BFT Group è una realtà giovane, fortemente innovativa, che propone soluzioni tecnologiche per la stampa flessografica e comprende BFT Flexo, sul mercato dal 2017 specializzata in sistemi di inchiostrazione e lavaggio e BFT Carbon, presente dal 2019, e specializzata nella produzione di camere racla in fibra carbonio. In pochi anni le soluzioni tecnologiche bft group sono diventate un punto di riferimento per i più importanti costruttori di macchine da stampa flexo e roto a livello mondiale
Sono trascorsi solamente cinque anni dall’inizio dell’avventura imprenditoriale di Simone Bonaria e Alberto Ferrara, due giovani ingegneri appassionati di innovazioni tecnologiche che hanno deciso di mettere a frutto le proprie competenze proponendo sul mercato soluzioni avanzate per i sistemi di inchiostrazione e lavaggio delle macchine da stampa flessografiche e rotocalco. Un percorso iniziato dal basso, sporcandosi le mani con l’inchiostro direttamente in sala stampa, non senza fatica e difficoltà, specialmente all’inizio quando bussando alle porte dei costruttori di macchine, erano più le risposte di cortesia che quelle realmente interessate ad approfondire la conoscenza delle soluzioni tecnologiche introdotte dai due giovani soci. Sicuramente la strategia di approcciare il mercato direttamente con gli stampatori si è rivelata vincente per BFT Flexo, il cui nome, grazie ai positivi feedback dei vari clienti ha iniziato a farsi conoscere sempre di più sul mercato tanto che in soli cinque anni il piccolo ma dinamico gruppo è ormai inserito nell’elenco dei partner di praticamente tutti i più importanti costruttori di macchine da stampa a livello globale.
Nel 2019 a completare l’offerta, è stata creata anche la BFT Carbon, insieme al nuovo socio Andrea Ceresani, imprenditore piemontese conosciuto nell’ambito della lavorazione della fibra di carbonio (la sua azienda realizza componenti per l’industria aerospaziale), mettendo a frutto le proprie competenze nella lavorazione di questo materiale per la produzione di camere racla, andando così a completare il pacchetto d’offerta di BFT Group.
La presenza importante sia nel mondo del packaging flessibile che del cartone ondulato ha consentito a BFT Group di crescere in maniera sostanziale nel giro di un solo lustro, e riuscendo anche a diventare partner strategico di un grande costruttore tedesco di macchine da stampa, accordo questo sul quale per ora vige il massimo riserbo, ma che ben presto verrà ufficializzato e reso pubblico.
Obiettivo non-stop printing
BFT Flexo sta sposando la filosofia di diversi costruttori, impegnati ormai da tempo nel cercare di progettare macchine da stampa a ciclo continuo, dotate di tecnologie ed equipaggiamenti in grado di garantire una reale produzione no-stop, un’esigenza che per gli stampatori di packaging flessibile che devono stampare una stessa commessa per svariati giorni, diventa un’esigenza di primaria importanza, capace di fare la differenza a livello di produttività e profitto.
Per soddisfare questa che è una vera e propria vision, gli equipaggiamenti devono essere in grado di auto monitorarsi e auto calibrarsi, senza alcun intervento umano.
“Il mercato oggi spinge verso queste soluzioni, e sono esigenze che raccogliamo sia dagli stampatori ma anche dai costruttori”, dice Simone Bonaria, “e noi dobbiamo essere in grado di aiutarli a monitorare e tenere sotto controllo tutte quelle variabili che ancora non vengono prese in considerazione, ma che di fatto sono monitorabili. Come BFT Flexo è da tempo che stiamo spingendo, soprattutto sui sistemi di lavaggio, con soluzioni Smart, dove l’impianto munito di Plc industriale è in grado di monitorare non solo le funzioni di inchiostrazione e lavaggio, ma anche altre variabili all’interno della sala stampa, ad esempio temperatura e umidità dell’ambiente, che grazie a una serie di sensori opportunamente posizionati, si tengono sotto controllo, risolvendo una serie di problematiche, migliorando di fatto la standardizzazione del processo e legando anche queste informazioni alla singola commessa. Sappiamo infatti quanto incida la condizione ambientale per una buona riuscita della fase di stampa, e nonostante siano concetti basilari noti, capita di frequente di trovarsi di fronte a problematiche similari”, aggiunge Bonaria.
