“NexTech the future” ovvero l’evoluzione della perfezione nell’incisione di lastre flexo nasce dalla partnership fra Inci.Flex ed Esko, che lo scorso 4 ottobre hanno presentato nel quartier generale di Fisciano (Sa) del service di prestampa flexo il Crystal Quartz, unico sistema al mondo al momento in produzione
Se la stampa flexo negli ultimi 20 anni ha compiuto notevoli progressi, avvicinandosi sempre più ai risultati qualitativi della stampa rotocalco, un grande merito va sicuramente riconosciuto alla tecnologia e al know-how messo in campo dalle aziende di pre-stampa. Una crescita su tutti i fronti che sposa di pari passo l’evoluzione che ha visto protagonista Inci.Flex, il service campano che oggi rappresenta in Italia un punto di riferimento a livello tecnologico, know-how e in ultimo anche dimensionale, visto il percorso di espansione e presenza su tutto il territorio nazionale, con una sede anche in Nord Africa, voluta dal suo Ceo Enzo Consalvo.
Oggi Inci.Flex è presente in tutti i settori del packaging, dall’imballaggio flessibile al cartone ondulato non solo nel settore flexo, ma anche rotocalco con una moderna linea di produzione cilindri e ha quindi una visione completa su tutte le soluzioni tecnologiche per i differenti campi applicativi.
Proprio per queste sue caratteristiche è stata scelta da Esko per sviluppare insieme la nuova tecnologia Crystal Quartz, presentata in anteprima all’ultima edizione di drupa, che Inci.Flex ha poi deciso di acquistare, prima e al momento unica azienda al mondo a poterne disporre in produzione. Si tratta dell’evoluzione della precedente tecnologia CDI Crystal LED di Esko che vuole rappresentare un nuovo standard e punto di riferimento per la qualità di stampa flexo.
“Inci.Flex ha una storia che affonda le sue radici nel 1984, anno in cui mio padre Carmine decise, dopo essere stato dipendente di un converter della zona, di avviare la propria attività. Dal 1997 con il mio ingresso in azienda, Inci.Flex inizia un percorso di crescita e sviluppo e questo anche grazie ai nostri clienti storici”, esordisce un emozionato Enzo Consalvo sul palco accanto al figlio Carmine che porta il nome del nonno e che nonostante la giovanissima età, ama essere accanto a papà Enzo non appena le occasioni lo permettono – “ringrazio quindi tutte le persone che hanno accettato il nostro invito, siamo orgogliosi di avervi qui con noi oggi, ma lasciatemi fare un ringraziamento speciale ai clienti esteri del Nord Africa qui presenti, e soprattutto a tutti i clienti storici della Campania, che rappresentano attraverso il packaging flessibile, un prezioso supporto a tutta l’industria agroalimentare del nostro territorio, tanto apprezzata nel mondo, proprio perché con le confezioni realizzate dalla filiera del printing e converting, è possibile esportare in modo sicuro in ogni Paese del globo”, aggiunge Consalvo, non prima di aver ringraziato di cuore anche tutti i suoi collaboratori, perché se è vero che Inci.Flex oggi è una piccola multinazionale, è altrettanto evidente la forte caratterizzazione familiare che la contraddistingue.
La partnership con Esko per l’hardware e con Asahi e DuPont per lo sviluppo materiali
“Abbiamo installato il prototipo di Esko Crystal nel marzo 2023, e a distanza di un oltre un anno e mezzo, nonostante i test non siano ancora giunti a termine, possiamo affermare di essere davanti a una tecnologia molto interessante. La nostra collaborazione con Esko non nasce certamente adesso per il progetto Quartz, bensì avevamo già avuto l’onore e il piacere di aver collaborato allo sviluppo della tecnologia HD, Full HD, poi il Crystal, e oggi con quest’ultima tecnologia, sentiamo di avere fra le mani un’innovazione che insieme agli sviluppi tecnologici raggiunti nei materiali e nelle macchine da stampa, sarà in grado di offrire al mercato un lavoro di grandissima qualità”, aggiunge Enzo Consalvo, sottolineando come oggi sia indispensabile, al fine di ottenere il meglio, la stretta collaborazione fra tutti gli attori coinvolti.
Fra gli attori gioco, un ruolo importante ce l’hanno senz’altro i produttori delle lastre, e in partnership con Asahi e DuPont, i tecnici di Inci.Flex stanno testando i migliori materiali al fine di trovare la giusta soluzione in ogni ambito produttivo e per le diverse applicazioni.
