2G&P con Ekaflex: dal Best in Flexo 2024 la conferma di una partnership vincente

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2G&P ed Ekaflex hanno vinto il primo premio nella categoria carta e cartoncino banda larga con un lavoro estremamente complesso da un punto di vista tecnico, confermando una partnership di lunga data che nel corso degli anni si è consolidata con reciproca soddisfazione. Ne parliamo coi diretti protagonisti in questo articolo, analizzando anche le complessità di un lavoro multi-soggetto stampato su carta e con la sola quadricromia

Ekaflex

Quante volte da piccoli, o perché no anche da adulti appassionati di figurine abbiamo compiuto quel gesto di strappare il lembo di carta per aprire il pacchettino e scoprire con trepidazione il prezioso contenuto. Un piccolo gesto capace di regalare emozioni a noi consumatori, che vediamo in quel pacchetto di carta stampata un’ultima barriera alla scoperta delle figurine, ma che spesso nasconde una serie di complessità produttive dal punto di vista grafico e di stampa, che solo analizzandole a fondo è possibile scoprire.

Nell’ultima edizione del Best In Flexo, 2G&P per la parte relativa alla prestampa ed Ekaflex che ha invece stampato il soggetto, si sono distinte nella categoria carta e cartoncino in banda larga vincendo, con un lavoro estremamente complesso, il primo premio, apprezzato dalla giuria tecnica del concorso per l’ottima sovrapposizione tra prova colore e stampa considerando i numerosi soggetti abbinati e l’utilizzo dei soli 4 colori della quadricromia e per l’egregia stesura dei colori e pulizia dei testi anche più piccoli.

Una collaborazione consolidata e pluripremiata

“La collaborazione fra 2G&P ed Ekaflex è di lunga data e si è basata fin dal principio su un target qualitativo e di servizio molto alto, testimoniato non solamente da quest’ultimo premio, ma anche dai numerosi riconoscimenti in diverse categorie, ottenuti nel corso di questi anni”, dice Paolo Ghedini titolare di 2G&P.

Il lavoro presentato in questo caso da Ekaflex per partecipare al concorso era composto da più soggetti, con grafiche differenti abbinate sulla stessa larghezza di stampa e con l’ulteriore complessità di riprodurre con la sola quadricromia una serie di toni brillanti,  riuscendo appunto a trovare un perfetto equilibrio cromatico sull’intera plancia e su tutti i soggetti.

Il lavoro nel dettaglio: le complessità tecniche in prestampa e stampa

“Realizzare un lavoro in quadricromia significa accettare dei compromessi su alcune tonalità di colore. Molto spesso si tende infatti a confondere il raggiungimento di determinate densità con il raggiungimento della riproduzione dei colori. La tecnologia a microcelle presente nella flexo di oggi consente di raggiungere densità e stesure di colore impensabili fino a qualche anno fa. Altro discorso è invece riuscire a riprodurre determinati colori che con la sola quadricromia semplicemente non si possono ottenere”, aggiunge Ghedini, aprendo sul tavolo un campione di stampa del lavoro premiato, dove i tecnici di prestampa di 2G&P sono intervenuti sui file e sulle prove colore al fine di ottenere il massimo da una riproduzione in quadricromia. Il nostro compito, in questi casi, è dunque ottenere la miglior fedeltà possibile senza l’aggiunta di colori speciali. Il tutto diventa ancor più complesso quando sono presenti più soggetti con tonalità differenti nello stesso impianto. La complessità è presente sia in stampa che nella fase di preparazione delle cromie, dei file e delle lastre, dove viene richiesta una calibrazione perfetta dei colori e una corrispondenza cromatica del cromalin più che precisa al fine di ottenere un lavoro qualitativamente ottimo e corrispondente alle prove colore di ogni singolo soggetto su tutta la plancia. Nel caso del lavoro premiato i soggetti presenti erano addirittura sei. Ovviamente le stesse difficoltà le affronta lo stampatore che deve mantenere perfettamente le caratteristiche di stampa rilevate nei test, cosa non facile con così tanti soggetti insieme. 
“Mi fa molto piacere che la giuria tecnica abbia colto perfettamente nel segno con il suo giudizio, apprezzando la complessità di questo lavoro in ogni fase del suo processo, dalla prestampa alla stampa finale a dimostrazione dell’accuratezza che ognuno di noi ha messo in questo lavoro”, dice ancora Paolo Ghedini con grande soddisfazione.

