Grande partecipazione al Convegno Gipea di Sirolo dello scorso 22/23 settembre che ha attirato nella splendida località marchigiana oltre cento imprenditori del settore, fra etichettifici e fornitori
“Sostenibilità e futuro: binomio vincente”, questo il titolo della due giorni che si è aperta con la riconferma alla presidenza dell’associazione di Elisabetta Brambilla di Eurolabel e del nuovo consiglio direttivo composto da Luca Airoldi Artes, Roberto Cotterchio Cograf, Maura Donzelli Gicher Stampa, Alberto Ghiotto Indet,Vito G. Giurazza Tikedo, Alfredo Pollici Notarianni, Alberto Quaglia Aro, Stefano Salvemini Editrice L’Immagine, Domenixo Tessera Chiesa Sales, Andrea Vimercati Pilot Italia, e Patrizia Windfang etic.a.
Elena Scarlettari responsabile comunicazione Gipea, ha spiegato un pò più nel dettaglio le modalità operative del nuovo Tool Cerco/Offro, da poco lanciato dall’associazione per favorire lo scambio di materie prime fra le aziende associate, uno strumento che è stato pensato in un momento dove anche la ricerca di una sola bobina di materiale può essere difficoltosa.
Intervento di respiro internazionale quello proposto da Philippe Voet per conto di Finat Labels sugli ultimi sviluppi del mercato delle etichette autoadesive a livello europeo con dati di consumo che dal 2000 a oggi sono più che raddoppiati, e dove l’Italia rappresenta il 25% del mercato europeo. Nonostante le numerose difficoltà, Voet invita a non scoraggiarsi, anche se le previsioni parlano di un ritorno a una situazione di stabilità non prima della seconda metà del prossimo anno. È necessario cambiare i paradigmi del passato e abituarsi a una nuova normalità, dove il settore etichette ha dimostrato sempre una grande resilienza e capacità di adattamento incredibile.
La prima giornata è stata chiusa da Annalisa Corrado che ha presentato il progetto Green Heroes co-ideato con Alessandro Gassmann che ha visto la pubblicazione del libro “Io e i Green Heroes” che raccoglie e racconta alcune best-practies messe in campo da aziende di svariati settori (nel settore etichette viene citato nel libro il progetto di Sales che ha scelto di utilizzare 100% energia rinnovabile e certificata con la Garanzia d’Origine a impatto zero) e i cui proventi verranno devoluti in beneficienza.
La seconda giornata del convegno si è aperta con l’intervento di Aldo Bolognini Cobianchi caporedattore di Milano Finanza che ha parlato dell’importanza nel comunicare la sostenibilità in maniera corretta, evitando l’errore di cadere nel greenwashing.
Le aziende devono imparare a comunicare le loro azioni, perché ciò che non viene comunicato di fatto non esiste. Ecco dunque l’importanza di dotarsi di strumenti specifici come il bilancio di sostenibilità che diventerà obbligatorio anche per le piccole aziende, e che potrà essere un primo passo verso una sostenibilità concreta, con dati oggettivi e dimostrabili.
Andrea Ciro Campani di OMET, sponsor del Convegno insieme a Colorgraf, ha presentato le principali caratteristiche dell’ultima nata in casa Omet, la piattaforma modulare KFlex, lanciata lo scorso mese di giugno insieme al nuovo “Innovation Park” di Molteno (Lc).
A seguire è stata la volta di Alessandro Tomaghelli giovane studente di Design del Politecnico di Milano, e fresco vincitore del concorso LABELicious di FINATLabels che ha condiviso con la platea di imprenditori del settore etichette il suo progetto vincente, analizzandone il percorso progettuale. La testimonianza di Alessandro Tomaghelli è stata molto apprezzata dai presenti ed è stata un ottimo spunto di riflessione sull’opportunità di rivolgersi proprio alle giovani generazioni per cercare quelle nuove competenze indispensabili per proiettarsi verso le future esigenze di un mercato che sarà sempre più dominato dalle scelte di acquisto dei Millennials.
Concetto quest’ultimo ripreso anche dall’intervento di Roberto Masciambruni che ha fornito preziosi spunti su come allineare il brand le strategie e la sostenibilità lanciando nuove idee e soprattutto rivolgendosi alle giovani professionalità che possono garantire il futuro delle aziende perchè sicuramente più in linea con le esigenze attuali e future del mercato. Un mercato che chiede e chiederà sempre di più alle aziende di essere sostenibili nei prodotti e nei processi riuscendo anche a dimostrarlo in maniera oggettiva.
Ha chiuso la mattinata il prof. Alessandro Garofalo che ha analizzato quanto la presenza del digitale abbia influenzato, e influenzerà in futuro, il nostro modo di lavorare lanciando 5 digital softskill per imparare a semplificare sulla scia del famoso detto ‘Less is more’: co-creatività; awareness; virtual communication; Self-empowerment e Knowledge networking. “Per esperienza vi dico che oggi è indispensabile avere all’interno dell’azienda giovani, nativi digitali, che sappiano cogliere le nuove opportunità derivanti da un’economia sempre più smart e digital e che portino all’interno nuove competenze”, ha concluso il prof. Garofalo.