Da Hp i nuovi trend nella stampa digitale di etichette e imballaggi

776

I mesi di marzo e aprile sono stati densi di impegni per tutto il team di Hp che in occasione di Dscoop Edge a Indianapolis, nella pre drupa conference di Dusseldorf e infine nelle tre tappe italiane del tour “Road Show pre drupa” ha presentato tutte le novità legate a Indigo e PageWide. Tre momenti distinti, in diversi luoghi, tutti caratterizzati da un unico comune denominatore: tecnologia, innovazione e sguardo al futuro

Hp Campari pubblico

In vista della partecipazione alla prossima drupa, Hp ha scaldato i motori, cercando di appagare la curiosità e voglia di innovazione dei propri clienti con una serie di eventi nel corso dei quali sono state presentate le ultime innovazioni della multinazionale americana, condividendo con i presenti anche la propria visione strategica sui principali mercati di riferimento: commerciale, etichette, imballaggio flessibile e cartone ondulato.
Per quanto riguarda l’evento Dscoop Edge di Indianapolis vi invitiamo a leggere l’articolo pubblicato su Converter & Cartotecnica maggio/giugno a firma della collega Giada Chilà che ha preso parte a questo prestigioso evento.

Museo Campari, dove l’imprenditoria abbraccia l’arte, il design, il gusto, luogo ideale per svelare le ultime novità tecnologiche di HP

Location di punta anche per le tre tappe del “HP Industrial Road to drupa 2024” che dopo aver iniziato il 9 aprile presso il Museo Ferrari di Maranello (Mo), è proseguito il 10 aprile presso la dimora storica Borgo Tragliata (Roma) per concludersi l’11 aprile presso il Museo Campari di Sesto San Giovanni (Mi), dove fino a pochi anni fa esisteva lo stabilimento di produzione del celebre aperitivo famoso in tutto il mondo e dove adesso è presente il quartier generale di Campari, con l’annesso Museo, ristorante e uno splendido giardino. Un luogo che richiama sicuramente i concetti di innovazione, storia e creatività che ben si sposano con la visione di HP, unitamente ai pilastri chiave del DNA aziendale ovvero qualità, versatilità, produttività, sostenibilità e attenzione ai costi.

“La nostra strategia oggi è quella di servire il mercato della stampa in tutti i suoi segmenti con una serie di soluzioni tecnologiche appositamente sviluppate. HP ha investito e continuerà a investire ingenti risorse per migliorare sempre le proprie macchine da quelle entry level alle tecnologie per grandi volumi, focalizzandosi su automazione e integrando l’Intelligenza Artificiale sia nei software proprietari ma anche nelle macchine da stampa per rendere il lavoro degli operatori sempre più semplice”, ha detto Markus Weiss, General Manager EMEA Go To Market HP Industrial.

Quali trend guidano lo sviluppo del settore?

A fare gli onori di casa Martina Corradi, Marketing Manager Italy & Iberia HP Industrial e Alessandro Bestetti, District Manager General Commercial Printing HP Industrial che insieme hanno condotto i presenti, una platea di selezionati clienti HP attraverso un percorso che ha ricordato la storia di HP nel settore della stampa industriale, le tappe miliari, le innovazioni introdotte alle edizioni passate di drupa e uno sguardo sulla prossima fiera che si terrà a partire dal 28 maggio a Dusseldorf.

“I cambiamenti che la società sta vivendo, dall’esplosione dell’E-Commerce a nuovi modi di gestire il lavoro, negli ultimi anni hanno portato la nostra industria a dover rispondere al mercato con sempre più agilità. Tirature sempre più brevi, cambi di commessa frequenti, personalizzazione dei lavori sono richieste all’ordine del giorno per gli stampatori, che però faticano sempre di più a reperire manodopera specializzata, problema questo che sta portando le aziende a ricercare automazione e integrazione dei processi”, racconta Martina Corradi, sottolineando infine “come ci sia una grande fluidità di movimento fra i diversi comparti, questo anche grazie a tecnologie produttive che permettono con la stessa macchina di poter affrontare differenti mercati, e quindi si assiste di frequente a stampatori commerciali che si affacciano alla cartotecnica o a produttori di imballaggi flessibili che cercano sbocchi nelle etichette e viceversa. Aziende sane che stanno cercando di espandersi per crescere, dovendo tenere presente l’aspetto della sostenibilità. Tutte queste caratteristiche evidenziano la necessità di una grande agilità sul mercato e la strategia di HP parte proprio da queste ultime analisi. Le novità che verranno presentate da HP in drupa sono state concepite per tutti i nostri settori di riferimento: stampa commerciale, etichette, imballaggio flessibile, cartotecnica e cartone ondulato”, ha concluso Martina Corradi.

