In questo articolo troverete un approfondimento sulla stampa a rotocalco e un riferimento al packaging per alimenti che, grazie a quest’ultima e alla stampa flexo e digitale, diviene sempre più sostenibile. Inoltre, vi segnaliamo due eventi imperdibili per gli appassionati del settore stampa.
Cosa si intende per stampa rotocalco
La stampa rotocalco o rotocalcografia è una stampa diretta incavografica e rotativa. Nulla di difficile: semplicemente i grafismi (ovvero la parte che andrà a stampare) sono in incavo rispetto ai contrografismi, la parte che non stampa. L’inchiostro viene trasferito sulla stampa grazie ad un sistema modulare di cellette di diversa profondità: più sono profonde le cellette, maggiore sarà l’inchiostro che potranno contenere e dunque ciò che viene stampato risulterà più scuro. È questo il motivo per cui la stampa rotocalco è così brillante. L’inchiostro infatti non viene pressato come avviene per la tipografia o stampato per rimbalzo – nella stampa offset – ma è prelevato dalla carta e riesce a mantenere le caratteristiche di coprenza e brillantezza. Dato che il procedimento è generalmente privo di criticità ha reso conveniente la stampa di interi giornali, settore nel quale trova il suo massimo impiego. Da qui il termine “rotocalco” che è diventato, soprattutto nel nostro Paese, sinonimo di rivista di attualità.
Acimga, l’Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria di Trasformazione e Affini, consapevole dell’importanza di far conoscere le eccellenze italiane all’estero, ha deciso di profondere il proprio impegno per Roto4All attraverso due appuntamenti. Il primo, confermato per il 28 aprile, si terrà sotto forma di webinar; la giornata sulla rotocalco sarà invece rimandata al 23 ottobre, nell’affascinante città di Firenze, con tutti gli speaker e interventi previsti dal programma. Da non perdere nemmeno il dinner di networking della sera prima, il 22 ottobre!
Come funzionano le macchine rotocalco
Nelle macchine rotocalco la forma inchiostrata cede direttamente l’inchiostro al supporto da stampare e viene pressata da un rullo rivestito con uno spesso strato di gomma o di caucciù. Ma cos’è questa forma inchiostrata? Si tratta di un rullo metallico coperto da uno strato di rame sottile sul quale viene inciso il soggetto da stampare. Le aree incise sono inchiostrate da un calamaio, mentre l’inchiostro che risulta in eccesso è rimosso da una lama chiamata racla. Dopo questa fase il rullo inciso scarica l’inchiostro direttamente sul supporto che deve essere stampato. Quali tipi di inchiostro usano le macchine rotocalco? Solitamente si impiegano inchiostri a solvente e formulazioni adatte ad esigenze specifiche di alcuni imballaggi, come quelli alimentari. I sistemi di incisione delle macchine rotocalco sono 4 e consentono di riprodurre diverse tonalità variando la profondità o la superficie delle cellette. Nella fattispecie, sono: convenzionale (stessa superficie delle cellette con profondità diverse), autotipica (varia la superficie, ma non la profondità), semiautotipica (cambiano entrambe e l’incisione avviene attraverso un sistema detto “a punta di diamante”, che è quello più usato), laser (anche in questo caso variano entrambe ma l’incisione è tramite raggi laser).
La stampa e il packaging per alimenti sostenibile
La stampa gioca un ruolo determinante nel packaging per alimenti sostenibile: la proposta di soluzioni monomateriali, volti a non intaccare la shelf life degli alimenti (quel periodo d’intervallo tra la produzione e la vendita, in cui bisogna prestare particolare attenzione a non minare la qualità del prodotto), è sempre più frequente. La continua ricerca di metodologie e materiali all’avanguardia, poi, lascia intravedere un ampio margine di miglioramento per il futuro.
La missione di moltissimi player della stampa sostenibile, frutto di una consapevolezza crescente dei problemi dell’ecosistema globale, è la lotta allo spreco alimentare; anche per questo ad oggi alla stampa rotocalco si affiancano la stampa flexo e quella digitale. Il risultato? Packaging e imballaggi più flessibili e sostenibili, un basso impatto sull’ambiente e la garanzia di offrire al consumatore finale un prodotto di qualità e sicuro.