Lo scorso gennaio la Federazione carta e grafica ha organizzato un incontro formativo sulla normativa nazionale ed europea sui materiali a contatto con gli alimenti. Dopo una breve presentazione della federazione nata il 26 giugno 2017 da parte di Italo Vailati, coordinatore area sicurezza prodotti della federazione e vicedirettore di Assografici, ha preso la parola Massimo Ramunni, vicedirettore di Assocarta, che ha esposto una valutazione del quadro legislativo attuale a livello nazionale.
La produzione di materiali e oggetti destinati al contatto con alimenti (MOCA) in Italia è disciplinata da normative nazionali: Decreto Ministeriale del 21/03/1973, Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili, destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d’uso personale (e successivi emendamenti); Decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1982, n.777, Attuazione della direttiva (CEE) n.76/893 relativa ai materiali e agli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e Regolamenti Europei (direttamente applicabili): Regolamento (CE)1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE; Regolamento (CE)2023/2006 della Commissione, del 22 dicembre 2006, sulle buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari.
Nell’aprile 2017 si è aggiunto il Decreto legislativo 10 febbraio 2017, n.29 Disciplina sanzionatoria per la violazione di disposizioni di cui ai regolamenti(CE) n.1935/2004, n.1895/2005, n.2023/2006, n.282/2008, n.450/2009 e n.10/2011, in materia di materiali e oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari e alimenti, che ha istituito anche un elenco degli operatori con obbligo di registrazione entro il 31 luglio 2017.
Tra gli elementi essenziali richiesti dalla normativa nazionale ricordiamo: rispetto di requisiti composizionali; impiego di idonee materie prime, sostanze chimiche ausiliarie e coadiuvanti tecnologici (liste positive); rispetti di limiti di migrazione generali e, se del caso, specifici; emissione di una dichiarazione di conformità; verifica dell’idoneità tecnologica; dicitura «per alimenti» o marchiatura; fabbricazione secondo la buona tecnica industriale.
Sono proibiti MOCA che rendano nocive le sostanze alimentari o pericolose alla salute pubblica o che possano modificare sfavorevolmente le proprietà organolettiche degli alimenti.
Gli elementi essenziali richiesti dalla normativa europea sono molto simili: rintracciabilità e ritiro MOCA difettosi; dicitura «per alimenti» o marchiatura; requisiti speciali per materiali attivi e intelligenti; normative specifiche per materiali (non ancora per la carta); buone pratiche di fabbricazione (GMP o sistema di assicurazione e controllo della qualità); tenuta di adeguata documentazione di supporto; emissione di una dichiarazione di conformità (non ancora per la carta); norme specifiche di GMP per i materiali stampati.
I MOCA non devono trasferire componenti in quantità tale da costituire un pericolo per la salute umana, comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari, un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche.
Successivamente Eugenio Cavallini, Technical Manager di CEPI, Confederazione dell’Industria Cartaria Europea, ha illustrato la proposta dell’industria per una normativa armonizzata a livello europeo e i nuovi scenari tra Commissione UE, Consiglio d’Europa e ordinanze nazionali.
Nel gennaio 2017, DG Sante (Direzione Generale della Commissione Europea per la salute e la sicurezza alimentare) presenta il suo piano sui temi più importanti per il 2017, tra questi il Regolamento sui “Printed Food Contact Materials” (p-FCM); nel maggio 2017, DG Sante presenta alle autorità sanitarie degli stati membri le sue idee su un possibile modo di regolamentare i cosiddetti p-FCM, materiali stampati a contatto con alimenti e vengono inseriti anche i concetti degli enti preposti e del data base centrale e nel Luglio 2017 queste idee vengono rese pubbliche. Parallelamente il Consiglio d’Europa (CoE) continua la sua attività su una risoluzione quadro (Framework Resolution) per i p-FCM e sulla Guida Tecnica per le carte e i cartoni per uso a contatto con gli alimenti.
Nel novembre 2017 DG Sante ha annunciato la pubblicazione della roadmap della Commissione Europea in relazione ai p-FCM, indicando come data d’inizio il primo quadrimestre 2018 e come data di completamento il secondo quadrimestre 2019, inoltre era stato annunciato anche un coinvolgimento delle associazioni professionali, che però purtroppo non si è verificato. È anche molto probabile che anche la scadenza originale, metà 2018, subirà un ritardo, quindi in questo momento l’industria deve fare da sola nel cercare approcci alternativi da proporre alla Commissione. Concretamente l’industria della carta continuerà a lavorare in modo proattivo sperando che ci sarà la possibilità di portare avanti le proprie proposte.
Perciò il lavoro sui Documenti 2 (Industry Guideline) e 3 (GMP, Good manufacturing Practice) va avanti ed è previsto che sia finalizzato entro la prima metà del 2018 e ci si auspica che questi documenti siano finalizzati comunque, anche nella forma della loro adozione volontaria.