“Invito tutte le aziende di stampa interessate ad approfondire insieme a noi le potenzialità di questa tecnologia in base alle loro esigenze e concludo dicendo che i migliori risultati che si possono ottenere sono quelli resi possibili grazie alle aziende che offrono più possibilità di comprendere le condizioni, le criticità del processo, fornendo a noi service tutti i dati indispensabili per poterli supportare”, dice Enzo Consalvo.
La nuova tecnologia segna un importante passo verso il futuro della flexo e rappresenta l’evoluzione nell’impiego del LED, per l’esposizione e la retro esposizione delle lastre flessografiche in simultanea, unitamente a un’incisione laser straordinariamente precisa che permette di ottenere una microcella di forma particolare che favorisce la stesura ottimale dell’inchiostro anche nei fondi pieni donando agli stampati una brillantezza e una definizione ai massimi livelli. La risoluzione di incisione delle microcelle è a 4000 ppi e la frequenza delle stesse è a 2000 Ipi.
Il Dr. Thomas Klein, CTO Flexo di Esko, ha ripercorso le tappe di oltre 30 anni di presenza nel mercato della flessografia dove Esko è leader sia nei sistemi hardware che software, testimoniati da 4500 CDI Flexo Imager, 100 unità di produzione lastre automatiche e 500 XPS Crystal LED UV. A oggi sul mercato circa l’80% delle lastre flexo digitali sono realizzate con tecnologie Esko che ha dato un contributo notevole all’automazione del processo di prestampa.
“A drupa 2024 abbiamo presentato il Crystal Quartz sviluppato insieme a Inci.Flex e ringrazio Enzo e tutto il suo staff per la preziosa collaborazione. Con questa nuova tecnologia di incisione, ogni punto è estremamente definito e nitido e contribuisce a elevare la qualità di stampa flexo. Lo sviluppo della tecnologia è in continuo work in progress, tanto è vero che la macchina presentata a drupa aveva una produttività di 6 m2 l’ora, mentre grazie alle ottiche montate sul Crystal in Inci.Flex siamo saliti a 8m2 l’ora e proseguiremo per migliorare proprio la produttività dell’incisione. A livello qualitativo siamo ormai in linea con la qualità rotocalco per tutte le applicazioni dell’imballaggio flessibile, etichette, sia su film che su carta”, ha detto Klein.
A tu per tu con Loreto Simoncelli, Direttore Area Flexo Inci.Flex
Qual è il segreto della lastra perfetta?
“Mi piace pensare al nostro processo di produzione come a quello di un’orchestra, dove tutto funziona in maniera armoniosa poiché ogni singolo strumento è perfettamente accordato per sposarsi alla perfezione con il suono di tutti gli altri e insieme comporre la melodia. Allo stesso modo non esiste lastra, tecnologia, retinatura, trattamento superficiale che possa metterci in condizione di avere un’espressione di stampa superlativa se non accordiamo tutto il lavoro che viene fatto all’interno di una prestampa con il medesimo lavoro che deve essere fatto in stampa”.
Ci racconti della partnership con Esko e della vostra sperimentazione?
“La sperimentazione sul Crystal Quartz è partita nel marzo del 2023 fra due realtà predisposte ad ascoltarsi, a mettersi in gioco per una crescita reciproca che porta a risultati qualitativi di notevole rilievo. Quando ricevemmo la prima lastra monocromatica da Esko, dopo averla analizzata al microscopio la facemmo stampare da uno stampatore locale.
La portata dell’inchiostro era di 3,5gr. e il risultato fu stupefacente; la stesura dell’inchiostro fu impeccabile con densità da 1,85 senza l’ombra di un difetto. Ci venne il dubbio allora di esserci affidati a uno stampatore troppo bravo, e per avere la controprova ci siamo rivolti a un secondo stampatore che aveva condizioni di macchina completamente diverse dal primo, con una velocità superiore ai 450 m/min ma il risultato fu altrettanto convincente e decidemmo di partire con la sperimentazione. Il percorso non fu affatto semplice, a partire dalla mancanza di strumenti idonei come per esempio i retini. I test sulle lastre sono stati infiniti, per ogni applicazione e tipologia di inchiostri e materiali e proseguono ancora oggi. Esko ci ha messo poi a disposizione una nuova gamma di retini con diverse specifiche fra cui quelli stocastici, che seppur di difficile applicazione, possono offrire un livello di dettaglio straordinario.
Che cosa l’ha particolarmente colpita di Crystal Quartz?
