Carminati e Toppazzini: la forza e la semplicità della quadricromia dietro un lavoro dall’effetto wow garantito

74

Dalla partnership fra Carminati service di prestampa e Toppazzini, scatolificio integrato, è nato il lavoro che più di tutti ha colpito la giuria all’ultima edizione del Best In Flexo di Atif, aggiudicandosi anche il Best In Show, selezionato fra tutti quelli in gara indipendentemente dalla categoria. Ne parliamo in questo articolo e nell’approfondimento video coi diretti protagonisti, Carlo Carminati e Umberto Toppazzini. 

Che i lavori presentati al Best In Flexo, siano tutti di notevole caratura è ormai un dato di fatto, indipendentemente dalla categoria e dal soggetto grafico, l’industria di stampa e converting italiana nel settore del packaging è sicuramente una delle prime al mondo a livello qualitativo, e non lo scopriamo certamente oggi. Che poi vi siano alcuni lavori in grado di colpire l’osservatore, sia esso il consumatore che non dimentichiamolo mai è alla fine il giudice supremo di ogni lavoro di stampa nel settore packaging ed è colui che premia le soluzioni proposte con l’atto di acquisto, è altrettanto indubbio. Se poi questi lavori dall’effetto wow garantito, riescono ad attirare l’attenzione della giuria tecnica a un premio come il Best In Flexo, ecco che il successo oltre che certificato è anche garantito. Ed è un po’ quello che è successo con il lavoro presentato da Toppazzini, scatolificio integrato di San Daniele del Friuli (Ud) con l’ausilio della prestampa Carminati di Antegnate (Bg), il cui progetto grafico di notevole impatto visivo, esposto proprio durante la cerimonia di premiazione dello scorso novembre a Milano, ha attirato fin da subito l’attenzione degli operatori e dei presenti in sala.

Carminati ToppazziniUn’attenzione sicuramente confermata anche dalla motivazione tecnica della giuria che ha premiato questo lavoro, 1° classificato nella categoria “Uso innovativo del processo flessografico” grazie all’ottimo registro, corretta stesura del colore e stampa delle alte luci, buona leggibilità e pulizia dei testi, morbidezza delle sfumature, notevoli l’effetto di continuità ottenuto fra la bianca e la volta e la texture di fondo, quasi materica che conferisce particolare realismo al soggetto stampato frutto di un evidente lavoro di studio e valorizzazione dell’effetto cromatico, considerando i solo quattro colori di quadricromia utilizzati.

Una partnership tecnica consolidata nel tempo
La collaborazione fra Toppazzini e Carminati risale ai primi anni 2000
, in concomitanza con l’avvento sul mercato di moderne tecnologie di stampa flexo, di cui Toppazzini era dotata, che hanno senz’altro contribuito a migliorare la qualità degli imballi stampati in cartone ondulato, un lavoro dietro il quale è indispensabile intervenire fin dalle fasi di prestampa. “In Carminati siamo da sempre concentrati nell’offrire un servizio di alta qualità, testimoniato anche da un intenso processo interno di ricerca e sviluppo che ci ha portato a costruire internamente delle speciali tecnologie produttive in grado di supportarci, con il preciso obiettivo di poter rispondere alle esigenze dei nostri clienti con tempestività e un supporto tecnico di alto livello, e devo dire che Toppazzini rappresenta per noi il cliente ideale per poter sviluppare insieme progetti vincenti”, esordisce Carlo Carminati, titolare del service di prestampa bergamasco, che nell’ultimo periodo si è reso protagonista di diverse azioni, come per esempio il convegno del settembre 2024 in collaborazione con XSYS Italia e brand owner di livello nazionale e non solo, di un convegno tecnico molto interessante che ha contribuito ad accendere ulteriormente i riflettori su argomenti di sicuro interesse, ma anche sull’azienda stessa che in passato mai aveva organizzato e aperto le proprie porte al pubblico esterno.

Carminati ToppazziniToppazzini una realtà familiare che ha sede a San Daniele del Friuli (Ud), la patria del prosciutto crudo, rientra nella categoria degli scatolifici integrati, ovvero quelle realtà che oltre a trasformare il cartone ondulato, sono dotati di ondulatori e quindi producono internamente la materia prima, riuscendo a soddisfare pienamente il proprio fabbisogno, considerando che solo il 5% del cartone prodotto viene commercializzato a terzi. Inoltre è presente anche un reparto con un macchinario speciale per la produzione del cartone “honey comb”, un materiale estremamente resistente che viene impiegato da Toppazzini per soddisfare le esigenze del suo principale mercato di riferimento, costituito dai grandi imballi, e da tutti gli elementi riempitivi, per l’industria del mobile. Il resto dell’offerta, come testimoniato proprio dal lavoro presentato al concorso è rivolto all’industria del food&beverage con imballaggi stampati di alta qualità per aziende vitivinicole o grandi multinazionali nel settore della birra. Lavorando in azienda circa 180 collaboratori, su tre turni, capaci di produrre nell’ultimo anno circa 145 milioni di metri quadri di cartone.

