Una storia straordinaria alle spalle, e un futuro tutto da scrivere, con l’ambizione di lavorare con eccellenza nel mercato europeo del packaging flessibile dove SIT Group è uno dei principali player di riferimento: 160 milioni di € di fatturato, circa 700 collaboratori, 4 sedi produttive e investimenti per circa 80 milioni di € che a giugno vedranno il taglio del nastro del nuovo stabilimento di San Marino con 4 nuove macchine da stampa rotocalco fino a 11 colori con accoppiamento in linea e una accoppiatrice BOBST
Protagonista di straordinari successi commerciali e non solo, con soluzioni di packaging innovative capaci di raccogliere il consenso unanime di tecnici e consumatori, SIT Group rappresenta un’eccellenza nel mondo del packaging flessibile.
Una storia iniziata negli anni ‘60 quando con fatica, determinazione, caparbietà ma anche la dolcezza di una donna, Simona Michelotti, è stata capace, dal nulla, di creare un gruppo, di aziende e persone, che oggi competono su scenari internazionali con la forza e la sicurezza dei grandi, senza dimenticare i valori e le tradizioni tipiche delle realtà familiari.
Questo è ciò che si respira entrando in SIT, una grande famiglia, capitanata da due donne, Simona e sua figlia Neni Rossini, che dal 2018 riveste la carica di Presidente, e un management di esperienza guidato da Claudio Carattoni, che dopo circa 25 anni di azienda è stato chiamato a ricoprire la carica di Ceo.
La sede del Gruppo è nella Repubblica di San Marino, terra natale della famiglia Michelotti, dove si stanno ultimando i lavori per il nuovo stabilimento che verrà inaugurato a giugno e nel quale sono in fase di collaudo 4 nuove macchine da stampa rotocalco BOBST fino a 11 colori e una accoppiatrice, oltre alle sedi produttive di Stanghella (PD) (stampa flexo), Pesaro (stampa rotocalco e flexo) e quella di Cremosano (CR) dove ha sede ACM, recentemente entrata a far parte del Gruppo, che ha completato l’offerta con le proprie produzioni di imballaggi flessibili in banda stretta flexo UV Led per tirature brevi, anche in digitale, oltre alle macchine confezionatrici per le buste.
Dalla pasta degli anni ’60 ai più riconosciuti produttori alimentari: SIT racconta la storia d’Italia attraverso le proprie confezioni
“Un amico di famiglia produttore di pasta secca spinse mio padre a investire nell’attività di imballaggio ai tempi in cui venne introdotta la normativa che di fatto imponeva il confezionamento e la relativa etichettatura di prodotti quali pane e paste alimentari. Mio padre seguì il suo consiglio, e intestò la società a me, essendo io la prima di dieci figli, l’unica maggiorenne, così mi ritrovai a essere titolare di un’azienda della quale non sapevo nulla e che soprattutto non avevo mai pensato potesse rappresentare il mio futuro. I primi anni furono estremamente difficili, e fui costretta, mio malgrado, a interessarmi direttamente di Rotostampa, questo era il nome in origine, spinta dalla necessità e dal senso del dovere, ma per nulla appassionata a quei tempi di questo mondo, in cui peraltro la presenza femminile costituiva un’assoluta eccezione. Non conoscevo questo settore, ma ebbi la fortuna di incontrare dei fornitori giovani come me, che mi diedero fiducia e dei maestri, amici e poi soci che hanno creduto in me, mi hanno formato e insegnato tutti i segreti del processo produttivo e del mondo del packaging”, esordisce Simona Michelotti nel suo accogliente ufficio con vista sul monte Titano, dove sono esposte le bellissime opere d’arte dell’artista contemporaneo brasiliano Eduardo Kobra, che dopo aver allestito lo stand SIT all’ultima fiera Interpack, realizzerà un murales per raccontare e reinterpretare la storia di San Marino sull’enorme parete esterna (mille metri quadri) del magazzino cilindri , con una passerella in legno nella zona verde adiacente dalla quale poter godere della maestosa opera. Una passione, quella per l’arte e le cose belle della vita che Simona Michelotti ha il piacere di apprezzare e la volontà di condividere, donando di fatto un’opera fruibile a tutti.
Come piccole opere d’arte sono le confezioni, esposte nel suo ufficio, che rappresentano il frutto di collaborazioni importanti con i clienti di cui SIT è partner nell’identificazione e nella produzione della migliore soluzione di imballaggio per valorizzare il prodotto contenuto. “Il packaging riflette la società contemporanea, ed è per noi una grande soddisfazione poter dire di aver partecipato ai successi commerciali dei nostri clienti, anche di prodotti di grande fama internazionale, e aver contribuito attraverso la stampa degli imballaggi a far conoscere nel mondo gli straordinari prodotti alimentari Made in Italy”, aggiunge la signora Michelotti.