Nuovo sistema di pulizia dei cliché by BFT Flexo
Nato da un’esigenza per dei clienti del settore tissue, BFT, in collaborazione con costruttori di riferimento, ha deciso di ampliare la gamma delle soluzioni tecnologiche offerte, sviluppando un nuovo impianto di pulizia dei cliché in linea, sia continuativa, sia spot in base all’individuazione del difetto tramite le telecamere. “Questo è un progetto che vogliamo sviluppare in collaborazione con diversi clienti finali nei diversi mercati, dal tissue al flessibile, oltre che con i costruttori. Al momento non pensiamo che un sistema di questo tipo sia interessante per il mercato del cartone ondulato, dove notiamo che le tirature sono sempre più brevi e l’esigenza di una stampa no stop non è così pressante come per il flessibile”.
L’evoluzione porterà sul mercato un pacchetto di equipaggiamenti in grado di garantire sia la produttività, eliminando qualsiasi fermo macchina, sia di semplificare gli start-up andando a standardizzare tutte le operazioni preliminari. Sicuramente a monte dell’evoluzione di prodotti BFT, c’è la tecnologia, basata su Siemens, in grado di monitorare decine di sensori contemporaneamente, ma in grado anche di calcolare i cicli di ogni componente, garantendo sempre una manutenzione preventiva puntuale.
Collaborazione con gli OEM per innalzare il livello tecnologico delle macchine
Il rapporto di BFT Group con gli OEM è sicuramente cambiato nel corso di questi 5 anni di storia del piccolo gruppo piemontese, e da una certa diffidenza iniziale o comunque da un interesse poco marcato verso queste soluzioni che molti costruttori preferivano sviluppare al proprio interno, anche grazie alle numerose referenze presso stampatori di ogni settore e in ogni parte del mondo, nonché a un lavoro certosino dello staff BFT, l’azienda è riuscita a dimostrare la validità delle proprie soluzioni dove a fare la differenza non è tanto l’impianto in sé, ma soprattutto la parte software.
“Grazie a un algoritmo da noi sviluppato, l’impianto garantisce una pulizia profonda in tempi rapidissimi e questo i costruttori, anche grazie ai loro clienti stampatori lo hanno capito. Ci sono aree all’interno della macchina che hanno valori e pesi differenti, in passato il sistema di inchiostrazione e lavaggio non era così centrale, mentre oggi è una parte sostanziale del processo di stampa”, aggiunge Simone Bonaria, sottolineando il grande valore aggiunto che la competenza e il know-how delle soluzioni BFT Group possono apportare al cliente finale.
Oggi BFT Group può vantare una serie di competenze acquisite e una grande conoscenza del funzionamento delle macchine da stampa, il più delle volte anche superiore all’ufficio tecnico del cliente che suo malgrado non vive la sala stampa come i tecnici di BFT, che proprio per questo motivo riescono ad affrontare e prevenire certe problematiche. Questo aspetto è stato particolarmente apprezzato, sia dai clienti stampatori che costruttori che coinvolgono sempre più frequentemente BFT Group nei loro progetti in veste consulenziale.
Il rapporto con l’importante costruttore di macchine da stampa tedesco nasce proprio su stimolo di un grande cliente stampatore americano, che dopo essersi rivolto a Simone Bonaria e Alberto Ferrara per dei retrofit su elementi stampa esistenti, ha voluto installare sulle proprie macchine i sistemi ingegnerizzati da BFT Flexo, dando il via alla partnership che, dopo oltre tre anni di collaborazione, a breve verrà ufficializzata. “Con il costruttore partner tedesco, sinonimo di stampa nel mondo, stiamo sviluppando una nuova macchina, con un concetto altamente innovativo, per aumentare le prestazioni delle macchine da stampa e risolvere alcuni problemi segnalati dai loro clienti, tanto che hanno iniziato a vendere molte nostre soluzioni di retrofit inserite direttamente nel loro catalogo. Questo modello di business vorremmo replicarlo con tutti i costruttori di macchine da stampa e siamo aperti e disponibili a un dialogo che possa portare a importanti risultati per i nostri clienti finali e soluzioni di facile utilizzo per i loro operatori”, conclude Simone Bonaria.