A seguito delle notizie uscite sulla stampa in merito al procedimento dell’Autorità Antitrust nazionale (AGCM) che ha avuto per oggetto il settore della produzione di cartone ondulato, con la presente si tiene a precisare quanto segue:
- molte imprese coinvolte hanno fornito, durante il procedimento, evidenze in contrasto con l’impianto accusatorio e con le dichiarazioni rese dalle imprese cooperanti;
- di tali evidenze non pare che l’Autorità, nelle sue decisioni finali, sia stata ricettiva, forse a causa del pregiudizio favorevole che sempre mostrano le autorità di concorrenza per le dichiarazioni delle imprese cooperanti, pur spesso tra loro in contraddizione e mirate al conseguimento di importanti benefici sulle possibili sanzioni;
- lascia inoltre perplessi che, dopo oltre due anni dall’inizio del procedimento e numerosi rinvii, l’AGCM abbia emesso la sua sentenza il 7 di agosto, quando le imprese sono presumibilmente ad operatività ridotta e quindi in difficoltà nella gestione delle relazioni con i propri stakeholders;
- il GIFCO (associazione che raggruppa tanto i produttori di cartone ondulato operanti sul mercato italiano, quanto la maggior parte degli scatolifici italiani) ribadisce la propria estraneità ai fatti contestati. Nonostante le evidenze incontrovertibili fornite a questo proposito durante l’istruzione del caso e nonostante la piena collaborazione offerta all’Autorità, spiace constatare che l’AGCM abbia mantenuto il suo impianto accusatorio anche con riferimento alla pretesa partecipazione del GIFCO nel presunto illecito.
Il GIFCO auspica che la verità dei fatti, per l’associazione e per le imprese coinvolte, possa essere ristabilita dal TAR, insieme a una più equa e sostenibile misura delle eventuali sanzioni.