Svelato la scorsa primavera, e disponibile sul mercato nel primo trimestre 2021, Uteco insieme a Sun Chemical ha voluto presentare il nuovo progetto dedicato al settore della laminazione, sfruttando una diretta streaming per un’anteprima mondiale di assoluto interesse…
Si chiama DUALAMTM l’ultima nata nel reparto spalmatura/laminazione di Colognola ai Colli (Vr) presso il quartier generale di Uteco, una macchina che esprime nel suo nome anche la tecnologia nata e sviluppata grazie alla collaborazione del costruttore veronese con Sun-Chemical e Synaptik, che ha fornito i gruppi di controllo della grammatura in linea dei due componenti (NCO, cioè isocianati e OH, polioli, che combinati danno origine a un poliuretano). Le due aziende sono riuscite a realizzare una nuova soluzione di laminazione, altamente innovativa e performante in grado di applicare un adesivo senza solvente mediante un sistema semi-flexo, ma offrendo le stesse performance della tecnologia a base solvente.
Ad Alessandro Bicego, Head of Product Innovation di Uteco l’onore di presentare la configurazione di questa macchina, tanto tecnologica quanto semplice, come evidenziato dal percorso del materiale. “La macchina è composta da 2 teste di spalmatura, l’unità di laminazione, 2 svolgitori e 1 avvolgitore. Tutto il processo parte dall’unità solventless dove sono presenti 2 rulli in acciaio per dosare il gap e l’adesivo, 1 sleeve facile da gestire e molto rapida per i cambi lavoro per il trasferimento su un successivo rullo in acciaio dove converge il film primario che viene spalmato con l’adesivo”, racconta Bicego davanti alla nuova Dualam gestita dal collega Simone Rossignoli, tecnico senior del reparto spalmatura/ laminazione di Uteco che ha partecipato attivamente allo sviluppo della tecnologia. Durante la presentazione in anteprima mondiale sono state eseguite prove di laminazione di un film PET da 12 Micron di spessore stampato in flexo con un film LDPE da 20 Micron, e utilizzando gli adesivi senza solvente DUALAMTM DCI 017A e DCO 005 sviluppati da Sun Chemical.
La macchina durante la fase di set-up lavora a 250 metri al minuto, velocità che permette di verificare che tutti i parametri siano settati correttamente, prima di aumentare la velocità di produzione che può arrivare fino a 500 metri al minuto.
Gruppo spalmatore semiflexo
Una delle principali novità di questa macchina è il gruppo di spalmatura semiflexo, che come spiega chiaramente Bicego, “consente un controllo estremamente preciso per quanto riguarda lo spessore dell’adesivo applicato durante l’intera tiratura. La caratteristica principale di questa unità è rappresentata da Thermilox, un brevetto Uteco di qualche anno fa, basato sull’impiego di una manica anilox che permette di mantenere l’adesivo alla temperatura pre-impostata durante il processo di produzione, a tutto vantaggio di velocità e facilità di set-up o cambio lavoro”.
Altro elemento degno di nota di questo sistema è la velocità di lavaggio, che garantisce cambi rapidi, caratteristica questa che è molto utile quando si passa da una produzione con adesivo bicomponente a un monocomponente. L’accoppiatrice DUALAMTM consente infatti di gestire 2 configurazioni, una solventless con le 2 teste di spalmatura ma può lavorare anche come una normalissima solventless con adesivo monocomponente come richiesto ad esempio nelle applicazioni di packaging base carta.
Grande attenzione è stata dedicata anche all’unità di laminazione, composta da 3 rulli, 2 in acciaio cromato e uno gommato, che permettono di ottenere un’accoppiatura estremamente precisa, evitando la formazione di bolle, arricciamenti con film estensibili.
