L’Artegrafica: dalla stampa alla legatoria, rafforzata la partnership con Heidelberg

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Oltre 50 anni di storia alle spalle, alti e bassi come a tutte le aziende capita nel corso della propria storia, poi nel 2022 la svolta con l’ingresso in sala stampa di una nuova Heidelberg 10 colori che accende le luci della ribalta sull’azienda veneta. Da lì solo successi e soddisfazioni per L’Artegrafica, che ha deciso lo scorso aprile di acquistare una nuova piegatrice Heidelberg KH 82-P per replicare, anche in legatoria, i successi ottenuti nella stampa

L'artegrafica Heidelberg

Entrando in azienda non si può non notare l’Oscar della Stampa 2022 che L’Artegrafica ha vinto nella categoria Best Publishing & Commercial Printer, che di fatto ha sancito l’ingresso di questa azienda veneta a gestione familiare fra le eccellenze del settore grafico italiano.

Un premio che è stato assegnato a L’Artegrafica per la resilienza dimostrata nel difficile periodo legato alla pandemia, durante il quale l’azienda della famiglia Zaia mise a frutto gli investimenti in tecnologie di stampa digitale fatti un paio d’anni prima, e decidendo proprio nel 2022 di rinnovare il reparto di stampa offset, una scelta strategica molto importante, che affiancata al nuovo software di gestione del flusso di lavoro, ha lanciato l’azienda nell’era del 4.0.

Ma facciamo un passo indietro e insieme a Paolo Zaia, che oggi gestisce L’Artegrafica con la sorella Carla, parliamo del passato, necessario per comprendere la realtà attuale. Tutto parte infatti nel 1972 quando Adriano Zaia, papà di Paolo e Carla, dopo un’esperienza in una tipografia come dipendente, decide di compiere il grande passo, fondando una propria società. Bisogna attendere la fine degli anni ’80 per vedere la nascita de L’Artegrafica e il coinvolgimento dei figli Paolo e Carla. A quel tempo l’azienda sceglie di acquistare macchinari da stampa e legatoria usati, iniziando a farsi conoscere sul territorio come terzista.

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“Tutta la nostra famiglia era impegnata in azienda, compresa mia mamma, e in qualità di terzisti il lavoro arrivava spesso al venerdì sera, pertanto era del tutto normale passare il sabato e la domenica a lavorare, per consegnare i lavori al lunedì mattina”, esordisce Paolo Zaia.  

Da terzista a fornitore di riferimento per la GDO

Da una monocolore Heidelberg, ben presto con l’aumentare del lavoro, L’Artegrafica inserisce in sala stampa una 6 colori 70×100 e successivamente anche una 8 colori più reparto di legatoria interno e continua a crescere, ma sempre nel mercato dei terzisti. Nel 2006, complice anche un momento di crisi economica generale, il lavoro inizia a calare e la famiglia Zaia si interroga sul futuro e su quale strada intraprendere. “Escludendo assolutamente di andare a contattare direttamente i clienti dei nostri colleghi stampatori che servivamo come terzisti, dopo una ricerca di mercato, ho deciso di sondare il settore della Grande Distribuzione, contattando le varie agenzie di comunicazione e proponendomi come fornitore per i loro stampati”, continua Paolo.

Inizia con una sola catena di supermercati, ma L’Artegrafica cresce in fretta, e diventa il punto di riferimento per 6 catene di distribuzione organizzata, con una mole di lavoro non indifferente, visto che mediamente ogni catena varie le promozioni ogni 15 giorni, e per far fronte a tutte queste commesse, l’azienda dei fratelli Zaia è operativa su 3 turni di lavoro per 7 giorni alla settimana.

Artegrafica Speedmaster 10 coloriLa svolta del 2022 con la scelta della nuova Heidelberg 10 colori

Oggi a due anni di distanza gli occhi di Paolo Zaia brillano quando racconta la decisione di affidarsi, anima e corpo, ad Heidelberg.