“Anche per le tecnologie produttive valo lo stesso discorso di armonizzazione fatto in precedenza sull’intero processo. Non è acquistando per esempio 2 Crystal identici che si ha la garanzia di ottenere i medesimi risultati. Ogni singola macchina va infatti accordata perfettamente e va mantenuta stabile quotidianamente grazie a un profondo know-how dei tecnici che vi operano sopra. A oggi il Crystal Quartz è molto lento nelle operazioni di incisione ma garantisce una perfezione estrema. Le microcelle risultano particolarmente perfette, il fuoco di questa macchina è perfettamente stabile e questa è una delle principali differenze con le altre macchine. La lastra prodotta dal Crystal Quartz se correttamente messa in stampa offre una qualità senza precedenti. La stesura dei pieni, e il trasferimento dei punti non ha paragoni con l’incisione precedente, a tal punto che la qualità del punto appare come una perfetta trasposizione sul supporto stampa, con un contenimento del dot-gain perfetto, anche dopo decine di migliaia di metri. Tutte le percentuali vengono trasferite con grandissima accuratezza, questo grazie alla possibilità di utilizzare un biadesivo ammortizzante morbido, e potendo gestire la pressione di stampa in maniera ottimale, il trasferimento dei minimi e delle alte luci è talmente elevato da poter arrivare senza problemi al bianco carta”.
Da questa descrizione sembrano facilitate le operazioni di prestampa?
“Non è assolutamente così, e non voglio sottovalutare tutto il lavoro fatto in prestampa, che viene eseguito seguendo anche tutte le specifiche di ogni singolo cliente. Non esiste un processo standardizzato semplicemente perché ogni cliente è diverso, e tutta la fase di prestampa è un processo customizzato, tant’è vero che ai miei collaboratori ogni volta che apriamo un progetto chiedo sempre di sapere chi sarà lo stampatore, del quale soprattutto in un rapporto di partnership, bisogna conoscere tutto. Se di un cliente non riusciamo mai a vedere uno stampato e ci ritroviamo spesso in vaghe contestazioni, probabilmente non si riuscirà a portare avanti un percorso virtuoso verso il successo. Sottolineo questo concetto perché nel momento in cui si decide di sperimentare questo tipo di tecnologia bisogna imparare a essere mettersi in ascolto del cliente e a loro suggeriamo di acquisire tutte le competenze che noi gli trasferiamo.
Questa tecnologia a chi è indirizzata?
“Il nostro compito è di renderla disponibile e approcciabile a tutti i nostri clienti però è indispensabile che all’interno dell’azienda di stampa venga messo in discussione tutto l’equipaggiamento presente in quel momento in sala stampa. Non c’è infatti bisogno di un anilox che trasporti molto inchiostro, con lineature molto elevate e so benissimo che tutti gli stampatori desiderano produrre, stampare senza mai fermarsi poiché la macchina da stampa ferma è un costo. Bisogna però trovare un giusto compromesso fra qualità e produttività, ma se vogliamo diventare artefici di una crescita qualitativa dobbiamo metterci in gioco anche ripensando al nostro processo da queste mie ultime considerazioni”.
L’evento a cui hanno partecipato oltre 200 persone è stato organizzato da Inci.Flex insieme ai partner Asahi, Esko, I&C Gama e DuPont. Nel corso della giornata è stato possibile visitare tutti i reparti di produzione di Inci.Flex, suddivisi in prestampa per imballaggio flessibile, cartone ondulato e cilindri rotocalco. Due le tavole rotonde, la prima che ha visto protagonisti Sante Conselvan e Dario Cavalcoli di I&C Gama, Antonio de Sousa Ribeiro, Ceo di SISTRADE ed Enzo Consalvo, focalizzata sull’importanza dei dati e sulla loro gestione strategia per la crescita e lo sviluppo delle aziende.
Il secondo momento di confronto ha visto sul palco Alberto Palaveri, Presidente di Giflex e Andrea Dallavalle, Presidente di Atif, moderati dal conduttore della giornata Marco Mussini, che si sono confrontati sui temi caldi del settore, dalla normativa Packaging Waste alla sostenibilità, tecnologie innovative e intelligenza artificiale.
Grande sorpresa e commozione quando Enzo Consalvo, visibilmente emozionato ha voluto omaggiare Andrea Belloli di Asahi in ricordo del papà Franco per l’amicizia e il grande sostegno dato a suo padre Carmine Consalvo all’inizio della sua avventura imprenditoriale. “La macchina esposta nella nostra hall, è il segno tangibile di quella grande amicizia, e oggi sono felice di poter consegnare ad Andrea Belloli questo riconoscimento che per me ha un valore enorme”, ha detto Consalvo.
La giornata si è conclusa con un brindisi davanti al nuovo Crystal Quartz e in serata con una cena di gala a Villa Gloria, sulle colline di Fisciano.