Il ruolo degli adesivi in questa tecnologia
macchina-materiale
Pierangelo Brambilla, direttore globale di Sun Chemical per la linea di prodotti di laminazione e cold-seal, ha parlato dei primi adesivi sviluppati specificamente per questa tecnologia e applicati con due teste separate nei gruppi di spalmatura, cui ne seguiranno degli altri che andranno ad arricchire la gamma della famiglia DUALAMTM. “Gli adesivi della famiglia DUALAMTM si distinguono per una bassa viscosità dei due componenti, specialmente del secondo (OH), per essere applicato sul gruppo semi-flexo, un’elevata velocità di sviluppo delle proprietà meccaniche dell’adesivo che consente un veloce time-to-market, un elevato decadimento delle ammine aromatiche primarie per garantire la sicurezza del consumatore finale. La reticolazione dell’adesivo inizia immediatamente dopo il contatto dei due componenti nella calandra di laminazione e continua nel materiale laminato nel gruppo avvolgitore, questo permette di eliminare i tipici problemi degli adesivi solventless come ad esempio il fenomeno cannocchiale e tunneling. Il materiale laminato garantisce un’elevata bagnabilità della tecnologia adesivi senza solvente, indipendentemente dalla velocità della macchina, dalla coprenza di stampa e paragonabile in tutto e per tutto a un adesivo base solvente, a fronte di una bassa grammatura applicata (1,6-1,8 g/m2).
“L’esperienza di Sun-Chemical nel settore della stampa, laccatura e della laminazione è strategica in quanto consente all’azienda di porsi come unico punto di riferimento presso stampatori e trasformatori supportando il mercato coi suoi prodotti innovativi e performanti per l’imballaggio flessibile”, aggiunge Brambilla.
La macchina sarà disponibile sul mercato nel primo trimestre 2021, il vero banco di prova per le aziende partner di questo importante progetto, portato avanti e presentato proprio nel pieno dell’emergenza Covid, ma che rappresenta una case-history positiva e di visione strategica sul futuro: tutti i partner del progetto sono attori globali con l’obiettivo di collaborare per il bene dei clienti con soluzioni altamente innovative, con ottime prestazioni, e in un’ottica sempre più green.
A tu per tu con Alessandro Bicego, Product Innovation Manager di Uteco
Nella strategia di Uteco quanto è importante questa nuova accoppiatrice?
“Stiamo parlando di una nuova frontiera per quanto riguarda l’accoppiamento solventless, e sicuramente molto importante per quanto riguarda la family line della nostra offerta delle macchine accoppiatrici. Nella nostra continua ricerca di soddisfare le esigenze del cliente, è emersa la necessità di ridurre i tempi di polimerizzazione delle colle solventless, con questo nuovo prodotto ci siamo sicuramente riusciti riducendoli fino all’80%. Ci riteniamo soddisfatti e riteniamo che sia un prodotto strategico per il futuro di Uteco”.
A chi si rivolge la nuova DUALAM?
“Questa macchina è stata sviluppata per i trasformatori che vogliono ridurre i costi di esercizio di ogni ordine, ma perché no anche velocizzare le tempistiche di consegna e conseguentemente ridurre i costi di stock a magazzino del semilavorato. Grazie a questa innovativa tecnologia un trasformatore dopo poche ore dalla fase di laminazione può tranquillamente procedere con le lavorazioni successive quali ad esempio il taglio o alla consegna”.
A quando la prima consegna in Italia?
“Abbiamo registrato un forte interesse che si concluderà con più di un installazione nel breve periodo”.
Nella strategia di Uteco/Sun Chemical quanto è importante questa nuova accoppiatrice?
“L’importanza di questa nuova accoppiatrice nasce dal fatto di avere rivoluzionato il sistema di applicazione dell’adesivo senza solvente convenzionale riuscendo a raggiungere i target prestazionali e di sostenibilità che ci eravamo prefissati, garantendo ai nostri cliente una soluzione innovativa e all’avanguardia per rispondere alle nuove esigenze del mercato”.
Infine un giudizio su questa partnership di alto livello fra attori globali?
“Credo non servano presentazioni del partner SunChemical/DIC. E sicuramente il successo di Uteco passa da queste partnership consolidate da decenni di collaborazione. Unire le conoscenze di player global non può che aumentare il livello all’interno della value chain.
Fin da subito i partners impegnati in questo progetto avevano ben chiaro l’ambizioso traguardo ma si sono tutti impegnati in funzione del rispettivo know-how e specificità al suo raggiungimento con dedizione fin dallo studio del progetto su “carta” fino alla sua completa realizzazione con un continuo confronto costruttivo su ogni aspetto tecnico alla costante ricerca e rifinitura dei dettagli per trasformare un’idea innovativa in realtà”.