Come ricordato da Alessandro Bestetti, il business di stampa di HP nella divisione Industrial, quella dove rientrano le macchine da stampa, vale circa 2 miliardi di dollari l’anno, con installazioni in 82 paesi, 45% nella regione americana, il 40% nella regione EMEA e Africa e il restante 15% nella regione Asia & Pacifico, per una quota di mercato di macchine Indigo del 56%, il 65% delle quali riguarda le tecnologie per etichette e packaging, mentre PageWide, ovvero le macchine a bobina inkjet, vale il 15% del mercato.

“Mi preme ricordare come HP, essendo proprietaria di tutte le tecnologie software e hardware, garantisce ai propri clienti la tutela e valorizzazione dell’investimento, permettendo di poter beneficiare di tutti gli aggiornamenti rilasciati, senza l’obbligo di cambiare la macchine da stampa, e questo è sicuramente un grande vantaggio per il cliente e risponde anche alle esigenze di sostenibilità e riduzione costi”, aggiunge Bestetti.

Le proposte di HP per il settore etichette e flexible packaging

Fiorenzo Dosio, Account Manager Labels & Packaging HP Industrial, ha presentato l’ultima nata per il settore etichette, già vista all’ultima edizione di Labelexpo Europe 2023, la HP Indigo V12, la prima a dotarsi della nuova tecnologia di stampa LEPx, qui al Museo Campari in una configurazione completa e dedicata all’alta produttività, con il taglia bobine automatico all’ingresso, e l’avvolgitore non-stop alla fine. E’ una macchina che si posiziona nella fascia alta del mercato e in competizione con le tecnologie di stampa tradizionali per etichette, e grazie alle innovazioni, HP crede che la macchina sarà economicamente competitiva fino, e probabilmente anche oltre i 5 mila metri di tiratura.

HP V12La tecnologia di stampa inkjet prevede normalmente una lastra, 7 inchiostratori, un blanket e il materiale da stampare. A ogni giro della lastra, viene stampato un colore per volta e nel caso del mercato label & packaging si utilizza l’inchiostrazione one-shot ovvero tutti i colori vengono raccolti nel blanket e trasferiti contemporaneamente sul materiale, a tutto vantaggio della velocità. Con la tecnologia di stampa LEPx sono presenti ben 6 gruppi stampa, ognuno dotato di un doppio inchiostratore che permette la stampa in contemporanea di 6 colori per volta. Quando si stampano fino a 6 colori il blanket fa un solo giro a 120 metri al minuto, laddove invece ci fosse bisogno di ulteriori colori, e si può arrivare a 12 colori, il blanket compirebbe due rotazioni per una velocità di stampa a 60 metri al minuto, un ottimo risultato per la stampa digitale di etichette.

Altra novità importante di questa tecnologia riguarda la testa di stampa che non è più laser, bensì LED, e questo offre due vantaggi: la dimensione è molto più piccola e offre una definizione doppia rispetto a quella laser, per risultati qualitativi del tutto paragonabili alle teste di stampa HD presenti sulle macchine HP a foglio. “La V12 è stata presentata lo scorso settembre e in questi mesi la macchina è stata ulteriormente migliorata, anche grazie alle 5 installazioni beta presso alcuni nostri clienti, che si sono resi protagonisti di importanti record: 90 chilometri di bobine stampati in un solo giorno, per 8 lavori e 20 referenze per 5 cambi carta, giusto per citarne uno”, racconta Fiorenzo Dosio, “e di queste aziende ben 3 ci hanno chiesto di approfondire insieme a loro l’opportunità dell’acquisto di una seconda macchina, a testimonianza che le nostre previsioni per l’utilizzo di questa tecnologia nel mercato delle etichette erano corrette”.

