Lo scorso 15 e 16 giugno a Lazise (Vr) sul Lago di Garda si è riunita l’industria italiana delle etichette rappresentata da Gipea per discutere degli scenari futuri all’insegna di innovazione, sostenibilità e resilienza.
Temi sempre più al centro del dibattito dell’industria della stampa di etichette e imballaggi, che spesso si rischia di approcciare con un approccio molto teorico e poco pratico. Al contrario invece Gipea è riuscita a proporre due mezze giornate di approfondimento di temi, anche molto complessi, fornendo però anche esempi concreti che possono essere da stimolo per tutti gli stakeholder coinvolti, perché è chiaro ormai che per passare da un’approccio lineare a un modello che sia davvero circolare e sostenibile sono tutti i punti di vista, non ultimo quello economico, è fondamentale l’impegno di tutti gli anelli della catena.
I risultati presentati dalla Elisabetta Brambilla descrivono un settore che nel 2022 ha registrato trend economici positivi, seppure con diverse criticità dovute principalmente ai costi energetici, delle materie prime e al fatto che per la prima volta nel settore fatturato e produzione industriale non siano cresciuti allo stesso livello. Il settore è comunque in trend positivo e anche il primo semestre 2023 fa registrare una crescita fra il 2 e il 4%.
La prima giornata si è poi focalizzata sul tema della sostenibilità, con l’intervento di Valentina Zanini di NATIVA che ha spiegato nel dettaglio il percorso per diventare una società B Corp e società benefit, due proposte che vanno al di là di una semplice certificazione e possono diventare uno strumento di gestione dell’azienda, tenendo presente non solo la sostenibilità ambientale ma anche quella sociale ed economica. E Domenico Tessera Chiesa di Sales Srl e membro del Direttivo Gipea ha raccontato ai colleghi la propria testimonianza e il percorso intrapreso dalla sua azienda, che deve partire dal management coinvolgendo poi tutte le persone in un percorso di miglioramento continuo, fatto di audit molto rigidi gestiti da consulenti esterni.
Francesca Ricupero Sales Manager di BOBST Italia per il settore etichette, e main sponsor dell’evento, ha raccontato dei principi che ispirano la multinazionale nel settore del printing, packaging e converting ovvero Connettività, Digitalizzazione, Automazione e Sostenibilità presentando poi la gamma di macchine per il settore label.
Il Congresso ha avuto anche il sostegno da parte di abg, Cartes, Domino NTG in qualità di sponsor ai quali è andato l’unanime ringraziamento di tutti i presenti per la bellissima serata presso Dogana Veneta di Lazise, un momento di networking sempre piacevole e importante per confrontarsi, in serenità e relax, con competitor, fornitori, clienti.
La prima giornata si è conclusa con l’intervento, sempre molto apprezzato e seguito del prof. Alessandro Garofalo, che ha parlato della modernità del pensiero di Leonardo attraverso 7 concetti, attualissimi, invitando le persone a farsi contaminare dall’arte, fonte di ispirazione anche per decisioni economiche, tecniche, scientifiche.
La seconda giornata si è aperta con l’intervento di Erik Ciravegna dell’Osservatorio Innovazione Packaging, Advanced Design Unit – University of Bologna che invita a pensare al packaging non solo come un semplice involucro bensì come a uno strumento in grado di svolgere diverse funzioni, partendo da un design e da una progettualità che pensi agli imballaggi in ottica sostenibile, senza dimenticare che il problema dell’inquinamento non è il packaging bensì l’uomo con le sue azioni incivili.
Infine grazie agli interventi di Marco Costanzo e Anna Magon di Ayming Italia Srl SB, che fa parte della multinazionale Ayming Group un ultimo esempio concreto di come un etichettifico, in questo caso Eurolabel, abbia intrapreso un percorso di sviluppo sostenibile, considerando l’impatto ambientale, sociale ed economico per l’azienda e per la comunità del territorio in cui è inserita.
Il messaggio emerso da questo convegno Gipea è molto sfidante, ma del resto qualcuno lo ha fatto notare, produrre etichette non è un lavoro semplice, perché alza il livello della sfida oltre la tecnologia, le capacità di vendita, di fare business così come lo pensiamo da sempre e mette al centro dell’attenzione nuovi modelli sui quali si sta costruendo il percorso di sviluppo del futuro, un futuro già forse presente, come abbiamo potuto ascoltare in questa due giorni con gli esempi concreti di chi questo percorso lo ha già avviato.