“Utilizziamo al nostro interno solamente macchine da stampa flessografica, e proprio recentemente abbiamo inserito la nuova Master DRO della BOBST a 9 colori che ci permette di stampare sia internamente che esternamente in un unico passaggio a seconda delle esigenze di ogni singolo lavoro. Ed è proprio su questa macchina che abbiamo stampato il lavoro che è stato premiato all’ultimo Best In Flexo, ideale per la produzione di imballaggi di alta qualità per l’industria beverage. Il cartone patinato interno/esterno è stato ovviamente prodotto sul nostro ondulatore Fosber. Per quanto riguarda la fustellatura, di comune accordo con il nostro cliente, si è deciso di scegliere il processo offline con la nostra MasterCut BOBST, questo nonostante il nostro Master DRO consenta la fustellatura rotativa in linea che però preferiamo utilizzare per altre tipologie di lavori”, racconta Umberto Toppazzini, espressione della terza generazione dell’azienda.

Il lavoro nel dettaglio: la straordinarietà di un processo standardizzato

Il soggetto grafico presentato al concorso, una scatola per bottiglie di prosecco con un’immagine caratterizzata dal colore oro, nascondeva in realtà l’insidia di essere il primo lavoro realizzato da Toppazzini con la stampa simultanea interna/esterna contemporaneamente, utilizzando colori di quadricromia, sapientemente gestiti e in grado di riprodurre in maniera straordinaria la tonalità dorata, per la quale invece tradizionalmente è richiesto l’utilizzo di un colore speciale pantone. “Grazie al supporto di Carminati, siamo riusciti a gestire in maniera abbastanza semplice questo lavoro, ed essendoci dotati di una macchina da stampa apposita per questa tipologia di lavori, essere riusciti a svolgere la commessa in maniera precisa e lineare è stato un ottimo punto di partenza”, racconta Umberto.
Anche dal punto di vista di Carminati lo straordinario risiede proprio nell’ordinaria gestione di un processo standardizzato dove i due uffici tecnici, Toppazzini e Carminati, hanno collaborato perfettamente per trovare la migliore soluzione da un punto di vista tecnico e  tecnologico per andare in produzione con un avviamento veloce, pochi fogli di scarto per un processo di stampa perfettamente ottimizzato. “Anche per noi la stampa interna/esterna in contemporanea rappresentava la vera sfida di questo lavoro, poiché dovevamo garantire all’immagine la stessa coerenza cromatica su ambo i lati, in un unico passaggio ed era una tipologia di lavoro che non avevamo mai approcciato, così come Toppazzini”, interviene Carminati sottolineando inoltre che sono stati utilizzati due tipologie di inchiostri differenti fra retro a 3 colori e fronte a 4 colori.
Affidarsi alla quadricromia, ove possibile, per riprodurre un’ampia gamma tonale è una tendenza in crescita anche in flexo, anche se è giusto e corretto ribadire che non sempre è possibile riprodurre tutto in quadricromia e che comunque si tratta di risultati che richiedono l’accettazione di un compromesso dal punto di vista cromatico. Detto ciò, da  un punto di vista tecnico, in prestampa vi è stato un notevole sviluppo nella ricerca delle microcelle, e grazie all’ausilio di software dedicati, è possibile replicare dei toni colore, espandendo il gamut.

Carminati Toppazzini“Per la produzione dei fotopolimeri forniti a Toppazzini abbiamo utilizzato il nostro sistema brevettato OLed, un impianto che abbiamo progettato e brevettato, che ci dà la possibilità di utilizzare delle microcelle altrimenti impossibile da adottare specialmente sulle lastre per cartone ondulato che sono tradizionalmente più spesse”, aggiunge Carlo Carminati confermando che nel corso dell’anno proseguiranno gli investimenti dedicati all’automazione flussi di lavoro e dei processi e dal punto di vista delle risorse umane, avendo inserito diversi giovani in azienda, verranno organizzati corsi di formazione e aggiornamento. Anche sul fronte clienti, Carminati organizzerà delle giornate formative per le singole aziende al fine di far conoscere a fondo le novità tecnologiche proposte così da parlare un linguaggio comune, che come abbiamo visto in occasione del Best In Show, può portare a ottimi traguardi.

Appuntamento fissato dunque per il 2026 quando si svolgerà la premiazione degli FTA Europe Diamond Awards dove Carminati e Toppazzini, insieme a tutte le altre aziende italiane risultate vincitrici negli ultimi due Best In Flexo si confronteranno con le migliori aziende di stampa e prestampa flexo europee.