare l’impronta delle lastre durante tutto il loro ciclo di vita e consentendo inoltre una riduzione del tempo di lavorazione, consumo di energia e solventi, potendo così contribuire ad un futuro più sostenibile per la stampa flessografica mantenendo al contempo l’eccellenza in termini di qualità e prestazioni di stampa. Argomenti di sicuro interesse sia per brand owner che per service e stampatori”, dice ancora Malagù a conferma della grande attenzione nella ricerca e sviluppo, sia di tecnologie che di materiali per poter offrire ai clienti il massimo dell’efficienza.
A completare il pacchetto di installazione in Nu-Maber, è stato previsto anche il software ProServX per la perfetta integrazione con l’infrastruttura digitale di Nu-Maber, che rappresenta la base su cui poter sviluppare e inserire in futuro ulteriori tecnologie, andando a completare la linea. “Abbiamo consigliato a Nu-Maber di inserire anche il software, che è stato presentato in Drupa, poiché siamo convinti che sia uno strumento molto utile per una realtà come la loro, sempre più digitalizzata e interconnessa sia internamente che esternamente e questo strumento permetterà loro di potersi collegare direttamente all’ERP aziendale, semplificando il flusso dei dati, migliorando la produttività. Inoltre grazie a ProServX, che è quasi superfluo ricordare rispetta i crismi di Industria 4.0, è possibile avere una panoramica in tempo reale sullo stato dell’attrezzatura, riuscendo a organizzare la manutenzione predittiva e la diagnostica da remoto, oltre a tenere traccia dell’intero processo produttivo in caso di eventuali errori o contestazioni”, aggiunge Cristian Marchesini, Technical Service di XSYS Italia.
La tecnologia di esposizione LED garanzia di stabilità e riproducibilità
Nu-Maber sta utilizzando i due nuovi espositori LED da pochi mesi, un periodo di apprendimento utile da sfruttare sia per gli operatori per conoscere a fondo le nuove attrezzature ma altrettanto importante per portare avanti dei test con alcuni clienti anche, i cui primi feedback sono molto positivi. “La tecnologia di esposizione a LED offre una grande stabilità in produzione, garantendo al nostro cliente la ripetibilità del risultato. Sappiamo che l’esposizione a neon non rappresenta il futuro del nostro settore, e abbiamo deciso quindi di fare questo investimento oggi così da poter offrire ai clienti il meglio dello stato dell’arte nell’incisione dei fotopolimeri flessografici. Ritengo che nel settore vi sia una ricerca talvolta esagerata ed estrema del dettaglio o della voglia di stupire, quasi stessimo parlando più di opere d’arte che di packaging, il che si traduce spesso in un inutile aggravio di costi; dal dialogo coi clienti stampatori è emerso invece che ciò che a loro più interessa è poter avere dei risultati ripetibili nel tempo, mantenendo naturalmente l’elevato standard qualitativo che è ormai indispensabile per stare nel mercato e oggi con le lastre e le tecnologie produttive che utilizziamo, siamo in grado di rispondere a questa richiesta. Anche perché diciamolo chiaramente, le macchine da stampa devono produrre a ritmi elevati, pertanto la stabilità è il requisito fondamentale per garantire i volumi richiesti a costi competitivi”, conclude Simionato.
Flexo24: web to plate in 24 ore, scelta controcorrente ma vincente!
Nel 2018 nasce Flexo24, un service all’interno di Nu-Maber, che sul modello dei web-to-print, è in grado di ricevere i file e incidere le lastre flexo con consegna garantita entro le 24 ore. “Flexo24 è la risposta che abbiamo voluto dare ad alcuni nostri clienti che avevano espresso l’intenzione inserire all’interno della propria azienda anche il reparto di prestampa, poiché dotati di grafici in grado di preparare i file per l’uscita in lastra. Ci è venuta quindi questa idea, e una volta sottoposta ai nostri clienti, abbiamo capito che poteva diventare un servizio interessante che non avrebbe tolto lavoro, ma anzi sarebbe potuta diventare un’ottima opportunità per offrire un servizio innovativo, economico ed efficiente. Abbiamo ideato questa piattaforma, che riceve ordini automaticamente e senza necessità di aprire i file, li inserisce nel workflow produttivo, con la massima garanzia da un punto di vista di privacy e sicurezza, tanto che oggi questo servizio è utilizzato anche da service nostri competitor senza alcun tipo di problematica”, racconta Diego Di Muro che ha seguito in prima persona la nascita e lo sviluppo di questo servizio.