Sappi supporta i brand owners nel passaggio agli imballaggi di carta

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Le aziende che vogliono usare imballaggi di carta sostenibili per i loro prodotti spesso hanno difficoltà a individuare la carta idonea allo scopo. Un’alta barriera protettiva, la resistenza allo strappo e la termosaldabilità sono solo alcuni degli aspetti che giocano un ruolo importante nella selezione. Con la sua esperienza pluriennale, Sappi supporta i brand owners nel loro percorso verso la sostenibilità.

Kerstin Dietze, Key Account Manager per le Packaging Solutions presso Sappi

La carta come materiale da imballaggio è in piena espansione. Secondo l’associazione delle cartiere tedesche (VDP), le vendite di carta, cartone e cartoncino da imballaggio sono aumentate del 2,1% tra gennaio e novembre 2020. Questo sviluppo è continuato nel 2021. Una delle ragioni principali è che l’imballaggio basato sulla carta sta beneficiando di due megatrend: sostenibilità e commercio elettronico. “Notiamo che la pressione sul mercato sta aumentando e la richiesta di meno plastica e di una migliore riciclabilità sta diventando sempre più forte”, riferisce Kerstin Dietze, Key Account Manager per le Packaging Solutions presso Sappi. “Stiamo ricevendo sempre più richieste dai brand owners che intendono usare la carta per gli imballaggi dei loro prodotti”.

Conoscere il prodotto, definire i requisiti
Con la sua vasta esperienza nelle carte da imballaggio, Sappi supporta i clienti dall’idea, allo sviluppo della carta, fino al lancio. “Il primo passo della cooperazione consiste nello scoprire insieme le caratteristiche dell’imballaggio richieste dal prodotto. E’ richiesto un confezionamento orizzontale o verticale? Si tratta di un prodotto come il cioccolato, che ha bisogno di un’alta barriera protettiva, o ad esempio di cereali, che richiedono una carta da imballaggio particolarmente resistente allo strappo?”, spiega Kerstin Dietze. Grazie alla sua esperienza nell’ambito delle carte da imballaggio, sin dall’inizio della partnership, Sappi può aiutare ad individuare i materiali più idonei, attraverso una selezione preliminare nel proprio assortimento di carte con effetto barriera o  effetto alta barriera. Spesso si rende necessario testare diverse carte o addirittura svilupparne una nuova, che sia idonea allo scopo specifico. Grazie alla lunga esperienza e all’ampio assortimento di Sappi, questa fase di selezione può essere notevolmente abbreviata.

“Non appena individuati una o due carte idonee insieme al cliente, forniamo campioni A4 o creiamo un prototype se richiesto. In questo modo, il potenziale cliente ha qualcosa da toccare con mano e può giudicare se la carta è la scelta giusta anche al tatto”, spiega la Key Account Manager. Se il cliente è soddisfatto, viene fornita una bobina di prova. “Ovviamente, la carta deve anche rispondere bene in termini di macchinabilità sulle linee di confezionamento. Per questo possiamo offrire supporto, partecipando ai test per verificare insieme se il setting di macchina va modificato. Questo perché una confezionatrice lavora differentemente a seconda che stia utilizzando un film o una carta”. La collaborazione con molti produttori di macchine per imballaggio, ottimizza l’utilizzo della carta sulle linee di confezionamento. Queste partnership sono sempre coronate dal successo.

Test di shelf-life: l’imballaggio mantiene ciò che promette?
Il prodotto confezionato viene poi sottoposto al cosiddetto test di shelf-life. In altre parole viene conservato per verificare se, durante un determinato periodo di tempo, cambia le sue caratteristiche o se la carta diventa permeabile. Kerstin Dietze spiega: “Normalmente, questo  test richiede un tempo uguale a quello durata minima di conservazione del prodotto, che può variare da pochi giorni a due anni. Per abbreviare questo processo è possibile cambiare le condizioni di conservazione: “In Europa, la temperatura durante l’intero ciclo di consegna è di circa 20 gradi con il 65% di umidità. Per accorciare il test di shelf-life, si può conservare il prodotto in condizioni più difficili – ad esempio a 38 gradi con il 90% di umidità”. Indipendentemente dal metodo di prova utilizzato, Sappi monitora i progressi durante l’intero processo. Una volta che la carta giusta è stata individuata, viene stampata e convertita nuovamente in macchina – a volte per diverse ore al giorno, in condizioni reali.

“Alcuni clienti pensano che la carta giusta per il loro prodotto possa essere trovata velocemente e che il lancio possa essere effettuato in tempi brevi. Il lancio di un nuovo prodotto richiede circa un anno.  Questo periodo può essere ancora più lungo se viene scelto un materiale di imballaggio mai utilizzato in precedenza”, spiega l’esperta. Ma ne vale la pena. Se il cliente dovesse decidere di confezionare un prodotto con carta, Sappi può contare su una grande esperienza.