Riutilizzo e riciclo sono soluzioni complementari per raggiungere la circolarità degli imballaggi in carta

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Massimo Medugno DG di Federazione Carta Grafica è intervenuto lo scorso 15 giugno all’Assemblea Generale di Assobioplastiche, a Roma, sul tema della revisione UE della direttiva sugli imballaggi prevista nell’autunno 2022.

“La carta proviene da materia prima rinnovabile o da carta da riciclare ed è un prodotto effettivamente riciclato: negli imballaggi il tasso di riciclo è di oltre l’85%, obiettivo UE al 2030 raggiunto con anticipo. Secondo quanto
calcolato, sulla base dei dati Eurostat, il riciclo degli imballaggi  in carta è in media di 5.5 volte, mentre, secondo alcuni recenti studi, per particolari tipologie d’imballaggio, si può arrivare fino a 25 cicli. Al termine del suo utilizzo la carta ha anche il vantaggio di essere compostabile e biodegradabile”, afferma oggi Medugno nell’introdurre il tema dell’imballaggio in carta. 

Riutilizzo e riciclo sono già soluzioni complementari per migliorare la circolarità degli imballaggi e gli obiettivi UE di economia circolare” prosegue Medugno “proporre di introdurre obiettivi di riutilizzo obbligatori significa utilizzare lo stesso strumento su territori e filiere necessariamente diverse”, spiega Medugno.

La definizione di imballaggio riciclabile, contenuta nella revisione della direttiva, deve essere integrata da definizioni specifiche del materiale. Un eventuale contenuto di riciclato obbligatorio non è lo strumento appropriato per regolamentare il funzionamento del mercato delle materie prime seconde, come quello della carta da riciclare, che è già esistente. La raccolta differenziata, sempre più di qualità, rimane fondamentale per aumentare ulteriormente i tassi di riciclo e l’assorbimento da parte della filiera,
oltre all’adeguamento degli standard di prodotto. In linea con gli obiettivi di economia circolare dell’Unione Europea, gli standard di riciclo, in caso di esportazione extra UE, devono essere coerenti con quelli europei”, aggiunge Medugno.

In Italia, la produzione di carta per imballaggi, nel 2021, è aumentata del 14,7%: 5,5 milioni di tonnellate di cui il 60% circa destinato al packaging agro-alimentare. Ma la collaborazione tra filiera cartaria ed agro-alimentare può rafforzarsi ulteriormente con l’utilizzo di biometano per la produzione di carta, una soluzione immediata per decarbonizzare i nostri cicli produttivi”, conclude Medugno.

Nel 2021 il fatturato complessivo dei settori che aderiscono alla Federazione Carta e Grafica si è attestato su 25,3 miliardi di euro, in ripresa del +15,7% (ovvero una crescita di 3,4 mld €) rispetto ai 21,9 miliardi di euro del 2020, anno interessato come ricordato più volte dalla pandemia). Sempre positivo il saldo della bilancia commerciale con l’estero, pari a 3,96 miliardi di euro, in crescita di 396 mln € sul 2020 (+11,1%). Consistente l’impatto sul PIL nazionale pari a circa l’1,4%.

Federazione Carta Grafica lavora sull’eco-design degli imballaggi e sugli strumenti per la loro misurazione, certificazione e comunicazione, tra i quali l’analisi del ciclo di vita, la riciclabilità e la compostabilità, l’etichettatura e lo sviluppo di un metodo per misurare la separabilità.