COIM: le vie possibili della transizione ecologica

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Le aziende devono cambiare e affrontare le grandi sfide legate al cambiamento climatico, alla transizione ecologica, alle emissioni di Co2, pur continuando a crescere, quindi integrando il successo economico con una riduzione significativa dell’impatto ambientale.

COIM transizione ecologica

A livello internazionale ricordiamo i diciassette Sustainable Development Goals definiti dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 o la EU Taxonomy, che hanno l’obiettivo di orientare le decisioni di investimento verso una direzione più sostenibile e quindi di accelerare la transizione verso un’economia circolare in Europa. La nuova Direttiva Europea EU 2464/2023, anche nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), si inquadra nell’ambito del Green Deal Europeo con lo scopo di spingere le imprese dell’Unione verso una maggiore trasparenza e responsabilità delle loro attività rispetto ai criteri ESG –Environmental, Social e Governance.

Nel 2023 l’Europa si è posta l’obiettivo, relativamente a clima, energia, e trasporti, di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di diventare climaticamente neutrale entro il 2050 con un’economia a emissioni nette di gas serra pari a zero (Consiglio dell’Unione europea, 2023).

E sono le aziende ad essere coinvolte in prima persona in questo processo di cambiamento, esse devono innovare i loro modelli di produzione, di gestione dei materiali, ma anche di marketing, dando valore a ciò che offrono proprio in virtù dell’impegno profuso per proporre prodotti sostenibili e frutto di collaborazioni reali tra le varie filiere produttive.

Per contribuire concretamente con esempi pratici di sviluppo sostenibile e economia circolare è nata l’idea del libro “La transizione delle imprese verso l’economia circolare – buone pratiche e fattori abilitanti” realizzato dall’Università Liuc di Castellanza. La selezione delle aziende è stata operata dal Green Transition Hub di concerto con EY, donor dell’iniziativa. Il Green Transition Hub è il centro di competenza dell’Università Liuc che sviluppa progetti di ricerca applicata e consulenza da cui genera risultanze di valenza scientifica e pratica, coinvolgendo aziende, stakeholder e cittadini.

Il volume presenta casi concreti: lo studio condotto da assegnisti di ricerca e docenti dell’Università Liuc ha esplorato come 12 aziende manifatturiere sono riuscite a integrare nelle loro attività l’aspetto fondamentale della circolarità, per rispondere a una necessità ambientale sempre più urgente. Queste le aziende coinvolte: Carcano Antonio, Clerici Tessuto, COIM Group, Comerio Ercole, ICAM, IGOR, Itelyum, Lamberti, Mazzucchelli, Novamont, Vibram e Yamamay. A ogni azienda è dedicato un capitolo, nel quale sono descritte nel dettaglio le buone pratiche, esempi di sostenibilità che puntano anche a pratiche di circolarità. La finalità del libro è di mostrare esempi virtuosi di sostenibilità, nello specifico casi studio di imprese del territorio lombardo che possano assurgere a modello per altre aziende. Il libro verrà distribuito gratuitamente durante il corso degli eventi dedicati alla sua presentazione, mentre è già possibile acquistarlo on-line.

Sostenibiità e innovazione

Il Gruppo COIM è una multinazionale italiana che sviluppa, produce e commercializza in tutto il mondo specialità chimiche per l’industria manifatturiera, garantendo una presenza locale attraverso 19 società – di cui 9 siti produttivi e R&D specializzati – in Italia, Singapore, India, USA, Brasile, Spagna, Austria e Olanda. Oltre 1.350 collaboratori specializzati sono quotidianamente impegnati a interpretare e soddisfare le aspettative dei clienti con tre principali famiglie di prodotto: poliesteri e polioli; PU C.A.S.E. (Coatings, Adhesives, Sealants, Elastomers a base poliuretanica); poliesteri e resine speciali.

COIM è stata selezionata perché adotta un approccio sistematico alla sostenibilità attraverso il paradigma SOI (Sustainability-Oriented Innovation), sviluppando soluzioni per ridurre l’impatto ambientale, promuovere l’economia circolare e il benessere delle persone. In questo contesto COIM ha testimoniato il proprio incrollabile impegno per lo sviluppo sostenibile grazie all’implementazione di strategie sul lungo periodo.

L’approccio di COIM alla sostenibilità è integrato (ambiente, economia e società), ma aperto sul fronte dello sviluppo dei prodotti. Tiene infatti conto delle diverse opportunità con cui si possono sviluppare le politiche sostenibili: materie prime da fonti biologiche, materie prime da riciclo, sistemi biodegradabili e compostabili, sistemi low VOC, controllo e riduzione delle emissioni di CO2 sull’intera filiera e recupero a valle dei prodotti finiti per il riciclo del PU. Le innovazioni sono sostenibili anche dal punto di vista dell’impiego: possono essere utilizzate dai trasformatori senza modificare i processi produttivi né dotarsi di nuovi macchinari. I clienti possono anche richiedere soluzioni integrate e personalizzate, raggiungendo così la massima efficienza nell’approvvigionamento, nell’utilizzo e nelle prestazioni.