Azienda storica del Canton Ticino, che il prossimo anno festeggerà i 60 anni di attività, Carlo Volponi SA è un piccolo etichettificio che ha fatto del servizio e dell’alta qualità il proprio punto di forza. 20 collaboratori, un parco macchine da stampa e converting all’avanguardia e la voglia di crescere ulteriormente nel business digitale, hanno portato l’azienda svizzera a scegliere ancora una volta la tecnologia Durst TAU RSC.
Piccolo è bello: definizione questa che calza a pennello descrivendo la realtà di questo etichettificio svizzero, con sede a Bioggio, nelle vicinanze del Lago di Lugano, e che si sposa perfettamente con l’intero contesto elvetico. Concetto di bello che poi ritroviamo anche nella stampa di etichette, core business di Carlo Volponi SA, azienda familiare fondata nel 1963 dal Sig. Carlo e oggi gestita dal figlio Sandro insieme a una ventina di collaboratori. La dimensione ideale per servire direttamente l’intero mercato svizzero in vari comparti, dall’industria farmaceutica, che rappresenta il 55/60% del fatturato, a quella alimentare, al vitivinicolo, all’industria chimica e alla logistica.
“Operiamo esclusivamente nel mercato svizzero, e siamo riusciti a creare un filo diretto sia con le grandi aziende presenti nel nostro territorio, in particolare del farmaceutico, sia con tutte quelle piccole e medie realtà che si affidano a noi per le loro esigenze di stampa, come i piccoli viticoltori che hanno bisogno di etichette nobilitate per le loro bottiglie”, esordisce Giovanni Beretta, Direttore di produzione, evidenziando come il fattore flessibilità oggi sia determinante per poter servire l’esigente, a volte intransigente, mercato farmaceutico, che richiede un altissimo livello qualitativo. Oltre alla qualità, anche il fattore tempo è una chiave di volta per avere successo. “I clienti si rivolgono a noi perché grazie alla tecnologia digitale TAU firmata Durst siamo in grado di garantire loro la qualità richiesta in tempi estremamente ridotti, anche in soli 2-3 giorni lavorativi. Tempestività e qualità sono due aspetti che differenziano la nostra offerta da quella di concorrenti che utilizzano ancora tecnologie tradizionali”, aggiunge Giovanni Beretta.
Crescere ulteriormente nel settore farmaceutico con tecnologie digitali
Il settore farmaceutico, sebbene non richieda etichette con particolari nobilitazioni, ha però degli standard estremamente rigidi per quanto riguarda la qualità. Le etichette in bobina che vengono consegnate al cliente devono essere garantite al 100% per quanto riguarda l’assenza di difetti di qualsiasi genere, e per questa fase Volponi SA si è da sempre affidata ai tavoli di controllo off-line Prati.
Un mercato quindi estremamente rigoroso, che non lascia spazio alla fantasia e alla creatività come potrebbe essere per esempio quello del vino, ma che assicura a Volponi SA importanti volumi di stampa. Negli anni l’azienda ha utilizzato tutte le tradizionali tecnologie di stampa per etichette in bobina, dalle flexo alle offset, passando per le tipografiche, fino a una prima esperienza nel digitale con un HP Indigo 4600 installata nel 2010 sostituita nel 2017 dal modello HP-6900.
Per quanto riguarda la tecnologia InkJet si è affidati a Durst TAU a partire dal 2014.
La nuova Durst TAU RSC E: qualità, produttività e ottima riproduzione dei Pantoni
Quella installata nell’agosto 2021 non è stata la prima macchina Durst per Volponi SA, che già nel 2014 aveva scelto una tecnologia digitale del costruttore altoatesino, perseguendo l’idea di sostituire gradualmente con il digitale tutto il parco macchine tradizionale.
“Ho sempre creduto nelle potenzialità della stampa digitale, e anche la prima esperienza con Durst è stata già positiva. Dovendo però spostare le commesse, anche le più importanti, dalle tecnologie di stampa tradizionali al digitale avevamo la necessità di inserire una macchina con una produttività più elevata. Abbiamo pertanto individuato nella nuova Durst TAU RSC E il sistema perfetto per le nostre esigenze, e dopo diversi test di stampa effettuati presso il Demo Center Durst a Bressanone ci siamo decisi ad acquistarla. Un cliente ci aveva chiesto di riprodurre 50/60 colori Pantone, garantendogli per ogni lavoro un Delta E inferiore a 3: tutti i test eseguiti ci hanno particolarmente convinti anche da questo punto di vista, oltre al fatto che la macchina si è dimostrata estremamente flessibile. A un anno dall’installazione della nuova TAU siamo estremamente soddisfatti di questo investimento”, dice Giovanni Beretta, raccontandoci che recentemente hanno eseguito una commessa di 6 milioni di etichette tutte numerate in successione da 0 a 6 milioni senza nessun tipo di errore, questo grazie a un software molto potente, preciso e stabile a garanzia di prestazioni e qualità.
Il sistema Durst TAU RSC E installato presso l’etichettificio Volponi monta teste di stampa inkjet 1200×1200 dpi a 7 colori CMYK+ verde-arancio-viola per la riproduzione della gamma tonale dei Pantoni e il bianco, tutte dotate di sistema autopulente e per garantire una produttività costante di 52 metri al minuto anche con il bianco.
“Stiamo crescendo nel digitale e, anche grazie a quest’ultimo investimento, la nostra idea di trasformarci in futuro in un etichettificio completamente digitale va avanti. Adesso stiamo pensando di inserire tecnologie digitali anche per la nobilitazione, soprattutto per le esigenze del settore vitivinicolo. Per quanto riguarda la stampa abbiamo ancora delle macchine tradizionali, ma negli anni le sostituiremo, anche perché credo che tutte le novità che riguarderanno il settore della stampa saranno prevalentemente nel digitale”, conclude Beretta.
Ricordiamo infine che dall’inizio del 2022, la Divisione Vendite Italia di Durst gestisce direttamente tutti i clienti della comparto Label che prima venivano seguiti esclusivamente a rivenditori esterni. Un aspetto particolarmente apprezzato da Volponi SA perché assicura la massima tempestività di risposta in caso di interventi di manutenzione o richieste legate al software, gestibili da remoto anche in tempo reale.