Conai Academy Week: questione di etichetta

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L’etichettatura ambientale del Gruppo Grifal premiata come “Good Idea” di etichetta dal Consorzio Nazionale degli Imballaggi  

Il Gruppo Grifal, leader italiano nel settore del green packaging, premiato da CONAIIn occasione della prima “CONAI Academy Week – Questione di Etichetta” e del contest “Call For Good Ideas”, il Consorzio Nazionale Imballaggi ha, infatti, valutato positivamente l’etichettatura ambientale applicata dal Gruppo Grifal definendola una “Good Idea” di etichetta.

L’iniziativa, che ha visto la collaborazione delle principali Associazioni di categoria e dei consorzi di filiera, nasce per supportare le imprese in previsione dell’entrata in vigore, l’1 gennaio 2022, dell’obbligatorietà dell’etichettatura ambientale degli imballaggi con l’obbiettivo di raccogliere le migliori best pratices adottate dalle aziende in questo ambito.

Fabio Gritti, Ceo di Grifal

“Ringraziamo Conai per questo importante attestato e ci auguriamo che anche con il nostro contributo si possa dare inizio a un lavoro di responsabilità condivisa e virtuosa per lo sviluppo di competenze e buone prassi di etichettatura ambientale per tutte le aziende della filiera” – ha dichiarato Fabio Gritti, CEO Grifal Group – “Ognuno deve fare la sua parte affinché si possa costruire una vera e proprio società  del riciclo di cui il Consorzio e le imprese come la nostra siano attori attivi e protagonisti”.

 

Partecipando alla “Call for Ideas”, il Gruppo Grifal ha confermato il suo impegno ad assumere un ruolo di leadership nel mercato sia per quanto concerne gli obblighi di etichettatura che più in generale in termini di responsabilità ambientale.

La sede di Grifal a Cologno al Serio (BG)

Il Gruppo Grifal progetta e realizza imballaggi con l’obbiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale di ciascuna sua attività, indirizzando i suoi clienti verso pratiche di corretto smaltimento e di raccolta differenziata dei materiali, progettando nuovi imballi che richiedano meno CO2 per essere prodotti rispetto a quelli già esistenti, riducendo il consumo di materie prime e donando nuova vita agli scarti reimmettendoli nel ciclo produttivo come sottoprodotti di lavorazione.