Stampa rotocalco, stampa flexo, e ora anche il digitale a completare l’offerta
All’interno di SIT convivono diverse anime per quanto riguarda le tecnologie di stampa. Il Gruppo nasce con la tecnologia rotocalco a San Marino – dove da qualche anno è presente anche un reparto per la produzione dei cilindri stampa – e si è arricchito delle tecnologie flessografica e digitale attraverso le successive acquisizioni.
“La flessografia oggi ha raggiunto un livello tecnologico e qualitativo molto elevato” ci racconta Neni Rossini (Presidente di SIT Group) “e la disponibilità di diverse tecnologie consente di comprendere ogni richiesta del cliente e requisito tecnico del prodotto per indirizzarlo verso quella più adatta alle esigenze.
Tipicamente le lunghe tirature e i lavori che non necessitano di frequenti cambiamenti degli impianti stampa li realizziamo in rotocalco, mentre per le tirature più brevi o per soluzioni di packaging che richiedono frequenti cambi grafici la flessografia è la tecnologia di stampa ideale. Oggi, con l’acquisizione di ACM abbiamo anche la possibilità di offrire la stampa digitale, ideale per piccolissime tirature e personalizzazioni” dice Neni, sottolineando che con l’ingresso di ACM, il Gruppo ha ampliato la propria presenza nel settore degli affettati, potendo servire oltre al top anche le vaschette. Inoltre è stata ulteriormente rafforzata la possibilità di offrire buste preformate, con applicazioni speciali di apertura facilitata, zip, e taglio laser.
SIT è BestinShow con Il “Polpo con Patate” e parteciperà agli FTA Diamond Awards
All’ultima edizione dei BestinFlexo, SITITALIA (il nome della società italiana del Gruppo) in collaborazione con Zincopar (articolo pubblicato sul numero di Converter-flessibili-carta-cartone di gennaio/febbraio 2020) ha vinto il primo premio nella categoria Film Banda Media stampa interna, una confezione per alimenti surgelati che è stata particolarmente apprezzata tanto da aggiudicarsi anche il premio BestinShow, che decreta il migliore lavoro fra tutte le categorie in gara. “Aver vinto un premio così importante per la qualità di stampa flessografica mi rende particolarmente orgogliosa, ma soprattutto sono felice per i nostri ragazzi, che quotidianamente si impegnano al massimo per raggiungere questi straordinari risultati e meritano tutto il riconoscimento e l’apprezzamento per la competenza e la passione con cui svolgono il loro lavoro”, commenta Simona Michelotti. Questo prodotto è stato stampato nello stabilimento di Pesaro, dove la tecnologia flexo è stata introdotta solamente un paio di anni fa con due nuove macchine Uteco, sulle quali gli operatori sono stati istruiti e guidati dai loro colleghi più esperti della sede di Stanghella (PD), che si sono a turno trasferiti a Pesaro con disponibilità e spirito di collaborazione per la formazione dei nuovi operatori stampa. L’aver raggiunto ottimi risultati in così poco tempo, e addirittura aver vinto un premio tanto prestigioso, dimostra il valore altissimo della eccezionale sinergia e del gioco di squadra fra le varie sedi del Gruppo.
SIT Academy e l’impegno per la sostenibilità
SIT Group è fortemente impegnata nella promozione e diffusione di una cultura etica del packaging flessibile e degli aspetti sostenibili legati a questa soluzione di imballaggio.
“Uno dei fondamentali principi della sostenibilità è sicuramente la lotta allo spreco alimentare, questo non dovremmo mai dimenticarlo. Tutti gli altri discorsi legati alla demonizzazione della plastica sono argomenti che andrebbero trattati con cautela e cognizione di causa. Noi in SIT lavoriamo, in partnership con brand owner e produttori di materiali, su più fronti: da un lato la proposta di soluzioni monomateriale senza compromettere la shelf-life dei prodotti e dall’altro progetti di ricerca e sviluppo di soluzioni maggiormente innovative” commenta Neni.
Un progetto che in SIT contribuirà ad aumentare la cultura del packaging, indispensabile per conoscere, apprezzare e gestire correttamente i materiali è la SIT Academy, lanciata come servizio verso i propri clienti e che sta avendo un notevole successo.
“Siamo felici di condividere con i clienti le nostre conoscenze tecniche (grafica, prestampa, stampa…), le normative sugli imballaggi flessibili e le varie criticità che si possono incontrare nel processo di produzione dell’imballaggio, perché siamo convinti che una conoscenza diffusa e la massima trasparenza nei rapporti di partnership sia alla base di una proficua collaborazione e dei migliori risultati. Abbiamo quindi predisposto una serie di programmi formativi “standard” che vedono coinvolti i nostri responsabili ed esperti dei vari settori, e programmi personalizzati e costruiti ad hoc sulle esigenze dei nostri clienti, tutti realizzabili sia nella nostra sede – dove viene ovviamente integrato il tour dello stabilimento e quindi è possibile assistere alle fasi specifiche trattate nel corso – sia anche direttamente presso quella del cliente. È un servizio a cui viene riconosciuto grande valore da parte dei nostri clienti, i quali utilizzano questi percorsi anche per la loro formazione aziendale interna”, conclude Neni Rossini.