C.O.I.M. S.p.A., ha inaugurato a Offanengo (CR) un nuovo magazzino automatizzato e autoportante, frutto di un investimento di oltre 10 milioni di euro.
Obiettivo del progetto, anche in virtù dell’incremento del business di COIM, era quello di realizzare un magazzino interno allo stabilimento ma dislocato in una posizione che consentisse la razionalizzazione della viabilità interna garantendo, così, la massima sicurezza. In seguito ad un’attenta valutazione delle opzioni disponibili – magazzino tradizionale a catasta, magazzino semiautomatico o magazzino automatico con trasloelevatori – COIM ha optato per quest’ultimo, compiendo una scelta sfidante nel mondo della chimica. Il nuovo magazzino, destinato allo stoccaggio di sostanze chimiche – materie prime e prodotti finiti pronti per la consegna – è completamente automatizzato e i flussi di movimentazione sono guidati da un sistema WMS (Warehouse Management System) “tailor made” che traccia la rotazione delle referenze gestite, consentendo una distribuzione delle merci ottimizzata nelle aree di stoccaggio. Il sistema WMS garantisce inoltre la tracciabilità dei prodotti, i cui avanzamenti sono singolarmente individuati da un sistema di bar-coding delle unità di carico.
Le sfide normative e tecnologiche e l’unicità del nuovo magazzino di COIM
“Considerata l’eterogeneità dei packaging impiegati da COIM e la necessità di realizzare una struttura con un’alta capacità ricettiva, una delle prerogative più importanti nella valutazione delle possibili soluzioni è stata la flessibilità. La scelta, ricaduta sul magazzino completamente automatizzato, ha richiesto un accurato studio di dimensionamento, per garantire un’alta produttività prestazionale dell’impianto e fare fronte agli importanti flussi in inbound e outbound, che caratterizzano quotidianamente il sito produttivo”, spiega Paolo D’Adda, Supply Chain Manager di Coim S.p.A..
Trattandosi di un magazzino interno a un impianto chimico, lo studio per la sua realizzazione ha richiesto numerosi ulteriori approfondimenti e ha dovuto tenere conto di accorgimenti specifici, non da ultimo una doppia protezione antincendio.
In virtù di questa complessità e della necessità di ottemperare rigorosamente a tutti i requisiti normativi in materia di sicurezza e antincendio, il progetto ha richiesto il coinvolgimento di diverse competenze e funzioni aziendali – Supply Chain, HSE, Ingegneria, ICT, Security e Produzione – che, in collaborazione con progettisti esterni e realtà aziendali italiane leader nel settore dei magazzini automatici, nel periodo 2018 – 2021 hanno definito e portato a compimento l’opera, tenendo conto dell’interazione tra il magazzino, la produzione, la gestione informatica degli stessi e l’ambiente esterno.
“Il progetto ha visto il coinvolgimento di oltre quaranta fornitori diretti, oltre cento se prendiamo in considerazione le subforniture”, spiega Massimo Tonani, Site Manager dello stabilimento COIM a Offanengo. “Possiamo affermare che sono state coinvolte le migliori aziende e competenze italiane in questo ambito, oltre a funzioni strategiche di COIM”.
Le prestazioni del magazzino e la riduzione dell’impatto paesaggistico e ambientale
“Quando ci siamo trovati di fronte alla valutazione delle diverse tecnologie realizzative per il nuovo magazzino, il tema dell’impatto ambientale ha rivestito un ruolo chiave. Se avessimo optato per un magazzino tradizionale, per ottenere lo stesso risultato in termini di capacità avremmo dovuto costruire su una superficie di suolo vergine molto più ampia”, conclude Massimo Tonani.
Il nuovo magazzino, realizzato su una superficie di circa 3.000 m2, grazie al suo sviluppo verticale, ha infatti una capacità ricettiva di oltre 10.000 posti pallet, contro gli 800 posti pallet che avrebbe un magazzino tradizionale realizzato sulla stessa superficie. Un traguardo eccezionale, ottenuto con un ingombro di 25 metri di altezza, 30 di larghezza e 100 di lunghezza.
Per mitigare l’impatto paesaggistico, COIM ha inoltre piantumato l’area con oltre 1.000 alberi ad alto fusto.