Enrico Barboglio è il nuovo direttore generale di Acimga, raccogliendo il testimone
da Andrea Briganti, che dopo un ciclo di otto anni a servizio dell’associazione
intraprende una nuova opportunità professionale. La comunicazione ufficiale è avvenuta lo scorso 6 maggio in occasione dell’Assemblea dei Soci di Acimga che si è tenuta nell’ultimo giorno della fiera Print4All.
“Si chiude un’esperienza ricca di soddisfazioni, per la quale sono grato ai Soci e al Consiglio Generale di Acimga – afferma Andrea Briganti – In questi anni abbiamo triplicato la base associativa e completato progetti rilevanti, partecipando alla costituzione della Federazione Carta e Grafica e, soprattutto, alla creazione della fiera di settore, Print4All: alla sua seconda edizione, svoltasi lo scorso 3-6 maggio a Fiera Milano, la manifestazione ha
confermato il successo della prima, attestandosi quale appuntamento di riferimento per la community internazionale legata al settore”.
Per Barboglio, la sfida è portare le imprese del settore, uno dei più performanti della meccanica strumentale italiana, oltre le difficoltà di un 2022 segnato da ritardi nella catena degli approvvigionamenti (in particolare di semiconduttori e quadri elettrici) e rincaro delle materie prime e riprendere il filo della ripartenza registrata nel 2021.
“Ringrazio i soci e il Consiglio Generale di Acimga per la nomina e per l’opportunità di dare continuità al lavoro svolto da Andrea Briganti, di cui il successo di Print4All è solo l’espressione più evidente – esordisce Enrico Barboglio, direttore generale di Acimga – Lo sviluppo della manifestazione sarà alla base del programma del prossimo triennio, unitamente al consolidamento delle relazioni interne all’associazione e con le altre associazioni di filiera per supportare lo sviluppo del mercato. Veniamo da un anno record per gli ordini, in aumento del 44% rispetto al 2020 e del 16% rispetto al 2019: considerato che i tempi medi di produzione delle macchine sono di 12 mesi, molti risultati saranno evidenti solo alla fine di quest’anno.
Lo scenario internazionale rischia di incidere sui fatturati, ma Acimga in questi mesi ha operato per tutelare gli associati e il valore delle commesse stipulate con la clientela internazionale. Il settore comunque è solido, nel 2021 l’occupazione è cresciuta di quasi il 4%, gli investimenti, dopo la crisi del 2020, hanno registrato un balzo di circa il 14% e i prodotti italiani hanno migliorato il proprio posizionamento nella fascia di prezzo medio-alta, legata ai prodotti ad alto valore tecnologico. Nel primo trimestre del 2022 le nostre imprese hanno registrato ordini per circa 260 milioni di euro, in diminuzione del 3% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma secondo i dati dell’Osservatorio Export di Acimga le esportazioni cresceranno entro i prossimi tre anni a quota 2 miliardi”.