“Mai scelta fu più azzeccata, e anche grazie al loro prezioso supporto, oggi otteniamo delle prestazioni, relativamente alla produttività, impensabili con le vecchie attrezzature, con un livello di qualità eccellente, tanto che la nostra offerta non è più solamente rivolta al mercato della GDO, che resta il nostro core business, ma anche al mercato dei cataloghi di alta qualità”, dice Paolo Zaia, raccontandoci che ultimamente sono arrivate richieste da parte di mobilifici di fama nazionale che chiedono di poter stampare qui i loro cataloghi, segno che la fama de L’Artegrafica ha ormai varcato i confini regionali.

L’azienda negli ultimi due anni ha vissuto grandi cambiamenti, in ogni fase del processo produttivo, dallo studio grafico interno fino alla legatoria, al fine di offrire ai clienti un servizio di altissima qualità, con un processo produttivo tutto sotto controllo e interconnesso, sposando in pieno i dettami della 4.0.

“Quando abbiamo deciso di investire nella 10 colori, ci siamo seduti attorno a un tavolo e guardati negli occhi con il management di Heidelberg Italia, perché un passo simile lo avremmo fatto a patto che ci avessero portato a raggiungere i risultati e le performance che giustamente Heidelberg Italia evidenzia in fase di trattativa”, ci racconta Paolo Zaia.

La macchina, al momento unica configurazione a 10 colori in Veneto, è stata acquistata con la formula “Subscription” proposta dal costruttore tedesco che prevede anche tutta la fornitura di materiali consumabili. “Questa è la storia di una partnership di successo, dove l’azienda di stampa si è completamente affidata a noi fornitori di tecnologia e materiali, dandoci la possibilità di dimostrare che, seguendo determinate procedure, la macchina da stampa può realmente raggiungere performance produttive superiori anche del 20%. A loro è stato anche proposto, e lo hanno accettato, il nostro servizio “Performance Plus”, che prevede il supporto di un esperto di stampa di Heidelberg per un certo periodo di tempo, il quale dopo un’analisi dell’azienda, interviene nei punti critici da migliorare, al fine di ottenere i risultati desiderati”, aggiunge Eris Neri, Account Manager di Heidelberg Italia, sottolineando che il successo di tutta questa operazione è stata possibile per la grande disponibilità della proprietà aziendale in primis, e della loro capacità di coinvolgere tutti i collaboratori a seguire le nuove procedure.

Artegrafica piegatrice nuova_012×1: la nuova piegatrice Heidelberg KH82P completamente automatizzata

La stessa filosofia operativa è stata poi applicata anche al reparto legatoria, dove chiaramente gli importi dell’investimento sono minori: L’Artegrafica ha sostituito due macchine piegatrici di vecchia generazione con una nuova e altamente performante KH82-P, la punta di diamante di casa Heidelberg, dedicata all’alta produttività, configurata con ingresso ad alta pila e uscita automatica.

“La nuova piegatrice è stata installata lo scorso mese di aprile, e una volta che viene impostata e avviata, lavora in totale autonomia, con un operatore chiamato solo a scaricare i lavori piegati per posizionarli sul bancale”, aggiunge Lorenzo Ariberti, Postpress Manager Heidelberg Italia.

La piegatrice KH82-P è inoltre dotata di un brevetto Heidelberg che prevede l’ingresso dei fogli in macchina a squame, garantendo una produttività elevata con la massima qualità di piega, nonché la velocità negli avviamenti sia di lavori ripetitivi che di nuove commesse.

 

Ancora Heidelberg nel futuro de L’Artegrafica…

“La filosofia Heidelberg per noi è un sistema vincente, che ci ha permesso nel giro di un paio d’anni dall’investimento, non senza timori, per la macchina da stampa a 10 colori, di investire ancora con Heidelberg per la nuova piegatrice KH82-P. Per noi che non avevamo mai acquistato macchine nuove, è un traguardo incredibile. Addirittura, abbiamo verificato che le performance dichiarate dal costruttore erano sottostimate, e in alcuni casi abbiamo ottenuto anche risultati migliori, tanto da spingerci a sceglierli come nostri partner anche per il reparto legatoria; oggi mi sento di dire che il futuro ci spaventa un po’ meno, anche grazie ad Heidelberg”, conclude Paolo Zaia.