E’ in programma dal 19 al 30 luglio il primo roadshow organizzato da ULMEX per presentare a clienti e prospect l’innovativo concept Evolux per la pulizia laser degli anilox. In occasione del tour, che in queste prime settimane toccherà le principali regioni del Nord Italia, ULMEX ha installato il modello Evolux 1700 su uno dei truck della propria flotta. Il tour farà tappa presso tutte le aziende interessate ad effettuare test personalizzati direttamente nel proprio sito produttivo.
Presentata ufficialmente a inizio maggio, Evolux ha riscosso da subito grande successo. “Già dalle prime dimostrazioni effettuate in queste settimane presso la nostra sede di Padova, clienti di tutta Europa hanno apprezzato i risultati tangibili e misurabili garantiti da questo nuovo concept di pulizia laser”, afferma Alessio Polastro, direttore commerciale di ULMEX Italia, “Ora vogliamo raggiungere un numero ancora più elevato di stampatori, offrendo loro la possibilità di toccarne con mano le potenzialità direttamente presso la propria sede. Questo offrirà loro il vantaggio di utilizzare programmi di pulizia personalizzati in base alle specifiche esigenze”. Cuore tecnologico di Evolux è infatti l’esclusiva sorgente laser a fibra pulsante che, a differenza di altre tipologie di laser, permette di calibrare potenza, frequenza e caratteristica dell’impulso, dando vita interventi customizzati. Ciò consente di rimuovere non solo gli inchiostri, ma anche residui più difficili come vernici, adesivi e siliconi, a base solvente, acqua o UV.
Studiata per diventare parte integrante del ciclo produttivo aziendale, Evolux è in grado di gestire in modo efficace ed efficiente la pulizia dell’intero parco anilox, utilizzando logiche automatizzate di manutenzione predittiva che aumentano la qualità di stampa abbattendo i costi e generando saving davvero significativi. Evolux si differenzia infatti dalle macchine laser tradizionali grazie a una serie di tools opzionali che rendono unica questa soluzione. Primo fra tutti il microscopio 3D, per la prima volta integrato direttamente nella macchina, che, oltre a controllare l’esito della pulizia, permette di esaminare il volume, la profondità e la geometria delle cellette dei singoli anilox, fornendo dati importanti per il controllo del loro ciclo di vita. Tutte le informazioni raccolte vengono gestite mediate il software proprietario D.A.M. (Dynamic Anilox Management) che elabora in pochi click i dati relativi al parco anilox, calcolandone con anticipo il raggiungimento della saturazione della portata. In questo modo è possibile valutare di volta in volta se procedere con la pulizia oppure se pianificare la rigenerazione, ottimizzando tempi, costi e qualità di stampa.
“Vantaggi che rendono l’investimento in questa tecnologia particolarmente interessante anche per la piccola azienda che abbia in dotazione anche una sola macchina da stampa flessografica”, sottolinea Polastro. Evolux infatti è disponibile in 5 modelli, tutti certificati per l’Industry 4.0, che si differenziano per potenza, velocità e dimensioni, in grado di soddisfare le esigenze di diverse tipologie di utenti, dai piccoli stampatori ai grandi converter. Evolux, inoltre, risponde a importanti requisiti in ottica di sostenibilità ambientale, poiché non utilizza solventi chimici, detergenti, bicarbonato o altre sostanze inquinanti. Un aspetto particolarmente importante, soprattutto per gli stampatori che lavorano nel settore del packaging alimentare e che hanno sposato processi green.