Massimo Medugno direttore generale di Assocarta è intervenuto a Roma, al Forum Acqua di Legambiente “L’impronta idrica come strumento di adattamento alla crisi climatica” sul tema della riduzione, del recupero e del riciclo dell’acqua quali parole d’ordine per una gestione sostenibile di questa risorsa.
“L’acqua è un elemento fondamentale del processo produttivo cartario” afferma Medugno “Per questo le cartiere hanno sempre utilizzato in modo efficiente questo elemento del capitale naturale tanto più che, sin dagli albori della produzione cartaria nel nostro Paese, attorno alla produzione viveva una comunità, e la simbiosi fra territorio e cittadino è sempre stata uno degli obiettivi del nostro comparto non solo in termini occupazionali ma di forte rispetto all’ambiente e al territorio”. “Il riciclo interno dell’acqua è elevato” spiega Medugno “e soltanto il 10% dei consumi di processo è costituito da prelievi. Se alla fine degli anni settanta erano necessari mediamente 100 metri cubi d’acqua per produrre una tonnellata di carta, attualmente ne vengono utilizzati 26 (dato medio del campione Assocarta – Rapporto Ambientale Assocarta Legambiente 2021.
“Il dato, sostanzialmente stabile negli ultimi anni, evidenzia il raggiungimento di un limite tecnologico sotto il quale sembrerebbe difficile spingersi senza incorrere in un incremento delle concentrazioni” emerge da Rapporto Ambientale Assocarta Legambiente 2021. “Da qualche anno come Assocarta – afferma Medugno – realizziamo un bilancio ambientale con il supporto di Legambiente con la quale abbiamo un accordo di partnership che vede Assocarta in prima linea su molti eventi dedicati all’attenzione del capitale naturale”.
“Oggi, in occasione della prima giornata internazionale Unesco dedicata alle riserve della biosfera, siamo orgogliosi di prendere parte a questo Forum Acqua per diffondere presso istituzioni e i media i numeri contenuti nel nostro Rapporto Ambientale che testimoniano l’impegno responsabile delle cartiere italiane” continua Medugno.
“E l’acqua” conclude Medugno “potrebbe diventare un ulteriore elemento per rafforzare l’economia circolare, se potenziassimo l’uso fanghi per produrre biometano e biogas derivanti dal riciclo di acqua. Ottimizzazione delle risorse unitamente alla riduzione dei consumi e alla depurazione di acqua in sito aiuterebbe la manifattura cartaria anche nella decarbonizzazione“.