HP IndigoLa tecnologia di stampa LEPx, oltre che per il mondo etichette, è idonea anche per il mercato dell’imballaggio flessibile, poiché è in grado di stampare su tutta quell’ampia gamma di materiali che tipicamente fanno parte delle applicazioni di questo segmento di mercato, tra l’altro in crescita.
HP ha esordito in questo mercato con la 20k e successivamente con la 25k e ora la 200k, 30% più produttiva, per un parco installato di 350 unità in 50 nazioni e 200 stabilimenti. Questa macchina, oltre alla stampa di imballaggi flessibili, permette agli etichettifici di diversificare la propria produzione, infatti insieme al partner Karlville, HP ha realizzato la “Digital Pouch Factory”, per la produzione di buste in piccole tirature, un modello di business molto simile a quello delle etichette poiché è un mercato dove si vende a pezzo, e non a peso come quello dell’imballaggio flessibile.

Preparare il terreno per il successo con sistemi di produzione intelligenti   

HP flexible packagingHP sta definendo l’approccio del settore all’automazione attraverso IA e robotica, presentando un ecosistema completo di automazione della produzione di stampa. Le innovazioni specifiche in materia di efficienza includono: supporto PrintOS Production Beat per le apparecchiature analogiche di stampa e finitura per controllare tutta la produzione; HP Indigo PQ Maestro è una procedura guidata intelligente all’inizio della giornata per ottimizzare le prestazioni della macchina da stampa; con Preflight grazie all’AI viene predisposta automaticamente la modalità di stampa più idonea in base alle preferenze dei clienti; AAA 2.0 (Auto Alert Agent) avanzato, un algoritmo di machine-learning che incrementa in autonomia la produttività di stampa. Per una produzione più efficiente, HP propone gli Autonomous Mobile Robots (AMR) in collaborazione con MoviĜo Robotics per automatizzare il trasferimento dei supporti, risparmiando fino a due ore al giorno per ogni macchina da stampa.

Sviluppato in collaborazione con stampatori e converter, HP annuncia anche il lancio del programma HP Sustainability Amplifier, che consente di accelerare il programma di sostenibilità e di offrire stampe più sostenibili, in collaborazione con la Sustainable Impact Strategy di HP, si allinea all’impegno di HP nei confronti delle energie rinnovabili e della riduzione delle emissioni di CO2.


“Benvenuti nei prossimi 20 anni”: scopri il futuro a drupa nella Hall 17

A drupa 2024 nel padiglione 17 la comunità globale della stampa HP potrà conoscere di persona otto linee di produzione automatizzate dotate delle più recenti innovazioni realizzate da HP Industrial, che coinvolgono oltre 25 aziende partner e includono più di 20 soluzioni di automazione esclusive.

Nel mondo online con i social media tutti possono sembrare dei re, ma è durante eventi come drupa che capisci chi realmente domina l’industria. Quando vedi le dimensioni dello stand, percepisci la quantità di macchinari, la qualità dei campioni e delle attrezzature e conosci le collaborazioni con tutti i nostri partner, solo in queste occasioni si può cogliere la vera leadership di HP. Per noi è davvero una grande opportunità per mostrare chi siamo all’industria, oltre naturalmente alle molte altre attività di marketing che svolgiamo. Drupa è come un orologio, una scadenza che arriva ogni quattro anni. Ci vuole tempo per sviluppare macchine e innovazioni e sai che a drupa dovrai essere pronto, perché tutti ti stanno aspettando. L’energia e l’entusiasmo palpabili sono, infatti, un indicatore del fervore che accompagna l’attesa di molte persone per conoscere le ultime novità e magari effettuare i propri acquisti. E quindi non è solo un’attività di marketing, è anche un’attività di vendita”, ha detto Eli Mahal, Head of L&P Marketing, HP Indigo, con il quale abbiamo scambiato qualche opinione durante l’evento DScoop a Indianapolis.