Ekaflex

La giuria ha apprezzato anche la riproduzione dei testi, anche i più fini, per i quali 2G&P ha adottato dei pattern specifici per contenerne le sbavature dovute alla pressione di stampa, che crea uno spiacevole ingrossamento delle lettere. È stata inoltre apprezzata la pulizia dei retini e la stesura dell’inchiostro. 2G&P tramite software dedicato è in grado di generare pattern, retini e microcelle che vanno oltre gli standard di quelli disponibili sul mercato, garantendo riproduzioni particolarmente accurate.
“La possibilità di intervenire gestendo la costruzione di questi pattern”, aggiunge Ghedini, “ci permette di intervenire ad hoc sulle esigenze del singolo cliente. Siamo riusciti a ottenere punti minimi estremamente puliti uniti a una pulizia nei mezzitoni e a una perfetta stesura nei pieni che contribuiscono a garantire profondità alle immagini e contrasti cromatici veramente eccellenti. Abbiamo lavorato molto ad esempio, per lo sviluppo di microcelle specifiche per il bianco, sia per l’imballaggio flessibile che per il mondo UV, che ci ha impegnato più tempo per la caratteristica degli inchiostri utilizzati. Alla fine siamo però riusciti ad ottenere quello che volevamo, ovvero pattern che permettono risultati incredibili in entrambi i settori garantendo un risparmio di inchiostro notevole con l’utilizzo di anilox con portate inferiori pur avendo stesure migliori. In diversi casi, i clienti riescono addirittura ad utilizzare un solo bianco dove prima erano abituati ad utilizzarne due sovrapposti. Il tutto documentato da diversi clienti che ci hanno apertamente manifestato la loro grande soddisfazione. La ricerca e sviluppo che portiamo avanti al nostro interno ci consente di offrire ai nostri clienti un panel di soluzioni tecnologiche estremamente avanzate e garantire loro anche importanti risparmi sul consumo dell’inchiostro. Noi siamo disponibili a studiare diverse soluzioni, è ovvio che poi abbiamo bisogno dei clienti per testarle sul campo, ma posso garantire che dove ciò è avvenuto, abbiamo portato a casa risultati notevoli per tutti. Nel corso di quest’anno passeremo l’intera produzione sui due nuovi espositori Crystal di cui siamo dotati, lasciando comunque in funzione gli espositori tradizionali per le ristampe. Abbiamo oggi una capacità produttiva sovradimensionata rispetto alle nostre attuali esigenze, il che ci permette tempi di risposta estremamente celeri e ci prepara a nuove sfide. Un aspetto al quale teniamo molto resterà sempre quello di coinvolgere i clienti in prove e test per valutare la giusta tecnologia da adottare in base alle reali singole esigenze, nell’intento di ridurre le criticità, risolvere eventuali problemi e stampare semplicemente al meglio. Sottolineo, in produzione! Perchè produciamo impianti stampa che devono ottenere i migliori risultati anche in tiratura. Non prove da incorniciare. L’impegno e il tempo che dedichiamo per questo viene ampiamente ripagato dalla soddisfazione espressa dai clienti”, conclude Paolo Ghedini.

A tu per tu con Giorgio Branchini Production Manager di Ekaflex

Ancora sul podio del Best In Flexo, ormai ci avete preso gusto, e ogni anno l’asticella viene alzata sempre di più. Cosa avete pensato quando vi hanno chiamato sul palco?

“Non è mai scontato il risultato, infatti per noi la qualità non è una singola performance, ma un impegno costante a mantenere uno standard elevato. La ricerca del risultato migliore è frutto di sperimentazione e sviluppo interno, ma anche di una collaborazione sinergica con i nostri supplier, come in questo caso con 2G&P. Quando ci hanno chiamato sul palco, le emozioni sono state molteplici: soddisfazione, gratificazione, ma anche una maggiore consapevolezza e responsabilità verso i nostri clienti. Ogni premio è un traguardo, ma anche un punto di partenza per alzare ulteriormente l’asticella”.

Come è stato scelto il lavoro vincente e quali sono i fattori determinati alla creazione di un progetto in grado di distinguersi al concorso?

“Il lavoro vincente non nasce da una selezione predefinita, ma è il frutto di un mix di ingredienti: esperienze consolidate, competenze tecniche e una visione condivisa con i nostri partner. È il risultato di un processo che unisce professionalità, innovazione e una stretta collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Nel settore della stampa flessografica su carta, ogni progetto è una sfida a sé stante. Ciò che fa la differenza è la capacità di unire innovazione, precisione e attenzione ai dettagli. In questo caso, la scelta è caduta su un lavoro che rappresenta al meglio la nostra filosofia: qualità, complessità e collaborazione”.

Quali sfide avete affrontato per questo progetto e come le avete superate?

“La sfida costante è offrire il miglior risultato qualitativo di stampa a ogni cliente. Non esistono clienti di serie A o di serie B: ogni progetto merita la massima attenzione. In questo caso, la complessità era data dalla necessità di gestire più soggetti con tonalità diverse, utilizzando solo la quadricromia. Un buon allenamento di squadra e una preparazione tecnica accurata prima della ‘gara’ ci hanno permesso di superare le difficoltà e arrivare al traguardo. La collaborazione con 2G&P è stata fondamentale, soprattutto nella fase di prestampa, dove la calibrazione dei colori e la gestione dei file hanno richiesto una precisione assoluta.

2G&P è un partner storico per voi e con il quale avete vinto diversi premi al Best In Flexo. Cosa apprezzate particolarmente del loro servizio?

“2G&P è un partner con cui collaboriamo da anni e con cui condividiamo una visione comune sulla qualità e sull’innovazione. Apprezziamo particolarmente la loro capacità di garantire tempi di risposta rapidi e una costanza nelle prestazioni, elementi che contribuiscono al successo dei nostri progetti. La loro professionalità e competenza tecnica sono state determinanti in lavori complessi come quello premiato”.