Mecarozzi: “Passi fondamentali per la riconversione ecologica dell’economia, ma più sostegno ai comparti del packaging già virtuosi, come gli scatolifici”
La sostenibilità degli imballaggi è da tempo al centro del lavoro del legislatore europeo e di quello nazionale che mirano a continuare a ridurre l’impatto ambientale del packaging che costituisce, secondo dati della Commissione Europea, quasi il 40% dei rifiuti solidi urbani.
Uno degli ultimi provvedimenti in questa direzione è il decreto direttoriale n. 84 del Ministero dell’Ambiente, che destina dieci milioni di euro a supporto delle aziende produttrici di plastica monouso che desiderano riconvertire i loro processi produttivi verso soluzioni più sostenibili. In questo scenario, il cartone ondulato continua a emerge come una delle risposte più efficaci a un numero crescente di esigenze di imballaggio a basso impatto ambientale. La sua capacità di sostituire diversi materiali – comprese le materie plastiche – è una delle attuali sfide per tutto il settore dei produttori di imballaggi in cartone ondulato.
L’Associazione Italiana Scatolifici (ACIS), che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, ha posto da tempo la sostenibilità ambientale al centro delle sue attività. L’associazione, che rappresenta un settore con un fatturato complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro in tutta Italia, continua a promuovere il concetto di economia circolare e la riduzione dell’impatto ambientale.
“Apprezziamo il sostegno del Ministero dell’Ambiente verso una riconversione green delle aziende produttrici di imballaggi in plastica monouso, ma allo stesso tempo ci auguriamo che i Ministeri competenti sostengano anche la nostra filiera nel mantenersi virtuosa e nel non trovarsi svantaggiata di fronte a investimenti a costo zero in altri settori concorrenti. Le filiere del futuro devono cooperare insieme ai Ministeri affinché le soluzioni sostenibili non siano necessariamente le più costose” – commenta il Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici, Andrea Mecarozzi. “Il cartone ondulato rappresenta una risorsa fondamentale nel percorso verso la transizione ecologica dell’economia. È un momento cruciale per gli scatolifici e stiamo facendo di tutto per aiutare le nostre imprese a essere pronte a cogliere tutte le nuove opportunità che ci sta offrendo il mercato”. In Italia, oltre il 70% delle materie prime impiegate per la produzione del cartone ondulato proviene da carta riciclata. Secondo il 29° Rapporto Annuale di Comieco, il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici è pari al 92,3%, superando gli obiettivi europei per il 2030. Inoltre, più del 90% della fibra vergine utilizzata dall’industria cartaria europea proviene da foreste europee in espansione, con oltre il 70% di esse certificate FSC o PEFC, a conferma di una filiera responsabile e sostenibile.