Nel pieno delle ferie d’agosto l’Antitrust ha comunicato la sanzione di 287 milioni di euro nei confronti delle principali imprese produttrici di cartone ondulato e all’associazione di riferimento GIFCO, a fronte dell’istruttoria avviata in seguito all’invio di una segnalazione dell’associazione di categoria degli scatolifici non verticalmente integrati (ACIS) e alla presentazione di una domanda di clemenza (leniency) da parte di alcune società coinvolte.
Qui di seguito pubblichiamo la nota diffusa dall’Associazione Italiana Scatolifici e a seguire sarà possibile leggere anche la comunicazione diffusa da GIFCO:
“Un’indagine dell’Antitrust ‘da record’ ha condannato la quasi totalità dei produttori di cartone ondulato operanti in Italia. Decenni di concertazioni illecite da parte di grandi player ai danni di piccole e medie imprese italiane. Il procedimento si distingue per il gran numero di imprese coinvolte (oltre trenta), per il largo ricorso da parte degli investigati all’istituto della leniency – lo strumento ‘premiale’ per le imprese che denunciano i cartelli ai quali partecipano – nonché per l’altissimo importo delle sanzioni complessivamente imposte (circa 300 milioni di euro).
“I risultati di questa indagine dell’Antitrust vanno al di là di ogni nostra aspettativa, confermando oltre un decennio di concertazioni ai danni delle nostre imprese, che acquistano cartone per trasformarlo in imballaggi. Due consolidati e rodati cartelli che ci hanno tolto risorse per molti anni, facendo perdere via via quote di mercato agli scatolifici, un comparto composto da piccole e medie aziende italiane” ha commentato Riccardo Cavicchioli, Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici a chiusura del Procedimento sui prezzi del cartone ondulato dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Le imprese sanzionate sono tutte di grandi dimensioni e rappresentano la quasi totalità dei produttori di cartone ondulato presenti a livello nazionale, che detengono in complesso circa il 90% del mercato. Sono tutti operatori di grandi dimensioni. Un procedimento durato oltre 2 anni, che è stata esteso 4 volte fino a diventare l’indagine più grande per numero di imprese coinvolte mai gestita dall’Antitrust italiana. L’importo complessivo delle sanzioni – pari a 287 milioni di euro – rappresenta in ordine di grandezza uno dei livelli più alti mai raggiunti in Italia.
L’indagine nasce da una serie di segnalazioni giunte all’Antitrust, tra cui quella decisiva dell’Associazione Italiana Scatolifici, che rappresenta gli scatolifici italiani, piccole e medie imprese distribuite su tutto il territorio. L’Associazione si è avvalsa dell’assistenza legale dello Studio Lipani, Catricalà & Partners.
“La perdita di competitività degli scatolifici a causa di questo cartello nel corso di questi anni ha comportato non solo danni significativi alle nostre imprese associate, ma più in generale ha generato drammatici risvolti in termini di sviluppo del settore, di investimenti, di innovazione e di creazione di posti di lavoro. Le PMI del nostro settore, infatti, sono sempre state caratterizzate da una forte propensione all’investimento e dalla capacità di riuscire a ridistribuire benessere nel nostro Paese”.
“Ci auguriamo davvero che questo possa essere un momento di svolta per le nostre imprese, che potranno finalmente tornare a competere in un mercato ‘normale’ e innovare secondo la migliore tradizione dell’imprenditoria italiana, specialmente in un momento storico così importante per gli imballaggi in cartone ondulato, che sono parte di una filiera sostenibile e virtuosa”, ha concluso Cavicchioli.
Il mercato degli imballaggi in cartone ondulato in Italia, una filiera ad alta sostenibilità
In un mondo sempre più attento all’impatto ambientale, il settore degli imballaggi in cartone ondulato rappresenta un ottimo esempio di economia circolare, essendo basato su risorse disponibili in natura ed con una filiera virtuosa di recupero e riciclo (gli imballaggi a base carta rappresentano oggi un’eccellenza nel riciclo, in Italia e in Europa, con una quota pari all’82%).
Nel 2017, la produzione complessiva di cartone ondulato a livello europeo è stata di circa 35,7 miliardi di metri quadrati. L’Italia è il secondo produttore europeo (dopo la Germania) con una quota pari al 18% del totale della produzione continentale. La produzione italiana ha raggiunto i 6,8 miliardi di metri quadri – pari a circa 3,8 milioni di tonnellate – con una crescita annua pari al 2,8%. Nel 2017, oltre il 60% delle scatole è stato utilizzato nel settore alimentare, mentre la quota restante è stata invece destinata a usi non alimentari.